Commento alle letture di domenica 15 Settembre 2019 – Missionari della Via

- Pubblicitร  -

Il commento alle letture di domenica 15 Settembre 2019 a cura dei Missionari della Via.

Meditiamo la Parola

Nella parabola di questa domenica vediamo le fondamentali tipologie nellโ€™esercizio della nostra libertร  davanti a Dio. Qual รจ il peccato del figlio minore?

ยซPadre dammi la parte del patrimonio che mi spettaยป, cioรจ vuole quel che gli serve per vivere, vuol gestire da sรฉ la sua stessa vita, il Padre, che gli ha dato la vita, che gli ha messo a disposizione tutti i suoi beni, non deve entrare in tutto ciรฒ. Prima di ogni conversione, chiunque abbia conosciuto unโ€™esperienza di peccato, di solitudine, di disperazione, di ansie, di paure, sa cosa significa voler gestire la propria vita senza Dio. Quale destino attende il figlio allontanandosi dalla casa del Padre? ยซPartรฌ per un paese lontano e lร  sperperรฒ le sue sostanze vivendo da dissolutoยป .

Tutto esprime la lontananza del Padre. Il segno evidente della miseria raggiunta รจ dato dal fatto, ed รจ qualcosa di sconvolgente per lโ€™ambiente semitico, di volersi sfamare mangiando le carrube dei porci. Ciรฒ ci mostra a quale degradazione era giunto,ย  tale da aspirare ad essere nelle condizioni dei maiali! รˆ il dramma del peccato, รจ lโ€™allontanamento da Dio, sembra quasi che non ci sia limite allโ€™abisso nel quale lโ€™uomo sprofonda. Gestirsi la vita da sรฉ significa non piรน vivere, aver smarrito il senso e la bellezza della vita. Quando il figlio prende coscienza di ciรฒ inizia un cammino di ritorno. Questo itinerario รจ quello di ogni conversione. ยซ Allora rientrรฒ in sรฉ stessoยป.

- Pubblicitร  -

รˆ significativo questo rientrare in sรฉ stesso, รจ la condizione indispensabile per iniziare un cammino di ritorno al buono, al vero, al bello. Spesso, per tanti motivi non vogliamo rientrare in noi stessi: a volte presi da tante cose, corriamo senza ascoltare le esigenze piรน profonde del nostro cuore; a volteย  ci fa pure paura ascoltare questa voce che ci porta a fare i conti con la nostra storia, con le nostre ferite, col nostro desiderio piรน profondo che non sta nellโ€™avere ma nellโ€™essere figli. ยซMi alzerรฒ e andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ tutto il male che ho fatto…ยป Ascoltare il proprio cuore in profonditร  e ricordare lโ€™amore del Padre รจ comprendere che siamo di piรน, che siamo figli di Dio, che siamo preziosi ai suoi occhi! Questo porta al gesto concreto: si alzรฒ per iniziare il suo viaggio di ritorno.

รˆ il no al passato e il sรฌ al futuro di Dio per noi, perchรฉ si ripensa alla casa dellโ€™amore, che cโ€™รจ pane in abbondanza, perchรฉ il Padre รจ buono. Occorre credere, occorre desiderare che รจ possibile una nuova vita. In quel suo ritorno al Padre il figlio ritrova la libertร  giungendo alla povertร  di spirito, di chi sa cheย  vive perchรฉย  il Padre gli dร  la vita, รจ un mettersi ormai completamente a disposizione del Padre: โ€œfa di me ciรฒ che vuoi, non voglio piรน gestire la mia vita, voglio che la gestisca tu perchรฉ sei tu il Padre mioโ€. Sta qui il cammino della sua liberazione: dallโ€™essere apparentemente libero dal Padre per vivere per sรฉ, dallโ€™orgoglio di pensare di fare tutto da solo, allโ€™essere libero di sรฉ per vivere per il Padre.

Quanto รจ buono Dio con noi, non ci obbliga a stare con Lui, rispetta la nostra libertร , pur nel suo dolore di saperci lontano dal vero bene e dalla nostra veritร . Ma non perde le speranze guarda sempre da lontano che questi figlio arrivi, e quando lo vede, gli corre incontro, lo bacia, lo abbraccia: nessun rimprovero, nessuna ramanzina, sa che questo figlio ha giร  pagato le conseguenze dei propri sbagli. Questa compassione, in greco splanchnรญzomai, del Padre, รจ una parola che evoca lโ€™ebraico rehem/rahamรฎm, cioรจ le โ€œviscereโ€, il grembo materno, ma anche lโ€™istinto paterno per il figlio, e sta a dire che Dio ci ama con amore viscerale di una madre, non in rapporto ai nostri meriti ma semplicemente perchรฉ noi esistiamo.

Questo Padre che corre incontro al figlio va fuori dai canoni. Anticamente il padre doveva tenere un atteggiamento distaccato, serio, con Dio comprendiamo che lโ€™autoritร  del Padre non sta nella distanza, ma nellโ€™amore che esprime, capace di abbattere le barriere, di ricreare. Quanto รจ importante per noi tutto ciรฒ! Pensare che abbiamo sempre una nuova possibilitร  per ripartire, che nonostante tutti i nostri peccati Dio ci vuole bene, non ci rimprovera โ€œhai fatto questo, hai sperperato, questโ€™altroโ€. รˆ anche lโ€™esperienza di Pietro, quando fa nuovamente esperienza dellโ€™amore misericordioso di Dio, quando dopo la risurrezione al lago di Tiberiade non si sente rimproverare da Gesรน, che lui lo ha rinnegato, che non ha mantenuto la sua parola, no, no, si sente dire: Pietro mi ami, mi ami, mi vuoi bene!

