Commento al Vangelo di domenica 5 Maggio 2019 – Congregazione per il Clero – p. Gaetano Piccolo S.I.

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Terza Domenica di Pasqua – Anno C

Quando lโ€™amore finisce

Prima o poi le relazioni si spezzano, le cose in cui abbiamo creduto si consumano, ci ritroviamo delusi e feriti. Sappiamo bene che non sempre รจ solo colpa degli altri o della storia, anche noi abbiamo le nostre responsabilitร . E allora preferiamo non pensarci. Ci lasciamo andare, cerchiamo di dimenticare. Forse, perรฒ, tra le rovine della nostra vita ci puรฒ essere un altro modo per ricominciare ad amare.

Fare finta di niente

Anche Pietro e i primi discepoli vivono un momento di amarezza e di scoraggiamento. Sono disorientati. Il gruppo ci viene presentato frammentato, disperso, nel buio della notte. Ancora una volta, Pietro prende in mano la situazione, senza sperare forse veramente che gli altri lo seguano ancora. Pietro ritorna a fare il suo mestiere, quasi come per ricominciare da capo, come se nel frattempo non fosse successo niente. E in quella notte tutto ha il sapore dellโ€™inizio, persino il fallimento. Come quella prima volta in cui il Maestro lo invitรฒ a prendere il largo, cosรฌ adesso Pietro rimane in mare tutta la notte senza prendere nulla. Vorremmo archiviare le esperienze che ci hanno fatto male, ma la vita con una certa ironia ce le ripropone: persone, eventi, situazioni ci fanno ripiombare nel baratro di quei ricordi dolorosi. Non ci resta che affrontare la realtร  cosรฌ comโ€™รจ.

Anche Dio sembra irriconoscibile

In quei momenti drammatici, quando il cuore รจ gonfio di amarezza, anche Dio sembra assente. In quella notte di delusione Gesรน รจ con i discepoli, ma sono cosรฌ disperati da non rendersene conto. Il Signore รจ con loro ma non riescono a riconoscerlo. Solo chi ha fatto lโ€™esperienza di sentirsi amato, sa riconoscere il linguaggio dellโ€™amore. Il discepolo amato รจ colui che รจ entrato in una comunione profonda con Gesรน, una comunione che permette di accorgersi ora della sua presenza.

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Cosa ci manca?

Ancora una volta, come avviene spesso nel Vangelo di Giovanni, Gesรน rimanda i discepoli a prendere consapevolezza del loro bisogno e della loro mancanza. Non hanno nulla da mangiare, non hanno il cibo con cui sfamarsi, non trovano piรน la fonte della loro vita. Occorre prendere consapevolezza di quella mancanza, per lasciare spazio allโ€™incontro con Dio. Il Signore viene a colmare la nostra mancanza, il nostro desiderio, ma รจ necessario che prendiamo consapevolezza di ciรฒ di cui abbiamo bisogno.

Nascondersi per la vergogna

Come sempre, Pietro arriva un poโ€™ dopo. Non vede mai le cose chiare fin dallโ€™inizio, ha bisogno di tempo. Ma quando si accorge della presenza del Signore, รจ capace di buttarsi in mare, in quel mare che gli ha fatto paura, perchรฉ rappresenta la morte, il luogo in cui si rischia di sprofondare. Ancora una volta, puntando lo sguardo su Gesรน, Pietro รจ capace di entrare nel mare. E vi si butta vestito, anzi consapevolmente si veste prima di tuffarsi, un gesto che lascia perplessi e che sembra contrario alla dinamica normale delle azioni: per entrare in mare, di solito, ci si spoglia. Ma Pietro ha vergogna della sua nuditร . รˆ il discepolo fragile, lโ€™amico che ha tradito. Come Adamo, anche Pietro cerca la sua foglia di fico con cui ricoprirsi. รˆ un vestito temporaneo e maldestro, che ben presto verrร  sostituito dal vestito della misericordia, proprio come la foglia di Adamo sarร  sostituita dalla tunica di pelli che Dio confezionerร  per lui.

