don Lucio D’Abbraccio – Commento al Vangelo di domenica 22 Settembre 2019

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Non potete servire Dio e la ricchezza!

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La parabola odierna di questa domenica ha come protagonista un amministratore disonesto. Perchรฉ Gesรน racconta questa parabola? Per farci comprendere che il male serve a farci riflettere: Gesรน evidentemente non loda la disonestร  dellโ€™amministratore, ma loda la sua abilitร .

Il Signore, rivolgendosi agli scribi e ai farisei, a coloro che lo accusavano di mangiare con i peccatori, racconta che un amministratore, accusato di aver sperperato le ricchezze a lui affidate da un uomo ricco, prima di lasciare il proprio incarico, chiama i debitori del padrone e, con unโ€™operazione di falsificazione delle ricevute, li rende debitori verso se stesso. Cosรฌ, anche se licenziato, avrร  qualcuno che gli dovrร  riconoscenza e lo accoglierร  ยซin casa suaยป. Grande astuzia, dunque, e grande, doppia disonestร  verso il suo padrone, il quale, tuttavia, conosciuta la vicenda e saputo come il suo amministratore si era โ€œaggiustato il domaniโ€, lo elogia ยซperchรฉ aveva agito con scaltrezzaยป. Ebbene sรฌ, padrone e amministratore sono entrambi ยซfigli di questo mondoยป e il loro ragionamento รจ certamente mondano, segnato da furbizia, ma anche da falsitร  e ingiustizia. Lo stesso Gesรน, infatti, dice che ยซi figli di questo mondo verso i loro pari sono piรน scaltri dei figli della luceยป. Che cosa significano queste parole? Significano che ยซcoloro che non credonoยป, ยซcristiani di nome ma non di fattoยป, per questa vita terrena, per la sistemazione economica, fanno fatiche incredibili. Si sacrificano per cose banali, per cose che passano. E allora, vuole farci capire Gesรน: se i figli di questo mondo si preoccupano per il loro domani mondano, perchรฉ i figli della luce, non si preoccupano con altrettanta serietร  del loro domani: il domani davanti a Dio? Esistono persone che per accumulare denaro fanno sacrifici incredibili e si sottopongono a fatiche incessanti: perchรฉ, allora, noi, ยซuomini religiosiยป, ยซfigli della luceยป, che conosciamo il vero tesoro della vita non facciamo altrettanti sacrifici per guadagnarlo?

Osserviamo il comportamento di tanti โ€œcristianiโ€: quando si tratta delle cose di Dio, si guarda lโ€™orologio (guai se la celebrazione eucaristica inizia con qualche minuto di ritardo o se si prolunga! Guai a stare qualche minuto in piรน nella casa del Signore!). Abbiamo sempre fretta e mai tempo per Gesรน. Quanto tempo perdiamo nei bar, davanti la televisione etc.! E poi se dobbiamo dedicare qualche minuto in piรน alla preghiera ci annoiamo. Diciamo di credere e amare Dio. Ma amiamo e crediamo realmente in Dio? E se davvero lo amiamo e crediamo in lui, siamo coerenti con ciรฒ che Gesรน ha detto e insegnato? Mettiamo in pratica i consigli evangelici? Siamo disposti a fare sempre la sua santa ยซvolontร ยป? Facendo un attento esame di coscienza, notiamo, purtroppo, che siamo incoerenti. Predichiamo bene e razzoliamo male! Giustamente, allora, chi non crede, ride di noi, si fa beffe della religione. Anche chi ha una fede ยซpiccolaยป si allontana perchรฉ รจ scandalizzato dai nostri comportamenti! La colpa รจ solo e soltanto nostra.

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Se invece la nostra fede fosse piรน vera e sincera, se mettessimo in pratica, nonostante i nostri limiti, i consigli evangelici, se la nostra testimonianza fosse autentica, se facessimo piรน sacrifici per il Signore, quante persone ci stimerebbero di piรน e quante persone ritornerebbero a Dio? Non sarebbe giร  questo un grande apostolato e un grande esempio?

Gesรน continua dicendo: ยซEbbene: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perchรฉ, quando questa verrร  a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterneยป. Lโ€™invito di Gesรน รจ quello di procurarsi amici con la stessa determinazione che hanno i figli di questo mondo, ma anche facendo un uso diverso della ricchezza: si tratta di condividerla con i poveri che, essendo i primi cui รจ promesso il Regno (cf Lc 6, 20), potranno accoglierli nelle dimore eterne, cioรจ dove cโ€™รจ la vita in Dio per sempre. Questo รจ il modo di ยซfare buon uso del tempoยป (cf Ef 5, 16), del tempo che abbiamo in dono da vivere, per trasformare la ricchezza disonesta in fonte di comunione e di amicizia. Il denaro, dunque, va usato per il bene, per aiutare chi รจ in difficoltร !

