Il Regno di Dio รจ terra impastata di Cielo
Il brano del vangelo di oggi, festa dellโAscensione di Gesรน, chiude il Vangelo secondo Luca che si era aperto con la duplice annunciazione a Zaccaria e a Maria. Al sacerdote Zaccaria, che era entrato nel tempio per compiere il sacrificio dellโincenso, lโangelo Gabriele gli aveva annunciato la nascita di un figlio. Per la sua incredulitร era rimasto muto per nove mesi, fino alla nascita di Giovanni. Zaccaria avrebbe dovuto benedire il popolo in attesa, ma non potรฉ per il mutismo. La benedizione, attesa dal popolo, finalmente la dร il Cristo crocifisso e risorto, il vero e nuovo Sommo Sacerdote. Nellโannuncio a Maria invece era stata annunciata la nascita di Gesรน, il cui regno non avrebbe mai visto la fine. La profezia si realizza quando Gesรน, elevato in cielo, diventa re collocando il suo โtronoโ al di sopra di tutte le altre potenze terrene. Lโinnalzamento di Gesรน in cielo รจ il compimento di quello avvenuto sulla croce. Sul calvario era iniziata la liturgia dโintronizzazione con la quale Gesรน diventava il Re dei re, il Signore dei Signori. Lโascensione non porta Gesรน in unโaltra dimensione rispetto a quella terrena perchรฉ lโambito sul quale viene esercitata la sua regalitร di Gesรน non รจ solo il Cielo ma comprende anche tutta la terra. Come il sole che, sorgendo e innalzandosi nel firmamento, illumina tutta la faccia della terra.
Il Regno di Dio รจ sulla terra la comunitร di discepoli di Gesรน in continuo cammino di conversione, cioรจ di trasformazione del cuore. La conversione รจ il lento processo di riscatto che la mano di Dio opera nellโintimo di ogni uomo perchรฉ la direzione che intraprende la vita non sia quella degli inferi, dietro la morte, ma sia quella verso il Cielo, via โviva e nuovaโ che Gesรน ha inaugurato.
Lโascensione al Cielo indica il raggiungimento della pienezza della Gloria; da questa pienezza della sua autoritร regale Gesรน dona lo Spirito Santo perchรฉ i membri del nuovo Regno non siano semplicemente dei sudditi esecutori di ordini, ma uomini e donne che partecipano della stessa potenza di Gesรน vivo e risorto. La potenza di cui sono investiti i discepoli รจ quella dellโamore che dร la vita. Per cui i discepoli sono suoi testimoni perchรฉ seminatori di speranza nel mondo per prepararlo allโazione dello Spirito che cambia i cuori. I discepoli sono rivestiti di potenza che viene dallโalto, da Dio. Lo Spirito Santo รจ la veste di luce di cui รจ stato rivestito lo stesso Gesรน. ร la veste splendente della nuova creatura che ama gli altri con lo stesso amore con cui รจ amato da Dio.
La veste che Gesรน dona ai suoi discepoli non solo li fa partecipi della sua regalitร ma anche del suo sacerdozio. Come il Regno di Dio รจ nuovo, rispetto ai regni di questo mondo, cosรฌ lo รจ anche il suo sacerdozio. Quello dellโAntico Testamento era rappresentato dal Sommo Sacerdote che una volta allโanno portava nel tempio il sangue di un capro per chiedere il perdono dei peccati. Gesรน รจ diventato il vero Sommo Sacerdote perchรฉ ha offerto il suo sangue, cioรจ la sua vita, perchรฉ il peccato potesse essere cancellato dalla potenza della misericordia di Dio. Il peccato รจ ciรฒ che ci fa andare fuori strada e ci fa impantanare nel fango del vizio, che ci fa sbagliare il bersaglio della vita regalandoci sensi di colpa senza fine, che schiaccia col peso dellโegoismo e fa piegare il capo sicchรฉ non vediamo altro che il nostro ombelico. Il perdono di Dio รจ potenza che libera dalla schiavitรน interiore, che ci rimette in carreggiata perchรฉ possiamo proseguire la nostra vita, ci ridona fiducia per riprovare e riallacciare relazioni interrotte e curare le sue ferite, rialza il capo per ammirare la bellezza di un mondo cosรฌ diverso, ma per questo piรน bello, di quello che avevamo desiderato con gli occhi chiusi.
Trasformati interiormente e riconciliati, riceviamo la veste del testimone che non ha il compito di portare gli uomini in cielo ma quello di impastare la terra di cielo. Il nostro amore non cambia il cuore delle persone, ma le rende piรน aperte ad accogliere il Signore che viene. Gesรน sale in cielo non per allontanarsi dallโuomo nella sua zona sacra e inviolabile, ma per appartenere ancora piรน profondamente allโuomo.
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Sicchรฉ il cielo nel quale Gesรน ha la sua dimora e il suo trono, รจ lโassemblea che si riunisce nellโeucaristia per ringraziare e lodare insieme Dio che fa di molti un solo corpo e un solo spirito con Gesรน. Il Regno di Dio si manifesta sulla terra nella famiglia, Chiesa domestica, che unita dal vincolo dellโamore, condivide gioie e dolori, cresce nella corresponsabilitร , si sostiene a vicenda con la preghiera. Il cielo sโimmerge nella terra fecondandola, lรฌ dove lโuomo si piega sulle ferite del malato, del povero e dove braccia e cuore si aprono allโascolto e allโaccoglienza dellโaltro senza giudizi e preconcetti.
La missione di Gesรน nel mondo ha un inizio e una fine perchรฉ รจ racchiusa tra il venire nel mondo, inviato dal Padre, e il ritornare a Lui, lasciando il mondo. Il passaggio di Gesรน รจ attraverso il mondo.
Quale รจ il motivo di questo passaggio? Il senso della missione di Gesรน non si rintraccia nel cambiamento delle strutture sociali, economiche o politiche che caratterizzano la cittร degli uomini, ma รจ il cambiamento del cuore dellโuomo per renderlo cittadino del Cielo.
Lโingresso di Gesรน nella storia degli uomini ha segnato un momento fondamentale nella relazione tra Dio e lโuomo e degli uomini tra loro. Attraverso Gesรน il Dio dellโuniverso si รจ rivelato come Padre che si fa vicino a ciascuno dei suoi figli per prendersene cura amorevolmente. Gesรน, anche se in modo velato attraverso i segni compiuti, ha fatto conoscere e sperimentare la vera gloria di Dio.
Lasciando il mondo con la morte, non abbandona la sua famiglia ma rivela senza piรน veli la bellezza del Dio dellโamore. Ora รจ il tempo, soprattutto nella liturgia, in cui ascoltando la parola di Gesรน siamo alla presenza di Dio e Dio รจ con noi, per noi e in noi.
La preghiera liturgica, in particolare quella comunitaria, รจ dialogo verso il Padre insieme con Gesรน. A differenza dei riti antichi, che erano effettuati per ottenere i favori divini, in Gesรน ci viene dato e detto tutto dal Padre. Lโunica parola che rivela la gioia piรน grande che abita il nostro cuore รจ โGrazieโ.
Nella preghiera diciamo il nostro grazie a Dio con Gesรน, attraverso Gesรน e uniti a Lui. Attraverso Gesรน abbiamo accesso al Padre non come servi, ma come figli che chiedono al Padre lโaiuto per vivere, il sostegno per rialzarsi dopo le cadute, il suo amore per essere pieni di gioia nel servire i fratelli.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโArcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]
