don Marino Gobbin – Commento alle Letture di domenica 1 Settembre 2019

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Le massime di saggezza della 1ยช lettura sono orientate nello stesso senso della prima parte del Vangelo (vv. 7-11).

PRIMA LETTURA

Estratti dalla lunga raccolta di sentenze di Ben Sirac, questi pochi versetti sono consigli di umiltร . Non fanno parte semplicemente del saper vivere. Due motivi religiosi li giustificano: trovar grazia davanti a Dio e rendergli gloria. Cโ€™รจ anche un invito ad ascoltare la Sapienza, che รจ lโ€™opposto dellโ€™orgoglio.

SALMO

Salmo dei poveri: esprime la gioia dei giusti e in particolare di tutti i poveri: vedove, orfani, prigionieri, che non hanno altro difensore che il Signore.
La bontร  verso il povero si estende a tutti gli umili, a coloro che si riconoscono poveri.

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SECONDA LETTURA

โ€œNon rifiutate di ascoltare colui che vi parlaโ€. Questa frase non si trova in questo brano dellโ€™epistola, ma lo segue immediatamente e lo chiarisce. Si tratta infatti di richiamare alla fedeltร  coloro che sono preoccupati per la persecuzione e rischiano di ritornare al passato, al giudaismo. La lettera rimette quindi a confronto lโ€™Antica e la Nuova Alleanza.
I segni che accompagnavano la prima erano โ€œterreniโ€, materiali: il fuoco, lโ€™oscuritร , la tempesta. Non hanno fatto altro che spaventare i figli di Israele. รˆ comprensibile che essi, scoraggiati, abbiano finito per scongiurare Dio โ€œche non rivolgesse piรน loro la parolaโ€.
Lโ€™iniziazione ai misteri cristiani, invece, รจ avvenuta in modo del tutto diverso.

La realtร  terrena ha fatto posto a quella celeste: Sion รจ diventata la cittร  del Dio vivente. Ormai cโ€™รจ soltanto la Gerusalemme celeste, dove ci uniamo agli angeli festanti e ai santi.
Finalmente tutto trova il suo centro in Gesรน, il โ€œMediatore della Nuova Alleanzaโ€, e โ€œin Dio, giudice di tuttiโ€, sottolineando cosรฌ il carattere universale della Nuova Alleanza.

Il contesto della lettera ci porta a capire una cosa: nonostante le persecuzioni non dobbiamo guardare indietro, non dobbiamo attaccarci a simboli decaduti e a unโ€™alleanza che si esaurisce sulla terra. Dobbiamo invece continuare ad ascoltare Gesรน che ci conduce in cielo.

VANGELO

A una prima impressione, sembra un insegnamento di saggezza: richiamo allโ€™umiltร ; non รจ prudente mettersi subito al primo postoโ€ฆ In realtร , dietro tale consiglio, cโ€™รจ una legge del Regno. Puรฒ essere colta a diversi livelli:
โ€“ in casa del fariseo dove Gesรน รจ a tavola: lโ€™insegnamento riguarda i contemporanei di Gesรน. รˆ una lezione morale sui sentimenti di superioritร , sulla ricerca degli onori;
โ€“ nelle comunitร  cristiane: per loro Luca riferisce il consiglio di Gesรน. Si tratta di superare le rivalitร  che oppongono i cristiani venuti dal paganesimo e di accogliere i poveri (1 Cor 11,21-22 presenta il caso concreto);
โ€“ per tutti i cristiani: la lezione รจ universale purchรฉ si superi il semplice buon senso per leggervi il comportamento dello stesso Cristo: โ€œEgli ha preso lโ€™ultimo posto in modo definitivo, per cui nessuno glielo puรฒ togliereโ€ (Abbรฉ Huvelin). รˆ la legge fondamentale del Vangelo, che Gesรน ha vissuto sino a lavare i piedi degli apostoli: โ€œIo sono in mezzo a voi come uno che serveโ€ (Lc 22,24-27).