Le parole con le quali Gesรน conclude questa parabola sono un severo ammonimento: ยซNessun servitore puรฒ servire due padroni, perchรฉ o odierร  lโ€™uno e amerร  lโ€™altro, oppure si affezionerร  allโ€™uno e disprezzerร  lโ€™altro. Non potete servire Dio e la ricchezzaยป. Ciรฒ significa che o noi amiamo Dio con tutto il cuore, lโ€™anima e le forze, oppure amiamo il denaro e, amando la ricchezza non possiamo amare Dio. Bisogna scegliere un ยซpadroneยป, ยซsignoreยป. Chi รจ il ยซpadroneยป, ยซsignoreยป della nostra vita? Per chi viviamo? In chi riponiamo la nostra fiducia?

Quante volte lโ€™orgoglio รจ il nostro vero padrone; quante volte lโ€™interesse umano รจ la molla di tutte le nostre azioni; quante volte il denaro รจ il vero โ€œdioโ€ al quale si sacrifica tutto e tutti! Quante famiglie, purtroppo, si dividono e litigano per lโ€™ereditร ; quante persone, pur di arrivare al potere, sono disposte ad uccidere fisicamente, moralmente e psicologicamente!

Non dimentichiamoci mai le parole di Gesรน: ยซDovโ€™รจ il vostro tesoro, lร  sarร  anche il vostro cuoreยป (cf Lc 12, 34); ยซFate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perchรฉ, anche se uno รจ nellโ€™abbondanza, la sua vita non dipende da ciรฒ che egli possiedeยป (cf Lc 12, 15); ยซStolto, questa notte stessa ti sarร  richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarร ?ยป (cf Lc 12, 20).

Preghiamo Dio Padre onnipotente affinchรฉ, salvandoci dalla cupidigia, ci aiuti sempre ad amarlo e a servirlo come nostro unico Signore. Amen!

Don Lucio D’Abbraccio

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Letture della
XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO C

Prima Lettura

Contro coloro che comprano con denaro gli indigenti.

Dal libro del profeta Amos
Am 8,4-7

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Il Signore mi disse:
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ยซAscoltate questo,
voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese,
voi che dite: โ€œQuando sarร  passato il novilunio
e si potrร  vendere il grano?
E il sabato, perchรฉ si possa smerciare il frumento,
diminuendo lโ€™efa e aumentando il siclo
e usando bilance false,
per comprare con denaro gli indigenti
e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del granoโ€ยป.
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Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe:
ยซCerto, non dimenticherรฒ mai tutte le loro opereยป.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 112 (113)

R. Benedetto il Signore che rialza il povero.

Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre. R.
ย 
Su tutte le genti eccelso รจ il Signore,
piรน alta dei cieli รจ la sua gloria.
Chi รจ come il Signore, nostro Dio,
che siede nellโ€™alto
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra? R.
ย 
Solleva dalla polvere il debole,
dallโ€™immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i prรฌncipi,
tra i prรฌncipi del suo popolo. R.

Seconda Lettura

Si facciano preghiere per tutti gli uomini a Dio il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
1 Tm 2,1-8

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Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perchรฉ possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa รจ cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della veritร .
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Uno solo, infatti, รจ Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, lโ€™uomo Cristo Gesรน, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli lโ€™ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo โ€“ dico la veritร , non mentisco โ€“, maestro dei pagani nella fede e nella veritร .
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Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza contese.

Parola di Dio

Vangelo

Non potete servire Dio e la ricchezza.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 16, 1-13
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In quel tempo, Gesรน diceva ai discepoli:
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ยซUn uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamรฒ e gli disse: โ€œChe cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perchรฉ non potrai piรน amministrareโ€.
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Lโ€™amministratore disse tra sรฉ: โ€œChe cosa farรฒ, ora che il mio padrone mi toglie lโ€™amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farรฒ perchรฉ, quando sarรฒ stato allontanato dallโ€™amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa suaโ€.
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Chiamรฒ uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: โ€œTu quanto devi al mio padrone?โ€. Quello rispose: โ€œCento barili dโ€™olioโ€. Gli disse: โ€œPrendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquantaโ€. Poi disse a un altro: โ€œTu quanto devi?โ€. Rispose: โ€œCento misure di granoโ€. Gli disse: โ€œPrendi la tua ricevuta e scrivi ottantaโ€.
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Il padrone lodรฒ quellโ€™amministratore disonesto, perchรฉ aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono piรน scaltri dei figli della luce.
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Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perchรฉ, quando questa verrร  a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
ย 
Chi รจ fedele in cose di poco conto, รจ fedele anche in cose importanti; e chi รจ disonesto in cose di poco conto, รจ disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderร  quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darร  la vostra?
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Nessun servitore puรฒ servire due padroni, perchรฉ o odierร  lโ€™uno e amerร  lโ€™altro, oppure si affezionerร  allโ€™uno e disprezzerร  lโ€™altro. Non potete servire Dio e la ricchezzaยป.

Parola del Signore

Oppure forma breve: Lc 16,10-13

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