don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 16 Maggio 2019 – Gv 13, 16-20

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โ€œUn servo non รจ piรน grande del suo padrone, nรฉ un apostolo รจ piรน grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in praticaโ€.

Cosa significa tutto questo se non che anche noi dobbiamo attraversare la stessa esperienza che ha attraversato Cristo? Non possiamo pensare che annunciare il Vangelo ci porterร  sempre applausi e consensi. Vivere secondo la logica del Vangelo significa vivere secondo una logica diversa da quella del mondo.

Se Gesรน lo hanno fatto fuori รจ perchรฉ il mondo fa sempre fuori chi ragiona diversamente. Il mondo difende le logiche del possesso, dell’egoismo, del tornaconto, dell’utilitarismo, dello sfruttamento, della prevaricazione. Gesรน chiede ai suoi discepoli di essere disposti ad amare fino a dare la vita per coloro che si ama. Chi vive con questa logica diventa inevitabilmente un rimprovero vivente al mondo stesso.

Non รจ la logica della penna rossa usata da chi si crede un maestro, ma รจ la logica del testimone che costringe chi lo incontra a dover fare i conti con se stesso. In questo senso il cristiano non deve avere bisogno di puntare il dito, ma deve poter mostrare con la sua stessa vita un’alternativa, un modo diverso di vivere.

Ad esempio รจ piรน efficace mostrare la gioia della famiglia, che puntare il dito su ciรฒ che pensiamo che famiglia non รจ.

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รˆ piรน efficace vivere onestamente fino alle estreme conseguenze, che semplicemente gridare che i mafiosi, che sono sempre gli altri, sono brutti e cattivi. Un cristiano denuncia attraverso la testimonianza della sua vita, e se delle volte usa le parole puรฒ permettersi di farlo solo a partire dalla credibilitร  della sua testimonianza.

Ecco perchรฉ la differenza non la fa chi sa bene la teoria ma chi si mette in gioco nella pratica. Il vero traditore non รจ colui che vive in maniera contraria al Vangelo ma colui che dice a parole il Vangelo e poi lo smentisce con la sua vita. รˆ la nostra vita che deve parlare, piรน ancora delle nostre parole. Un cristiano combatte ciรฒ che รจ brutto mostrando la bellezza.

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Chi accoglie colui che manderรฒ, accoglie me.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 13, 16-20

[Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesรน] disse loro: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: un servo non รจ piรน grande del suo padrone, nรฉ un inviato รจ piรน grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno. Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perchรฉ, quando sarร  avvenuto, crediate che Io sono. In veritร , in veritร  io vi dico: chi accoglie colui che io manderรฒ, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandatoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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