โFiglio nella tua attivitร sii modesto, sarai amato dallโuomo gradito a Dio. Quanto piรน sei grande tanto piรน umiliati; cosรฌ troverai grazia davanti al Signore; perchรฉ grande รจ la potenza del Signore e dagli umili egli รจ glorificatoโ.
Lโumiltร รจ attitudine che fa rimanere con i piedi per terra (humus). Porta a tener sempre presente la differenza tra la terra e il cielo, e soprattutto a mantenere coscienza del limite della propria vita. Anche le azioni che rendono โgrandiโ di fronte agli uomini, hanno le loro radici profonde nellโhumus di un dono: non possiamo dire โnostroโ fino in fondo il cammino compiuto. Esso รจ piuttosto fioritura di una gratuitร che precede sempre, di doni da riconoscere con umiltร . Lโattitudine del vantarsi rivela immaturitร e incapacitร di giudicare, una radicale insipienza di fronte alla vita.
Gesรน pronuncia una parabola a partire dal suo sguardo alla vita, osservando gli invitati nella casa di uno dei capi dei farisei: โQuando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perchรฉ non ci sia un altro invitato piรน ragguardevole di te e colui che ti ha invitato venga a dirti: cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare lโultimo postoโ.
Eโ una questione di posti. Tanto spesso anche nella nostra esperienza quotidiana il problema del posto รจ rilevante: dal โpostoโ prenotato e difeso con durezza quando si sale su un mezzo pubblico, al โpostoโ come ruolo nella societร , nel lavoro. Cโรจ chi occupa i primi posti e chi allโultimo posto o senza posto: il nostro mondo sempre piรน sta divenendo la โsocietร dei senzaโฆโ: senza diritti, senza posti da rivendicare, senza cura e attenzione.
Cosรฌ chi sta ai primi posti nella societร รจ considerato piรน importante di altri, da riverire nel riconoscimento di meriti e capacitร . Ed รจ bene che ai primi posti, i posti di responsabilitร , di guida, di orientamento stiano persone che si distinguono per competenza, per preparazione, per faticosa acquisizione di esperienza e studio. Talvolta tuttavia chi รจ ai primi posti lo deve ad appoggi, a privilegi, a facilitazioni avute, quando non a malaffare. Ma nello stare in un posto nella vita cโรจ modo e modo di atteggiarsi: ci puรฒ essere la modalitร di chi dร spazio solo a chi รจ tra i primi ed attua disprezzo verso chi sta agli ultimi posti.
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Gesรน non intende elaborare una teoria sui ruoli nella societร . Propone invece con la sua parabola un cambiamento radicale da un modo di vivere secondo una mentalitร di competizione, teso a superare gli altri. Propone uno stile di vita alternativo, in cui i rapporti sono intesi come opportunitร di un cammino insieme, dove la vita dellโaltro รจ vista come parte della mia stessa vita: un cammino solidale.
Ma nella parabola di Gesรน non cโรจ innanzitutto un messaggio che smaschera ogni arrivismo, la pretesa di essersi fatti da sรฉ, il vanto vuoto. Il messaggio profondo della parabola ha una valenza propriamente teologica: Gesรน sta parlando del volto del Padre. E tale messaggio implica la proposta rivoluzionaria di una modalitร di rapporti nuovi in cui venga superata la discriminazione e la disuguaglianza.
Eโ infatti il Padre โcolui che invita alla festa di nozze. Eโ lui lโunico che puรฒ dire โAmico, passa piรน avanti!โ. Lโannuncio al centro della parabola riguarda il volto di Dio come โcolui che invitaโ: รจ invito a scorgere lโannuncio della grazia del Dio che chiama โamiciโ i suoi commensali. Da qui deriva la responsabilitร di vivere nella propria vita la testimonianza di questa scoperta: โQuando dai un pranzo o una cenaโฆ invita poveri, storpi, zoppi, ciechi e sarai beato perchรฉ non hanno da contraccambiartiโ.
Il regno di Dio apre ad una situazione nuova di rapporti in cui lโattenzione principale รจ per coloro che sono agli ultimi posti. La nuova regola che Gesรน propone ai suoi รจ di fare come il padre, che invita, che fa salire. Eโ lโinvito a prendere le parti di chi sta allโultimo posto, di chi era considerato da escludere. Anche lo stare ai primi posti non ha altro senso se non quello di farsi accanto, nel sostegno e nella compagnia , condividendo il posto di chi รจ piรน svantaggiato. Eโ occasione di dare, quando qualcosa si ha, sapendo di aver ricevuto, e di farlo con semplicitร . Il suo invito รจ a far salire al primo posto chiamando โamiciโ tutti coloro da cui non si puรฒ avere contraccambio: perchรฉ la gratuitร รจ il volto di Dio.
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Letture della
XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore.
Dal libro del Sirร cide
Sir 3,19-21.30.31 (NV) [gr. 3,17-20.28-29]
Figlio, compi le tue opere con mitezza,
e sarai amato piรน di un uomo generoso.
Quanto piรน sei grande, tanto piรน fatti umile,
e troverai grazia davanti al Signore.
ย
Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi,
ma ai miti Dio rivela i suoi segreti.
Perchรฉ grande รจ la potenza del Signore,
e dagli umili egli รจ glorificato.
ย
Per la misera condizione del superbo non c’รจ rimedio,
perchรฉ in lui รจ radicata la pianta del male.
Il cuore sapiente medita le parabole,
un orecchio attento รจ quanto desidera il saggio.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 67 (68)
R. Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.
I giusti si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:
Signore รจ il suo nome. R.
ย
Padre degli orfani e difensore delle vedove
รจ Dio nella sua santa dimora.
A chi รจ solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri. R.
ย
Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,
la tua esausta ereditร tu hai consolidato
e in essa ha abitato il tuo popolo,
in quella che, nella tua bontร ,
hai reso sicura per il povero, o Dio. R.
Seconda Lettura
Vi siete accostati al monte Sion, alla cittร del Dio vivente.
Dalla lettera agli Ebrei
Eb 12,18-19.22-24a
ย
Fratelli, non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile nรฉ a un fuoco ardente nรฉ a oscuritร , tenebra e tempesta, nรฉ a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano Dio di non rivolgere piรน a loro la parola.
ย
Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla cittร del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, allโadunanza festosa e allโassemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesรน, mediatore dellโalleanza nuova.
Parola di Dio
Vangelo
Chiunque si esalta sarร umiliato, e chi si umilia sarร esaltato.

Lc 14, 1.7-14
Avvenne che un sabato Gesรน si recรฒ a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: ยซQuando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perchรฉ non ci sia un altro invitato piรน degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: โCรจdigli il posto!โ. Allora dovrai con vergogna occupare lโultimo posto. Invece, quando sei invitato, vaโ a metterti allโultimo posto, perchรฉ quando viene colui che ti ha invitato ti dica: โAmico, vieni piรน avanti!โ. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perchรฉ chiunque si esalta sarร umiliato, e chi si umilia sarร esaltatoยป.
Disse poi a colui che lโaveva invitato: ยซQuando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici nรฉ i tuoi fratelli nรฉ i tuoi parenti nรฉ i ricchi vicini, perchรฉ a loro volta non ti invitino anchโessi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perchรฉ non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giustiยป.
Parola del Signore
p. Alessandro Cortesi opSono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia. Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