รˆ anche lโ€™appello al disinteresse: visitare i poveriโ€ฆ Fare un favore senza aspettarsi la ricompensa. รˆ lโ€™insegnamento del discorso della montagna (Lc 6,32-34). รˆ il comportamento di Dio nella parabola degli invitati al banchetto, nella storia della salvezza.

PER ANNUNCIARE LA PAROLA (piste di omelia)

Una religione nuova?
Gli Ebrei ai quali รจ indirizzata la lettera si trovavano in una situazione di vero disagio. Col cristianesimo, la pratica della fede era totalmente trasformata. Da una parte Gesรน aveva introdotto nella continuitร  dellโ€™Alleanza un elemento radicalmente nuovo e definitivo. Da unโ€™altra parte, le tradizioni della loro infanzia venivano ad essere relativizzate. Anche in ciรฒ cโ€™รจ un elemento nuovo e permanente introdotto da Cristo: il valore relativo delle tradizioni.

Il ritorno alla fede della nostra infanzia sotto un aspetto รจ senzโ€™altro buono: conserviamo certe intuizioni che in quei primi anni erano per noi di una chiarezza totale. Sotto un altro aspetto, perรฒ, questo ritorno rivela una nostalgia malsana, la sostituzione della riflessione con le norme esteriori, la fuga di fronte ai problemi insolubili ma reali del presente.
รˆ doveroso purificare continuamente la nostra fede:
โ€“ dalle ingenuitร  anche se poetiche, che impediscono che siamo presi sul serio: pie leggende, interpretazioni semplicistiche della Scrittura, riti arcaici, ecc.;
โ€“ dalle durezze verbali sul peccato e lโ€™inferno, che ci hanno โ€œspaventatiโ€, come il Sinai spaventรฒ i Giudei. Certamente non sono state esse a farci amare di piรน il Signore;
โ€“ da un modo di metterci in rapporto agli โ€œaltriโ€ che favorisce lโ€™orgoglio (1ยช lettura). Esso ci dร  sicurezza nei riguardi degli increduli o dei seguaci di altre religioni, ma ostacola il dialogo e lโ€™apostolato;
โ€“ talvolta persino dagli aspetti estetici dโ€™una liturgia che rischiano sempre di nascondere la Parola e lโ€™Eucaristia sotto vesti sontuose.
Pur senza disprezzare il valore positivo di questi segni, bisogna riconoscerne la relativitร . Ed รจ anche un invito a verificare se ogni cambiamento รจ veramente autentico.
Soprattutto, nella nostra fede, nella nostra liturgia, nella nostra attivitร  cristiana, Gesรน ha il posto unico che gli compete: il โ€œMediatore della Nuova Alleanzaโ€?

Le forme attuali della religione ci avvicinano alla โ€œcittร  del Dio viventeโ€ oppure sostituiscono un formalismo con un altro? Ci permettono di imbevere di fede tutta la nostra vita personale e sociale?
Siamo preoccupati che il nostro Dio sia il Dio di โ€œtutti gli uominiโ€, o piuttosto che sia il loro โ€œgiudiceโ€?
Siamo uniti coi โ€œprimogeniti, i cui nomi sono scritti in cielo, che sono giร  arrivati alla perfezioneโ€, i santi? Una Chiesa che rinnegasse la tradizione dei santi sarebbe ancora Chiesa? La nostra religione respira la gioia? รˆ quellโ€™โ€œadunanza festosa di angeliโ€ di cui parla la lettera?
Infine, siamo pronti ad altri cambiamenti, siamo umili e disponibili per essere i continuatori di โ€œcolui che parlaโ€?

Onorare i poveri

Tutte le societร  umane hanno una loro gerarchia, i loro gradi di onore e di influenza: lโ€™amministrazione, lโ€™universitร , le imprese industriali, ecc. La contestazione di tale gerarchia porta quasi sempre a crearne unโ€™altra. Ciรฒ rivela una โ€œscala di valoriโ€.
Persino nella Chiesa ci sono i piccoli che non osano farsi avanti, coloro che accendono un cero vicino allโ€™entrata, coloro che non riescono a esprimere il loro parere.

