Commento al Vangelo del 13 Gennaio 2019 – p. Roberto Mela scj

- Pubblicitร  -

Il Secondo Isaia e Giovanni Battista dominano la scena della festa del battesimo di Gesรน.

Nei cc. 40โ€“48 il Secondo Isaia โ€“ al quale si attribuiscono Is 40โ€“55 โ€“ parla soprattutto di Ciro il Grande, colui che permise a Israele di tornare a casa dallโ€™esilio di Babilonia (538 a.C.), e dialogherร  soprattutto con Israele//Giacobbe. Nei cc. 49โ€“55 il profeta si rivolgerร  a un secondo interlocutore, Gerusalemme. Probabilmente egli si trova ancora fra gli esiliati e non vede come un gran successo la sua missione di radunare e far tornare a casa il popolo di Israele (cf. 49,1-6, cerniera fra i due blocchi).

Un dialogo in cielo

In cielo (forse alla presenza del profeta?) si istaura un dialogo, dove una voce (vv. 1-2) parla a degli sconosciuti interlocutori (tra questi senzโ€™altro il Secondo Isaia), invitandoli a consolare il popolo. Nei vv. 3-5 unโ€™altra voce, non situata nel deserto come รจ collocata dalla traduzione greca della LXX e dal NT (cf. Mc 1,3), invita preparare la strada a YHWH; nei vv. 6-9 una voce (celeste?) interpella un interlocutore, probabilmente il profeta (leggendo il v. 6a alla prima persona, ยซIo rispondoยป con la LXX, 1QIsaiaa, Vulgata, CEI, e non alla terza, come lโ€™originale Testo ebraico Masoretico/TM). Il profeta รจ chiamato imperiosamente a rivolgersi a Gerusalemme messaggera, perchรฉ annunzi alle cittร  sorelle satelliti la venuta liberante di YHWH.

Consolate

Il grido giunge appassionato e urgente dal cielo: โ€œConsolate, consolate il mio popolo/naแธฅฤƒmรป naแธฅฤƒmรป โ€˜ammรฎโ€. Parlate al cuore della sua capitale, il loro cuore, lโ€™orgoglio dei loro occhi, lโ€™ombelico del mondo. Parlate al loro cuore facendo riaccendere in essa il fuoco dellโ€™innamoramento. Seducetela (cf. Os 3,16) con annunci amorosi. Il Signore YHWH non ha โ€œpietร โ€ di lei, ma ha una parola di consolazione forte e solidale. Egli abbassa il suo cuore a quello esiliato della sua sposa/alleata. Prende nelle sue mani e nel suo cuore il cuore spezzato, inaridito, rassegnato dellโ€™esiliata. Lo porta a sรฉ e lo riscalda con poche parole, e con molti baci e carezze.

Soffiatele nel cuore il grido dโ€™amore: โ€œรˆ finito il suo servizio militare, il suo servizio liturgico svolto nellโ€™esilioโ€. (A trentโ€™anni i leviti entravano โ€œin servizioโ€, come i militari, Nm 4,3). โ€œรˆ stato gradito/soddisfatto/accettato come valido/nirแนฃฤhโ€ (da YHWH) il sacrifico della sua โ€œcolpa/punizione/โ€˜ฤwรดnฤhโ€.

- Pubblicitร  -

Ditele che per i suoi peccati ha ricevuto โ€œil doppioโ€. Non doppio castigo, come dirร  in altra prospettiva Ger 16,18: ยซRipagherรฒ due volte la loro iniquitร ยป. Il grande commentatore ebreo Rashi scrive: ยซโ€œLโ€™accoglienza del calice delle consolazioni da parte del Signore รจ come prendere due contro uno per tutti i debitiโ€. Quando Dio consola, dร  il doppio di quanto ha chiesto prima, castigandoยป (cit. da A. Mello). Doppia consolazione, non doppio castigo (cosรฌ va interpretato anche Is 61,7). Due calici di consolazione, contro uno solo di amarezza.

Preparate la strada

Si torna a casa! Dio visita il suo popolo esiliato da se stesso. Scarnificato nella profonditร  della sua fede, riceve il balsamo dellโ€™annuncio del ritorno. Non รจ lโ€™annuncio di ricchezza, di sconti spropositati. Non si annuncia alcun black Friday/black week. Non si proclama alcuna idolatria che prosciuga il cuore e perverte lโ€™anima e la mente. Non si compra niente per spalmare balsamo su ferite, desolazioni, sconforti e incertezze di prospettive. Si sollecita il movimento della costruzione, non la passivitร  dellโ€™acquisto, tranfert di falsa compensazione. Nel deserto dellโ€™esilio e del ritorno preparate la strada di YHWH.

Preparate la via a YHWH, ma anche preparate la via di YHWH. Raddrizzate la pista per lui, preparate la sua pista. Nella steppa, togliete via ogni ostacolo dallโ€™โ€œautostrada dei reโ€. Ancor oggi essa attraversa, da regina, da sud a nord la Giordania, facendo ripercorrere sul limitare del deserto da Aqaba ad Amman, fino a Damasco e oltre, le carovaniere di conquiste, di esili, di schiavi, di commercio delle merci piรน svariate e preziose. Preparate la โ€œstrada/derekโ€ e la โ€œpista/mesillฤhโ€ perchรฉ il deserto sia praticabile e non impervio.

