p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 19 Marzo 2019 – Mt 1 16.18-21.24

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Quando noi ci avviciniamo alla realtร  manifestiamo tutta la nostra ritrosia e tutta la nostra paura. Ci avviciniamo ma fino ad un certo punto. Guardiamo cosa cโ€™รจ e cogliamo al volo quello che non ci piace o non ci convince. A quel punto cerchiamo una scappatoia. Scappatoia che spesso non trova altra via che quella del giudizio. Quella situazione non mi piace; sono cambiati i tempi; non รจ piรน come una volta; i giovani sono inaffidabili; dei vecchi non se ne puรฒ piรน; i migranti se ne stiano sulle navi e non vengano a disturbare la nostra vita; si stava meglio quando si stava peggio. E cosรฌ via. Si continuano a fare analisi infinite col solo scopo di potere giudicare e, nel momento in cui non ci piacciono, poterle squalificare prendendone le distanze.

รˆ quello che in un primo tempo fa Giuseppe. Ne ha ben donde di giudicare la situazione in cui si trova come non buona, negativa, come cosa che non gli piace. A partire dal suo giudizio e dal bene che voleva a Maria, cerca delle scappatoie che, grazie a Dio, non lo convincono. Fino a giungere a quella soluzione altamente umana suggeritagli dallโ€™angelo: Giuseppe, prendi con te Maria e il bambino, perchรฉ vi aspetta una vita insieme, perchรฉ grandi cose farร  il Signore attraverso di voi.

Vi sono tante novitร  nella vita di ogni giorno, vi sono tanti cambiamenti, eppure di fronte a tutto ciรฒ mi risuona quanto dice Qoelet: niente di nuovo sotto il sole, vanitร  delle vanitร , tutto รจ vanitร . Risuona in me questa parola che ha un solo significato: noi di fronte alla vita, alle novitร  della tecnologia, alle novitร  di modalitร  di vita e di modalitร  di cogliere il senso della vita, di fronte a culture diverse con cui veniamo in contatto, noi non perdiamo il vizio di giudicare anzichรฉ di ascoltare. Vanitร  delle vanitร , niente di nuovo sotto il sole.

Avere un atteggiamento di ascolto รจ utile per non cedere alla tentazione di parlare di niente. Erano meglio i tempi passati, erano diversi, ma noi al giorno dโ€™oggi stiamo impazzendo, ma la nostra vita non รจ piรน vita e non ha piรน certezze e pilastri come una volta, oggi non ci sono piรน i valori di un tempo, oggi ci ritroviamo con Maria incinta e Giuseppe che sta a guardare ed รจ tentato da una parte di accontentarsi del giudizio, mentre dallโ€™altra continua ad ascoltare il suo cuore.

Ascoltare il proprio cuore รจ il primo atto di umanitร  che ci permette di fare veritร : cosa sto cercando? Di salvare me stesso o di amare la vita? Tutte le soluzioni che noi mettiamo in campo possono essere inutili se nascono da un giudizio sulla vita anzichรฉ da unโ€™accoglienza e ascolto della vita.

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Di fronte a questa realtร , che non dipende da noi, noi cosa facciamo e come siamo?, e questo dipende da noi! Rimuginiamo dormendo sonni inquieti come Giuseppe? Continuiamo ad essere insoddisfatti per le nostre pseudo soluzioni che puzzano di fuga e di tentativi di scappatoie che non possono stare in piedi? ย Siamo contenti che queste scappatoie non ci soddisfino? Sono un buon segno di per sรฉ, perchรฉ, se le ascoltiamo, ci dicono che non sono soluzioni ma fughe.

Nel sonno e in sogno Giuseppe coglie la veritร . Quando noi abbandoniamo le nostre barriere difensive, ritorniamo ad ascoltare e ad accogliere mettendoci nella posizione di potere ascoltare e comprendere. Nel sogno noi abbassiamo le nostre difese. Se nella veglia ci difendiamo, se nel giudizio non ci difendiamo, nel sonno e nellโ€™ascolto noi incontriamo la vita, cosรฌ come si presenta, non come noi la vorremmo violentandola continuamente. Nel sonno esce tutto in libertร  e noi ritorniamo a sognare come sogna Dio. A Lui non interessa il giudizio, a Lui interessa il comprendere per cogliere la via da seguire per potere amare e donare vita. Quel bimbo che non si sa di dove venga e dove vada, chiede accoglienza e ascolto. Giuseppe, dopo avere ascoltato tutte le proprie ritrosie e avere giudicato giustamente quanto stava avvenendo, rimane insoddisfatto del suo bisogno di ripudiare in segreto Maria. Si rimette in ascolto e il suo cuore di uomo giusto parla, parla della realtร  che ha davanti e si rifiuta di giudicarla. Guarda come Dio guarda e ascolta come Dio parla. Lui che ha il cuore buono coglie il sogno di Dio e lo sente suo. Cosa impensabile secondo il nostro buon senso, cosa sublime secondo la sapienza di Dio. Quella sapienza che, nel silenzio del sonno, trova la via per rivelarsi a Giuseppe uomo giusto.

Cosรฌ avviene la cosa piรน bella che potrebbe avvenire nella nostra esistenza: la Parola di Dio entra nel suo cuore, risveglia nel profondo il suo sogno di amore, quel sogno segreto che cโ€™รจ in ognuno di noi, e Giuseppe lascia tutto e prende Maria. Avrร  avuto dei buoni riscontri dai suoi contemporanei? Dubito molto. Ma ha fatto la cosa bella, la cosa giusta. Si รจ messo ad ascoltare la vita; ha smesso di giudicare secondo le categorie del tempo, chi gli stava davanti; ha ascoltato il suo cuore, i suoi sogni; รจ giunto allโ€™impensabile che รจ diventato salvezza per ogni uomo. Da quella situazione scabrosa e peccaminosa ha tirato fuori lโ€™amore e la misericordia di Dio in lui e in loro.

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

Fonte – Scuola Apostolica Sacro Cuore

Vangelo del giorno:

Mt 1, 16.18-21.24
Dal Vangelo secondoย Matteo

Giacobbe generรฒ Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale รจ nato Gesรน, chiamato Cristo.
Cosรฌ fu generato Gesรน Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovรฒ incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poichรฉ era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensรฒ di ripudiarla in segreto.
Mentre perรฒ stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: ยซGiuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che รจ generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darร  alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesรน: egli infatti salverร  il suo popolo dai suoi peccatiยป.
Quando si destรฒ dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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