Il Vangelo sconvolge sempre lโ€™ordine stabilito, capovolge la gerarchia di stima e di onore che i posti acquisiti di per sรฉ esprimono: โ€œChiunque si esalta sarร  umiliato, e chi si umilia sarร  esaltatoโ€.
Come metter in pratica questo principio, senza cadere nellโ€™affettazione e in un altro formalismo?
โ€“ Nelle nostre assemblee: mettendo ognuno a proprio agio, ascoltando tutti singolarmente, facendo regnare maggior semplicitร . Lavare i piedi dei poveri il Giovedรฌ Santo non รจ sempre un segno di rispetto.
โ€“ Nella vita abituale: rispettando gli umili, coloro che si presentano nei dispensari o negli ospedali; evitando di favorire le persone altolocate o raccomandate; favorendo un dialogo dignitoso e reciprocamente rispettoso fra persone socialmente diverse, eccโ€ฆ

Fonte

Tratto da โ€œOmelie per un anno 1 e 2 โ€“ Anno Cโ€ โ€“ a cura di M. Gobbin – LDC

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Letture della
XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO C

Prima Lettura

Fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore.

Dal libro del Sirร cide
Sir 3,19-21.30.31 (NV) [gr. 3,17-20.28-29]

Figlio, compi le tue opere con mitezza,
e sarai amato piรน di un uomo generoso.
Quanto piรน sei grande, tanto piรน fatti umile,
e troverai grazia davanti al Signore.
ย 
Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi,
ma ai miti Dio rivela i suoi segreti.
Perchรฉ grande รจ la potenza del Signore,
e dagli umili egli รจ glorificato.
ย 
Per la misera condizione del superbo non c’รจ rimedio,
perchรฉ in lui รจ radicata la pianta del male.
Il cuore sapiente medita le parabole,
un orecchio attento รจ quanto desidera il saggio.
Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 67 (68)

R. Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.

I giusti si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:
Signore รจ il suo nome. R.
ย 
Padre degli orfani e difensore delle vedove
รจ Dio nella sua santa dimora.
A chi รจ solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri. R.
ย 
Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,
la tua esausta ereditร  tu hai consolidato
e in essa ha abitato il tuo popolo,
in quella che, nella tua bontร ,
hai reso sicura per il povero, o Dio. R.

Seconda Lettura

Vi siete accostati al monte Sion, alla cittร  del Dio vivente.

Dalla lettera agli Ebrei
Eb 12,18-19.22-24a

ย 
Fratelli, non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile nรฉ a un fuoco ardente nรฉ a oscuritร , tenebra e tempesta, nรฉ a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano Dio di non rivolgere piรน a loro la parola.
ย 
Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla cittร  del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, allโ€™adunanza festosa e allโ€™assemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesรน, mediatore dellโ€™alleanza nuova.

Parola di Dio

Vangelo

Chiunque si esalta sarร  umiliato, e chi si umilia sarร  esaltato.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 14, 1.7-14

Avvenne che un sabato Gesรน si recรฒ a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: ยซQuando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perchรฉ non ci sia un altro invitato piรน degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: โ€œCรจdigli il posto!โ€. Allora dovrai con vergogna occupare lโ€™ultimo posto. Invece, quando sei invitato, vaโ€™ a metterti allโ€™ultimo posto, perchรฉ quando viene colui che ti ha invitato ti dica: โ€œAmico, vieni piรน avanti!โ€. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perchรฉ chiunque si esalta sarร  umiliato, e chi si umilia sarร  esaltatoยป.
Disse poi a colui che lโ€™aveva invitato: ยซQuando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici nรฉ i tuoi fratelli nรฉ i tuoi parenti nรฉ i ricchi vicini, perchรฉ a loro volta non ti invitino anchโ€™essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perchรฉ non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giustiยป.

Parola del Signore

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