Le soglie del Cielo si varcano solo con lโabito della Caritร ย
XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
Il contesto nel quale inserire anche questo insegnamento di Gesรน รจ il suo cammino verso Gerusalemme chiamato ascensione dai pellegrini che si recavano alla Cittร santa, per celebrare le feste piรน grandi. Anche Gesรน sta facendo la sua ascensione e lungo il cammino prepara i discepoli alla Pasqua. Soprattutto in prossimitร delle feste piรน importanti il clima si surriscaldava soprattutto perchรฉ le frange piรน estremiste dellโebraismo alimentavano le attese di un โgolpeโ, di un sovvertimento politico, che avrebbe portato finalmente alla liberazione dโIsraele. In questo clima di attesa carico di tensione e di timore, che giร era stato prospettato nelle parole di Gesรน ascoltate domenica scorsa, emerge la domanda di un tale che si fa portavoce anche dei cristiani delle origini che esprimevano la loro delusione nel non veder realizzato alcun cambiamento atteso. Lo sconcerto e lo sconforto riguardano sia la situazione sociale sia quella ecclesiale; in entrambi โemergono i peggiori tra gli uominiโ (Sal 12,9). Da qui la domanda: โchi si salva?โ.
La risposta รจ affidata ad una piccola parabola nella quale Gesรน indica la sua Pasqua come la porta aperta, ma stretta, da attraversare. Molti sono quelli che si appellano a Dio riponendo in lui le loro speranze, ma che sono materiali e mondane. Gesรน ha sempre disatteso le richieste dei suoi discepoli cercando di curare la lor concupiscenza distogliendo lo sguardo dai beni puramente materiali per orientarli sullโereditร che Dio ha preparato fin dalla fondazione del mondo.ย
La mentalitร comune, tante volte stigmatizzata da Gesรน รจ quella dellโaccumulare per godere, quella di Dio consiste invece nel lasciare per condividere.ย
La pasqua, culmine del cammino esistenziale dei singoli e dei popoli, รจ descritta dai profeti come un banchetto festoso in cui Dio stesso prepara vivande gustose e succulente. La gioia del regno dei Cieli consiste nella comunione fraterna nella quale ognuno offre a Dio la propria vita diventando al tempo stesso sacerdote e offerta.ย
Il cammino della Pasqua ha una fase di purificazione e una di godimento e libertร . Se la prima lettura indica la meta, la seconda pone lโattenzione sullโitinerario per giungervi. Lโautore della lettera agli Ebrei legge in chiave educativa la fatica nellโelaborare il dolore dovuto alle prove della vita. Ciรฒ che รจ spesso percepito come punizione di Dio ed รจ recriminato a Lui come ingiustizia, in realtร รจ esperienza di correzione. Come quando, subendo una frattura, sentiamo dolore nel momento in cui il medico compie i movimenti per riposizionare lโosso al suo posto, cosรฌ noi avvertiamo disagio quando siamo corretti. Tuttavia la correzione รจ indispensabile perchรฉ non sbagliamo via per giungere alla meta.ย
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Entrare per la porta stretta significa accettare di essere criticati e, nella critica, discernere quello che bisogna lasciare e ciรฒ che bisogna coltivare. Se รจ piacevole essere ammirati e lodati, dallโaltra รจ sgradevole passare al vaglio del giudizio di Dio e dei fratelli. Tuttavia รจ necessario perchรฉ la buona volontร , che ci fa sognare di amare il prossimo, alimenta tante buone intenzioni, disegna tanti bei progetti, non riesce a sostenere da sola il peso dei nostri e altrui limiti e tutti gli impegni si rivelano pure velleitร .ย
Il vero fallimento della vita รจ quello che si rivela al culmine dellโesistenza in cui emerge la veritร della vita, chi abbiamo scelto veramente di essere; se essere โfuoriโ, cioรจ separati e a distanza da Dio e dagli altri, oppure in comunione con loro, anche a costo di mettersi a nudo e sacrificare qualcosa di noi.ย
Anche san Paolo lo aveva ben chiaro per sรฉ: โSe parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la caritร , sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita. E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la caritร , non sarei nulla. E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la caritร , a nulla mi servirebbeโ (1Cor 13, 1-3).ย
La meta della nostra vita รจ la Caritร , ma anche la luce nel nostro cammino. Senza di essa le nostre speranze si trasformano in illusioni e la nostra fede in ostentazione di devozionismo. Senza la Caritร le opere della fede creano rivalitร e concorrenzialitร e la speranza degenera in ambizione.ย
La Caritร รจ il dono di Dio dato in questo mondo per goderne in pienezza nellโaltro. La Caritร di Dio qui รจ fuoco che purifica anche con dolore, lรฌ รจ luce che avvolge tutti nella comunione fraterna. La Caritร รจ umiltร nel lasciare aperti dei varchi perchรฉ Dio e gli altri mi vedano dentro e possano raggiungermi. La Caritร รจ capacitร ci adattarsi allโaltro senza conformarsi a lui e perdere la propria identitร ; La Caritร รจ sottomettersi ai raggi benefici del giudizio di Dio nella coscienza e accettare di passare attraverso il vaglio della critica costruttiva.ย