Quantโ€™รจ bello ripartire da qui, da questo amore gratuito di nostro Signore che non tiene conto del male ricevuto e che ci incoraggia a ripartire sempre dallโ€™amore. Coraggio dunque, qualsiasi cosa ci rimproveri il nostro cuore, Dio รจ piรน grande del nostro cuore! A noi iniziare questo viaggio di ritorno a Lui, che non avviene una sola volta, ma ogni giorno della nostra vita: non siamo dei convertiti una volta per sempre, ma persone in continuo cammino di conversione, non dimentichiamolo mai, perchรฉ non ci accada come il figlio maggiore che giudica il fratello, dimenticando che anche lui ha bisogno di continua conversione e di continuo perdono del Padre!

Preghiamo la Parola

Le mie debolezze sono molte e grandi, sono molte, e grandi. Ma piรน abbondante รจ la tua medicina.

VERITAโ€™: Vita interiore e sacramenti

Dio gioisce ogni qualvolta si ritorna a lui pentiti. Vivo il sacramento della confessione come incontro con la tenerezza di Dio, o lo fuggo per mille motivi (e tentazioni)?

CARITAโ€™: Testimonianza di vita

Coltivo uno sguardo misericordioso verso gli altri? O sono lesto nel giudicare o nel pensar male?

Letture della
XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO C

Prima Lettura

Il Signore si penti del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.

Dal libro dell’Esรฒdo
Es 32,7-11.13-14

ย 
In quei giorni, il Signore disse a Mosรจ: ยซVaโ€™, scendi, perchรฉ il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra dโ€™Egitto, si รจ pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: โ€œEcco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra dโ€™Egittoโ€ยป.
ย 
Il Signore disse inoltre a Mosรจ: ยซHo osservato questo popolo: ecco, รจ un popolo dalla dura cervice. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li divori. Di te invece farรฒ una grande nazioneยป.
ย 
Mosรจ allora supplicรฒ il Signore, suo Dio, e disse: ยซPerchรฉ, Signore, si accenderร  la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra dโ€™Egitto con grande forza e con mano potente? Ricรฒrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: โ€œRenderรฒ la vostra posteritร  numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darรฒ ai tuoi discendenti e la possederanno per sempreโ€ยป.
ย 
Il Signore si pentรฌ del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 50 (51)

R. Ricordati di me, Signore, nel tuo amore.

Pietร  di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquitร .
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.
ย 
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.
ย 
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Uno spirito contrito รจ sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. R.

Seconda Lettura

Cristo รจ venuto per salvare i peccatori.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
1 Tm 1,12-17

ย 
Figlio mio, rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesรน Signore nostro, perchรฉ mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi รจ stata usata misericordia, perchรฉ agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e cosรฌ la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla caritร  che รจ in Cristo Gesรน.
ย 
Questa parola รจ degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesรน รจ venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perchรฉ Cristo Gesรน ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimitร , e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.
ย 
Al Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Parola di Dio

Vangelo

Ci sarร  gioia in cielo per un solo peccatore che si converte.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 15, 1-32
ย 

In quel tempo, si avvicinavano a Gesรน tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: ยซCostui accoglie i peccatori e mangia con loroยป.
ย 
Ed egli disse loro questa parabola: ยซChi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finchรฉ non la trova? Quando lโ€™ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: โ€œRallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la mia pecora, quella che si era perdutaโ€. Io vi dico: cosรฌ vi sarร  gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, piรน che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
ย 
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finchรฉ non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: โ€œRallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la moneta che avevo perdutoโ€. Cosรฌ, io vi dico, vi รจ gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converteยป.
ย 
Disse ancora: ยซUn uomo aveva due figli. Il piรน giovane dei due disse al padre: โ€œPadre, dammi la parte di patrimonio che mi spettaโ€. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio piรน giovane, raccolte tutte le sue cose, partรฌ per un paese lontano e lร  sperperรฒ il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciรฒ a trovarsi nel bisogno. Allora andรฒ a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandรฒ nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornรฒ in sรฉ e disse: โ€œQuanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerรฒ, andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariatiโ€. Si alzรฒ e tornรฒ da suo padre.
ย 
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettรฒ al collo e lo baciรฒ. Il figlio gli disse: โ€œPadre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlioโ€. Ma il padre disse ai servi: โ€œPresto, portate qui il vestito piรน bello e fateglielo indossare, mettetegli lโ€™anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perchรฉ questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ€. E cominciarono a far festa.
ย 
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udรฌ la musica e le danze; chiamรฒ uno dei servi e gli domandรฒ che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: โ€œTuo fratello รจ qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perchรฉ lo ha riavuto sano e salvoโ€. Egli si indignรฒ, e non voleva entrare. Suo padre allora uscรฌ a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: โ€œEcco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che รจ tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grassoโ€. Gli rispose il padre: โ€œFiglio, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perchรฉ questo tuo fratello era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ€ยป.

Parola del Signore

Oppure forma breve: Lc 15,1-10

Altri Articoli
Related

Commento alle letture della liturgia del 23 Dicembre 2025

Tempo di Avvento IV, Colore Viola - Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 4 Il...

Missio Ragazzi – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 Dicembre 2025 per ragazzi

Di quante cose il Vangelo ci fa dono nella notte...

Carlo Miglietta – Commento alle letture di giovedรฌ 25 Dicembre 2025

NATALE DEL SIGNORE Letture: Messa della Notte: Is 9,1-3.5-6; Tt...

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...