p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 13 Marzo 2019 – Lc 11, 29-32

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รˆ tempo di conversione, non cโ€™รจ che dire. Non una conversione piccolo borghese dove si crede che i nostri errori o peccati siano piccola cosa. Puรฒ anche darsi, ma non รจ questa la conversione.

Io credo che la vera conversione a cui siamo chiamati, sia la conversione dalla perversione che ci attanaglia! E questa รจ la perversione quella di pretendere che il Padre obbedisca a noi anzichรฉ noi obbedire nellโ€™ascolto il Padre.

Per buona pace per tutti sono convinto che la mania che abbiamo di chiedere miracoli e di andare alla ricerca di miracoli per definire che uno รจ santo; la mania che abbiamo di riempire di richieste le nostre preghiere, sia una perversione che ci disumanizza sempre piรน, chiudendoci ad ogni possibilitร  di fede nel Dio di Gesรน Cristo.

Noi siamo troppo preoccupati di Dio dimentichi che la nostra chiamata non รจ chiamata a seguire Dio, ma รจ chiamata a seguire Gesรน Cristo. Non un Dio volatile, ma un Dio incarnato. Il Dio incarnato, cioรจ Gesรน Cristo, non รจ un Dio che ci porta a pensare, a credere e a cercare una realtร  surreale dove tutto vada bene. Noi e i nostri miracoli, noi e i nostri programmi di governo, noi e le nostre pseudo riforme dentro e fuori la chiesa, noi ci dimentichiamo di vivere.

Vivere non รจ nรฉ consumare la vita nรฉ rifuggire la realtร . Vivere significa ritrovare la bellezza di coltivare un pezzo di orto o di prendersi cura del giardino. Vivere รจ impastare le mani con la terra. Vivere รจ giocarci col letame della vita che รจ la perla preziosa dove possiamo ritrovare il vero nostro Dio, vale a dire Gesรน Cristo.

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Convertirci significa dunque lasciare la perversione della disincarnazione sia di Dio che della nostra esistenza, ritornando alla terra. I miracoli sono troppo spesso una fuga dalla vita col suo bello e col suo brutto, col suo buono e col suo cattivo. Basta con la perversione di Dio, basta con la perversione della vita: questa รจ conversione!

Conversione รจ smettere di cedere alle tentazioni abbellendole di una luce che non hanno. I miracoli sono tentazioni che uccidono la vita negandone la libertร  e dunque la possibilitร  di amore.ย  I segni spettacolari, il bisogno di doverci contare continuamente, la negazione della bellezza di una povertร  che รจ vivere di essenzialitร , ci costringono e costringono gli altri allโ€™assenso, al dovere credere: sono solo tentazioni! Lโ€™amore esige, anzi crea libertร ! Chi ama รจ sempre esposto al rifiuto, ma questo รจ il bello della vita! Pur di non costringere lโ€™altro moriamo di passione non corrisposta: questa รจ vita, vita vera! Questa รจ via dellโ€™amore assoluto, via vera e veritiera. Solo camminando su questa via possiamo essere ancora capaci di ascoltare la Parola, Dio incarnato, che ci chiama alla conversione grazie allโ€™annuncio di quellโ€™amore rifiutato che รจ andato in croce, dove si รจ rifiutato di scendere perchรฉ sarebbe stata unโ€™uccisione dellโ€™uomo, un togliere allโ€™umanitร  la libertร  di scegliere.

Lโ€™unico segno che il Dio di Gesรน Cristo, Parola incarnata, ci puรฒ dare, รจ il segno della croce dove il centro non รจ il dolorismo che a noi tanto piace, ma il dono gratuito della vita di Dio a noi.

Pretenderne altri รจ atto di mancanza di fede perchรฉ segno che non abbiamo capito chi Lui รจ e che cosa รจ la fede. Dio รจ amore e la fede รจ accogliere questa sua prova di amore. Convertirsi a questโ€™annuncio รจ lโ€™unica conversione degna di questo nome, รจ vero atto di fede che combatte ogni giorno le tentazioni nel deserto. Tentazioni di potere, di fama e di sensazionalismo.

Non ci sono altri segni di sapienza! Lโ€™unico segno รจ quello di Giona che contro ogni suo pensiero negazionista della misericordia di Dio, รจ andato e ha convertito i niniviti. Non cโ€™รจ altro segno che quello della regina del sud che abbandona il suo regno per andare ad accogliere lโ€™unica vera ricchezza per cui vale la pena di vivere: la sapienza di Salomone che รจ sapienza della croce.

Il segno รจ cosa bella e piccola, non ha nulla di sensazionale, รจ cosa quotidiana: saperlo leggere mentre coltiviamo la terra e ci prendiamo cura del giardino, รจ cogliere la realtร  che significa, รจ vero atto di fede e di conversione dalle aberrazioni religiose che ci portiamo dietro.

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

Fonte – Scuola Apostolica Sacro Cuore

Vangelo del giorno:

Lc 11, 29-32
Dal Vangelo secondoย Luca

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesรน cominciรฒ a dire:
ยซQuesta generazione รจ una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarร  dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poichรฉ, come Giona fu un segno per quelli di Nรฌnive, cosรฌ anche il Figlio dell’uomo lo sarร  per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerร  contro gli uomini di questa generazione e li condannerร , perchรฉ ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi รจ uno piรน grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nรฌnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perchรฉ essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi รจ uno piรน grande di Gionaยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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