Insieme nonostante le differenze

Come in quel primo incontro, anche adesso cโ€™รจ una pesca abbondante e straordinaria, il segno che prelude allโ€™incontro con Gesรน. In quella rete ci sono 153 grossi pesci e la rete non si spezza. Al di lร  dei significati simbolici di questo numero, probabilmente il testo vuole alludere alle specie ittiche allora conosciute. Una varietร  notevole, differenze e somiglianze che non impediscono perรฒ di stare insieme nella stessa rete. รˆ il miracolo della Chiesa: la possibilitร  di ritrovarsi nella stessa comunitร  senza che i legami si spezzino.

Perdonร ti mangiando

Arriva dunque il segno nel quale inequivocabilmente Gesรน si fa riconoscere: il Signore ci nutre, prepara da mangiare per noi. Non ci lascia affamati e disperati, ma si prende cura del nostro desiderio. In quel gesto conviviale cโ€™รจ giร  la misericordia. Gesรน prepara un banchetto come quello del padre misericordioso per i suoi figli. Ora i discepoli possono mangiare, tornando con la memoria a un altro evento, quello della cena nella quale hanno ascoltato le parole della consegna che Gesรน ha fatto della sua vita.

La resa dei conti

Quel gesto conviviale prelude perรฒ a un momento personale: lโ€™incontro con Pietro. Quel triplice tradimento richiede di essere guarito da una triplice professione dโ€™amore. Se ci ritroviamo per caso davanti alla persona che abbiamo tradito, davanti a colui che abbiamo ferito e deluso, ci aspettiamo probabilmente di essere rimproverati e giudicati. Gesรน invece interroga Pietro sullโ€™amore: da dove possiamo ricominciare?

Non si tratta di banalizzare o di fare finta che non sia successo nulla, dโ€™altra parte non ha senso perรฒ rimanere sulla ferita e continuare a metterci il dito dentro. A Gesรน interessa piuttosto capire se รจ possibile guarire quella relazione e ricominciare a camminare insieme.

La prima domanda รจ molto impegnativa: Gesรน vede in Pietro delle risorse di cui neppure Pietro si rende conto. Gesรน chiede a Pietro se lo ama piรน di tutto il resto. Si tratta di un amore esclusivo, espresso per di piรน con il verbo agapao, che indica un amore nobile, alto. Pietro infatti risponde usando un altro verbo, che potremmo tradurre con โ€˜voler beneโ€™, il verbo phileo.

Gesรน non si irrigidisce nella sua visione delle cose e prova a incontrare Pietro laddove รจ possibile. Nella seconda domanda, Gesรน continua a usare il verbo agapao, ma rinuncia alla condizione di esclusivitร . Ancora una volta perรฒ Pietro insiste a usare il verbo phileo, โ€˜ti voglio beneโ€™.

Gesรน prova ad andare ancora piรน incontro a Pietro, perchรฉ lโ€™importante รจ ripartire, lโ€™importante รจ trovare un punto da cui ricominciare. Nella terza domanda Gesรน usa lo stesso verbo di Pietro, chiede a Pietro ยซmi vuoi bene?ยป, usando anchโ€™egli il verbo phileo.

Pietro si rende conto che Gesรน vede oltre, ma adesso non รจ capace di fare di piรน. Gesรน non si irrigidisce in standard preconfezionati. Per ora va bene anche cosรฌ. E allora si puรฒ ricominciare a camminare insieme. Non importa se per ora Pietro รจ capace solo di voler bene, Gesรน gli affida lo stesso il suo gregge e lo invita a seguirlo. Gesรน si fida ancora di Pietro. La relazione puรฒ ricominciare. Le ferite non sono state inutili, perchรฉ adesso Pietro puรฒ dire il suo sรฌ in maniera piรน consapevole e non, come allโ€™inizio, sullโ€™onda dellโ€™euforia e dellโ€™entusiasmo. Pietro si consegna con i suoi limiti. Solo quando abbiamo incontrato veramente noi stessi possiamo dire il nostro sรฌ allโ€™amore.

Leggersi dentro

  • Ci sono relazioni ferite oggi nella tua vita di cui vuoi prenderti cura?
  • Sei capace di avere uno sguardo positivo anche su chi ti ha deluso?

P. Gaetano Piccolo SJ

Compagnia di Gesรน (Societas Iesu)Fonte

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