don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 18 Febbraio 2019

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LA CROCE E’ IL SEGNO INASPETTATO DELL’AMORE CHE GIUNGE ALLA REALTA’ SENZA CAMBIARLA SECONDO LE NOSTRE BRAME, MA LA ASSUME PER REDIMERLA

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Nellโ€™Eucarestia di ieri siamo passati con Cristo dalla morte alla vita, ma รจ lunedรฌ e durante questa nuova settimana, immagine della vita terrena, sperimenteremo che, essendo figli feriti di una generazione concepita nel peccato, molto di noi appartiene ancora alla terra. Discuteremo per difendere il nostro ego, come accade spesso nelle discussioni tra i coniugi riguardo ai figli che si evolvono repentinamente in combattimenti corpo a corpo sul filo delle offese, delle rivendicazioni e dei giudizi che esplodono improvvisi come bombe nascoste nel cuore a cui perรฒ salta la sicura sfiorata dalla prima umiliazione.

Discuteremo mettendo alla prova Gesรน celato nel fratello, schiavi del pre-giudizio basato sulla menzogna antica con la quale il demonio ci ha convinto che Dio, permettendo ad esempio al coniuge di attaccarci con violenza, non vuole il nostro bene. Come quei farisei che, esigendo da Gesรน il segno da loro prestabilito con cui avrebbe dovuto provare di essere il Messia, discutono con Lui per dimostrare a se stessi e agli altri di avere ragione su quellโ€™impostore di Nazaret. Ma Gesรน รจ lโ€™uomo perfetto che non appartiene alla terra. Gesรน ama nella Veritร  che sola puรฒ farci liberi. Per questo evita la trappola e non si attarda a discutere, ma ci lascia a terra, nellโ€™Egitto della nostra superbia.

Eโ€™ questo il segno sorprendente con cui rivela il suo amore per noi; come quel giorno sul Golgota quando non rispose a quanti, per credere, esigevano da Lui che scendesse dal patibolo. Lo dovevano vedere allontanarsi muto come un agnello condotto al macello, salire sul legno della Croce (di cui la barca รจ immagine) caricando i peccati di tutti e, traendo un profondo sospiro, inoltrarsi nel mare della morte per aprire in esso lโ€™unico cammino che puรฒ condurre l’umanitร  allโ€™altra riva del Cielo. Era necessario quel mistero dโ€™amore e perdono per andare nella Casa del Padre a preparare un posto proprio per chi lo aveva tradito e appeso alla Croce. Come รจ necessario per noi vederlo andare via demolendo la superbia con il silenzio che non compie i nostri desideri (il termine greco reso con โ€œdiscutereโ€ deriva proprio da โ€œdesiderareโ€, che facilmente si converte in bramosia e concupiscenza).

Il segno che ci offrirร  anche questa settimana per salvarci sarร  lasciarci (noi, il coniuge, i figli) nella solitudine della crisi e del fallimento giusto il tempo per rientrare in noi stessi guidati dallo Spirito del pentimento che, misteriosamente, non ci abbandona come non ha abbandonato il Popolo nell’Esilio; mentre Lui si allontanerร  dai nostri sentimenti prendendo su di sรฉ i peccati per annientarli nel suo amore. E quando, sperimentato che fuori dalla barca della Chiesa che solca la morte non c’รจ salvezza, ci ritroveremo come gli apostoli chiusi nella paura e nell’impotenza, tornerร  da noi ad annunciarci la Pace del perdono. Come รจ tornato da Mosรจ che, per aver dubitato dellโ€™amore di Dio verso il Popolo infedele, piangeva a dirotto sul Monte Nebo mentre morente guardava allontanarsi la Terra Promessa nella quale non sarebbe entrato.

Il Midrash racconta che in quel momento Dio scese a prenderlo e lo baciรฒ, attirandolo con il perdono nellโ€™intimitร  eterna dellโ€™amore, il destino autentico preparato anche per noi che con la Chiesa dove รจ rivelata la pedagogia del Padre, camminiamo sulla terra dando morte con la conversione a ciรฒ che ancora appartiene ad essa.

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Fonte e approfondimenti

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Mc 8, 11-13
Dal Vangelo secondoย Marco

In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesรน, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.
Ma egli sospirรฒ profondamente e disse: ยซPerchรฉ questa generazione chiede un segno? In veritร  io vi dico: a questa generazione non sarร  dato alcun segnoยป.
Li lasciรฒ, risalรฌ sulla barca e partรฌ per lโ€™altra riva.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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