Il Vangelo del giorno, 25 Agosto 2019 – Lc 13, 22-30

- Pubblicitร  -

Il commento al Vengelo del giorno
25 Agosto 2019
su Lc 13, 22-30

XXI Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

Colore liturgico: VERDE

  • Periodo: Domenica
  • Il Santo di oggi: S. Ludovico; S. Giuseppe Calasanzio
  • Ritornello al Salmo Responsoriale:ย Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore.
  • Letture del giorno: Is 66, 18-21; Sal 116; Eb 12, 5-7.11-13; Lc 13, 22-30
  • Calendario Liturgico di Agosto

Lc 13, 22-30
Dal Vangelo secondoย Luca

In quel tempo, Gesรน passava insegnando per cittร  e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: ยซSignore, sono pochi quelli che si salvano?ยป.
Disse loro: ยซSforzatevi di entrare per la porta stretta, perchรฉ molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerร  e chiuderร  la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderร : “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerร : “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.
Lร  ci sarร  pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimiยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.

- Pubblicitร  -

Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini

Piccoli e ultimi per entrare nel regno.

La salvezza รจ per noi credenti in Cristo, la meta ultima di tutta la nostra esistenza. A nulla ci gioverebbe aver conquistato il mondo intero se poi perdiamo la nostra anima. Sarebbe un fallimento totale ed irrimediabile. Siamo perรฒ fortemente condizionati dall’idea che per conseguire un premio, per avere successo, per vincere le lotte della vita, dobbiamo dotarci di forza e di grandezza, di umana potenza.

Rispetto al regno di Dio accade esattamente il contrario. Sono ben altre le condizioni per accedervi. Gesรน ci ammonisce piรน volte, e in diverse parabole, sempre con esempi di facile comprensione. La porta per entrare in Paradiso รจ stretta e soltanto i piccoli riescono a varcarla. Ci dice ancora: ยซQuanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!ยป. Vuol dire che il paradiso non si compra ne con i soldi ne con altri mezzi umani.

Ci sollecita infatti a diventare come bambini perchรฉ l’innocenza e la semplicitร  di cuore sono le chiavi per aprire quella porta. In un altro brano dice: ยซLasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perchรฉ a chi รจ come loro appartiene il regno di Dioยป. San Paolo esortava i primi cristiani a cercare le cose di lassรน e non quelle della terra. Il Signore ci indica poi quale deve essere il nostro vero tesoro: “Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove nรฉ tignola nรฉ ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano”.

A proposito degli affanni che ci possono distogliere dai pensieri di vera umiltร , Gesรน dice: “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”. La triste sorpresa per coloro che confidano in se stessi, nelle proprie forze, o cercano Dio solo per farne uno scudo protettivo ci viene invece ben descritta nel Vangelo odierno. Siamo al rendimento dei conti: “Quando il padrone di casa si alzerร  e chiuderร  la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, ร prici.

Ma egli vi risponderร : Non vi conosco, non so di dove siete. Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. Ma egli dichiarerร : Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d’iniquitร ! Lร  ci sarร  pianto e stridore di denti”. Auguriamoci di non sentire mai rivolte a noi queste parole. Chiediamo la vera sapienza cristiana, dono dello Spirito e accettiamo di essere o diventare piccoli per poter varcare quella porta che ci introdurrร  nella beatitudine eterna.

Altri Articoli
Related

Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Zaccaria era un miscredente: era impossibile per Dio dargli...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

Don Francesco Cristofaro – Commento al Vangelo del 23 dicembre 2025

Vangelo del giorno e breve commento a cura di...

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 23 dicembre 2025

Ogni genitore porta nel cuore tante aspettative per i...