I salvati, gli eletti, i โprimiโ sono coloro che come Abramo, Isacco e Giacobbe, si sono lasciati condurre dal Signore attraverso le vie tortuose dei loro labirinti mentali, i sentieri impervi delle loro attese mondane, e perfino nei burroni dei loro fallimenti. Dio ha sempre offerto la mano per ricondurli sulla retta via fino al punto, come rivela Gesรน, di sedere a mensa con il Signore.ย
Perchรฉ essi sono dentro e molti altri rischiano di rimanere fuori? Gli esclusi sono coloro che rivendicano la loro appartenenza al popolo di Dio senza perรฒ vivere la fede come lโhanno vissuta i patriarchi. Molti credono di essere meritevoli perchรฉ fanno tante opere buone gonfiandosi di orgoglio. Sono pieni del proprio โioโ e poveri di โDioโ. Questi tali pretendono di entrare in confidenza con Dio pieni delle loro opere meritorie ma impermeabili ad ogni forma di vera intimitร con Lui che cambia il cuore. Lโipocrisia consiste nel nascondere a Dio il segreto del cuore che, al riparo dallโirraggiamento della sua grazia, diventa freddo custode di pensieri cattivi. Arriva il momento in cui si รจ nudi ed emerge la veritร . โNon vi conoscoโ โ dice il Signore a coloro che insistono per entrare ricordandogli i momenti in cui sono stati insieme. Sรฌ, si puรฒ condividere un luogo e un tempo ma senza incontrarsi e conoscersi.
La nostra umanitร รจ stata per Dio la porta stretta attraverso cui si รจ piegato perchรฉ silenziosamente potesse raggiungerci per amarci. Lโumanitร di Dio รจ la feritoia attraverso la quale entrare con delicatezza e rispetto nel suo cuore e in quello dei fratelli.
Lasciandoci spogliare dalla rozza arroganza, dalla grassa presunzione, dalla goffa ignoranza, che abbruttisce la nostra umanitร per farci rivestire della Caritร Dio; essa ci rende umili per incontrarci come fratelli, delicati per prenderci cura reciprocamente, rispettosi e prudenti per custodire lโaltro come il tesoro piรน prezioso che abbiamo, docili a cogliere la correzione come unโopportunitร di crescita.
Auguro a tutti una serena domenica e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโArcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]
Letture della
XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti.
Dal libro del profeta Isaรฌa
Is 66,18b-21
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Cosรฌ dice il Signore:
ย
ยซIo verrรฒ a radunare tutte le genti e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria.
ย
Io porrรฒ in essi un segno e manderรฒ i loro superstiti alle popolazioni di Tarsis, Put, Lud, Mesec, Ros, Tubal e Iavan, alle isole lontane che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunceranno la mia gloria alle genti.
ย
Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari, al mio santo monte di Gerusalemme โ dice il Signore โ, come i figli dโIsraele portano lโofferta in vasi puri nel tempio del Signore.
ย
Anche tra loro mi prenderรฒ sacerdoti levรฌti, dice il Signoreยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Salmo 116 (117)
R. Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore.Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode. R.
ย
Perchรฉ forte รจ il suo amore per noi
e la fedeltร del Signore dura per sempre. R.
Seconda Lettura
Il Signore corregge colui che egli ama.
Dalla lettera agli Ebrei
Eb 12,5-7.11-13
ย
Fratelli, avete giร dimenticato lโesortazione a voi rivolta come a figli:
ยซFiglio mio, non disprezzare la correzione del Signore
e non ti perdere dโanimo quando sei ripreso da lui;
perchรฉ il Signore corregge colui che egli ama
e percuote chiunque riconosce come figlioยป.
ย
ร per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual รจ il figlio che non viene corretto dal padre? Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, perรฒ, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.
Perciรฒ, rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche e camminate diritti con i vostri piedi, perchรฉ il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire.
Parola di Dio
Vangelo
Verranno da oriente e da occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.

Lc 13, 22-30
In quel tempo, Gesรน passava insegnando per cittร e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: ยซSignore, sono pochi quelli che si salvano?ยป.
Disse loro: ยซSforzatevi di entrare per la porta stretta, perchรฉ molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerร e chiuderร la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: โSignore, aprici!โ. Ma egli vi risponderร : โNon so di dove sieteโ. Allora comincerete a dire: โAbbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazzeโ. Ma egli vi dichiarerร : โVoi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!โ.
Lร ci sarร pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimiยป.
Parola del Signore
