Il commento alle letture di domenica 31 Marzo 2019 a cura dei Missionari della Via.
Meditiamo la Parola
La costatazione dei farisei riguardo ai commensali di Gesรน (che erano persone poco raccomandabili, appunto peccatori), riceve in risposta il racconto di Gesรน di una parabola bellissima che risponde alla domanda: Dio come ci guarda? Ci guarda come un padre misericordioso. Quante volte pensare allโautoritarismo di Dio sembrerebbe piรน efficace con noi, che impariamo presto che chi alza piรน la voce ha ragione e che diciamo che la paura mette le ali. Ma Dio non รจ cosรฌ: non รจ il Dio della paura, anche se nella storia a volte ha fatto comodo presentarlo come un Dio dittatore.
Tuttavia non รจ la punizione che dobbiamo demonizzare; anche la societร si dovrebbe avvalere del carcere come punizione medicinale e non distruttiva. Il dittatore infligge punizioni annientanti ma Dio non รจ cosรฌ, non usa cattiveria, ci ama profondamente da sempre e freme, per capirci, come un innamorato pazzo. Il suo amore perรฒ non รจ come il nostro che si nutre di amori a modo nostro (che talvolta non sono neanche amori), ma รจ lโAmore per eccellenza, quello che conosce lโaltezza, la profonditร e la larghezza della vita, quello vero e puro, divino. Il padre misericordioso della parabola รจ immagine dellโamore di Dio, lโunico amore che vale la pena di imitare e che anche se in prima istanza ci sembra in perdita, รจ lโunico amore che costruisce.
Ma il padre misericordioso perchรฉ permette il dolore di quel figlio che finisce al freddo e, affamato, sta con i porci? Perchรฉ non lo ferma? Perchรฉ sapendo che disperderร tutto non lo affronta? Perchรฉ non dialoga con lui? Perchรฉ Dio permette la nostra sofferenza? Perchรฉ Dio ci ama e facendoci liberi non ha mai temuto che gli voltassimo le spalle: รจ un Padre che usa anche il male che compiamo per avvicinarci a lui, usa anche le sofferenze, persino quelle che decidiamo di costruire con le nostre mani, per avvicinarci di piรน a se. Proprio perchรฉ desidera che il nostro sia un amore vero, si fa trovare con le braccia aperte e la bocca chiusa alla critica. Quante volte invece noi siamo quelli delle tante domande e degli interrogatori, dei sinedri, delle ritorsioni e del โti avevo avvisato che sarebbe finita cosรฌโ. Dio ci disarma con il suo amore e quando ci facciamo disarmare compiamo il bene perchรฉ Dio รจ il bene, non perchรจ si deve, ma perchรจ si ama lโAmore.
San Francesco piangeva pensando che โlโamore non รจ Amatoโ; anche noi oggi dovremmo metterci davanti al crocifisso e ripeterci questa frase. E dove non รจ amato? Non รจ amato nel fratello per cui proviamo invidia, non รจ amato quando, come il figlio maggiore della parabola, ci sentiamo a posto e migliori degli altri perchรจ noi facciamo il nostro dovere, mentre dimentichiamo che lโamore รจ di piรน.
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Non รจ amato quando omertosamente omettiamo di agire contro la massa, quando ci vergogniamo del bene che sentiamo nel cuore e ci conformiamo agli altri, quando non ripariamo con lโamore le offese che procuriamo agli altri, quando piangiamo lacrimucce vedendo gli affamati in tv ma non bussiamo alla porta del vicino di casa per sapere come sta, quando al dialogo familiare anteponiamo interessi e lavoro, quando il Vangelo non diventa il nostro centro della vita e ascoltiamo tutti elemosinando amore, ma non prendiamo โil manualeโ per eccellenza dellโamore e non apriamo il cuore alla fonte di acqua viva che รจ Gesรน. Preghiamo per tutti quei figli che oggi non trovano genitori che somigliano al Padreย del cielo ma che si ispirano ad altri modelli, preghiamo per tutte quelle volte che ripariamo alle mancanze di amore verso questo Padre cosรฌ buono e misericordioso.
Preghiamo la Parola
Signore, noโ piรน amore, รจ troppo, mio signore. Lโamore รจ che ti ha fatto impazzire! Amore non amato, da pochi conosciuto, Tu forte e potente, Sei debole con me. Perchรฉ, Signore, dai a me tanto amore, a me vile e capace di tradire? Ci sono pure lโaltre tue creature, ti pare che io sola sia davanti a Te? Tu sei forte e potente, o Amore, nuova antica ed eterna Veritร . Tu colmi e trapassi, sei fuoco, sangue ed acqua, nudo sulla croce ti sei donato a me
(S. Maria Maddalena de Pazzi)
VERITAโ: Vita interiore e sacramenti
Il figlio minore, dopo aver toccato il fondo, โrientrรฒ in sรฉโ. Prima dovโera? Fuori di sรฉ; agiva in preda alle sue voglie e impulsi, ma non era presente a sรฉ. Prima di agire, prima di โpartire in quartaโ, cerco di capire se sono nella volontร di Dio?
Il Padre misericordioso fa festa per il figlio che torna a casa. Eโ la gioia di Dio ogni qualvolta, contriti, ritorniamo a lui. Vivo la confessione come esperienza di gioioso scambio e perdono?
CARITAโ: Testimonianza di vita
Il Padre della parabola ci mostra il volto del Padre, misericordioso e paziente, che va sempre e per primo incontro ai suoi figli.
Il figlio maggiore รจ incapace di gioire per il ritorno del fratello. E io? So accogliere il pentimento degli altri? Gioisco quando qualcuno si converte? O resto prigioniero dei giudizi/pregiudizi negativi?
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