Se abbiamo l’abitudine di tradurre subito il vangelo in chiave morale (e moralizzante), questa pagina ci disarma. Questa pagina ci invita ad accogliere la nostra piccolezza, la nostra fragilitร , la nostra povertร .
E come accoglierla? Sapendo che รจ il nostro biglietto d’ingresso nelle grazie di Cristo. Io, proprio io, esausto ed esaurito come sono, sono infinitamente amato da Cristo. E perchรฉ mai parla di giogo? Per vari motivi, ma mi piace sottolinearne uno, forse molto sottile e non immediato.
ร un โgiogoโ essere amati senza motivi, o, di piรน, essere amati quando non ci amiamo e non ci sentiamo degni dell’amore… Ma accogliendo questo gioco sperimentiamo la gioia piรน grande, quella dell’Amore come grazia e non come merito.
Fonte: il sito di Robert Cheaib
Docente di Teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana e l’Universitร Cattolica del Sacro Cuore.
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