Non ci sono gallerie nel deserto ondulato del Medio Oriente. I camion procedono ancor oggi lentissimi sulle salite delle autostrade che superano lentamente le colline rocciose. La pista di YHWH, la strada per YHWH sarร  invece diritta, appianata, pareggiata. Il tempo verbale dellโ€™ebraico, lโ€™yiqtol, esprime lโ€™idea non finita, e puรฒ essere tradotto con un futuro o con uno iussivo. La colonna degli esiliati che rientrano si aprirร  il passo nel deserto, appianando tutto ciรฒ che puรฒ fare difficoltร  al cammino dei piรน deboli. Ma sarร  anche YHWH che appronterร  nel deserto della vita del suo popolo la strada per essere accolto, per tornare a casa insieme al suo popolo.

Umiltร , lavorio spirituale, sgrossamento delle asperitร  dellโ€™egoismo e del narcisismo, certamente. La venuta di Dio nella vita di schiavitรน offre senza dubbio una preziosa opportunitร  di lavorio spirituale, ma soprattutto ascolto di consolazione, accettazione della ricompensa di vita che egli vuol portare al suo popolo esiliato, sconcertato, impaurito.

Tutti vedranno la gloria di YHWH

Il popolo fa del suo meglio per eliminare gli ostacoli piรน grossi che impediscono la marcia. Ma non รจ il suo affaticarsi a far comparire la Gloria. La Gloria torna a casa perchรฉ cosรฌ ha deciso la sua grazia. Babilonia รจ stata per un poโ€™ di tempo il santuario provvisorio di YHWH: ยซโ€ฆ nelle terre dove sono andati sarรฒ per loro per poco tempo un santuarioยป (Ez 11,16). โ€œMiqdฤลก meโ€˜aแนญ/santuario un poโ€™(?)โ€, una specie di santuario minore, lontano da Gerusalemme.

Nudi/svelati (glh) erano partiti gli schiavi esiliati a Babilonia. Ora โ€œsi snuderร /si svelerร /si rivelerร  (nigleh, passivo di glh) la Gloria di YHWH. Quello che YHWH รจ come fuoco di fedeltร  amorosa che gli โ€œpesa/kฤbรดdโ€ dentro, lo rivelerร  al di fuori come salvezza liberante.

La Gloria torna a casa. Dalla via orientale essa giunge con un rumore simile a quello di grandi acque (cf. Ez 43,4: ยซLa gloria del Signore entrรฒ nel tempio per la porta che guarda a orienteยป). Si chiude il cerchio aperto con la sua partenza โ€œingloriosaโ€ per lโ€™esilio, quando essa si era posata prima sulla soglia orientale del tempio (cf. Ez 10,18) e poi ยซsul monte che รจ a oriente della cittร ยป (Ez 11,23), il monte degli Ulivi.

Tutti gli uomini vedranno la Gloria โ€œnuda/svelataโ€ di YHWH. La sua gloria si rivela nel popolo che torna a casa, liberato. In quel momento YHWH รจ veramente glorioso, santo. ยซโ€ฆ Eccomi contro di te, Sidone [unโ€™altra โ€œpotenzaโ€], e mostrerรฒ la mia gloria in mezzo a te. Si saprร  che io sono il Signore quando di essa farรฒ giustizia e manifesterรฒ in essa la mia santitร ยป (Ez 28,22).

ยซSantificherรฒ il mio nome grande, profanato fra le nazioni, profanato da voi in mezzo a loroยป (Ez 36,23a), annuncia YHWH. In cosa consisterร  la โ€œsantificazione del suo nomeโ€? Nel riportare a casa il popolo e ponendo il proprio spirito dentro di esso: ยซAllora le nazioni sapranno che io sono il Signore โ€“ oracolo del Signore Dio โ€“, quando mostrerรฒ la mia santitร  in voi davanti ai loro occhi. Vi prenderรฒ dalle nazioni, vi radunerรฒ da ogni terra e vi condurrรฒ sul vostro suolo. Vi aspergerรฒ con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherรฒ da tutte le vostre impuritร  e da tutti i vostri idoli, vi darรฒ un cuore nuovo, metterรฒ dentro di voi uno spirito nuovo, toglierรฒ da voi il cuore di pietra e vi darรฒ un cuore di carne. Porrรฒ il mio spirito dentro di voi e vi farรฒ vivere secondo le mie leggi e vi farรฒ osservare e mettere in pratica le mie norme. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarรฒ il vostro Dioยป (Ez 36,23-28).

Sion evangelizzatrice

ยซLa gente รจ come lโ€™erbaยป, certamente, e ยซsecca lโ€™erbaยป (Is 40,7-8). รˆ cosa risaputa, ricorda il profeta. Ma ยซla parola del nostro Dio โ€œsi realizza/yฤqรปmโ€ sempreยป (Is 40,8). รˆ la constatazione realista ma piena di fede del Secondo Isaia che risponde alle interpellazioni di โ€œuna voceโ€ (v. 6) che lo invita a โ€œgridareโ€. E il profeta, incerto sul contenuto, la modalitร  dellโ€™annuncio e la reazione dellโ€™interpellato, grida: โ€œSali sul monte, Sion messaggera/mebaล›ล›eret แบ’iyyรดnโ€ฆโ€.

Sion deve farsi evangelizzatrice della buona notizia alle cittร  sorelle, satelliti, che la circondano nel territorio di Giuda (il participio ebraico รจ femminile, cosรฌ come femminili sono gli imperativi che seguono!). Mebaล›ล›eret แบ’iyyรดn รจ tuttโ€™oggi un enorme e brutto agglomerato di case di pietra accecante che preannuncia Gerusalemme per chi proviene da Tel Aviv sulla statale n. 1โ€ฆ).

Il pastore forte e dolce

Gerusalemme deve annunciare ad alta voce, senza paura, che YHWH, il Dio del popolo e delle cittร  โ€œverrร /viene (sempre)/sta venendo/yฤbรดโ€™โ€. Il suo braccio รจ quello potente di un pastore che ha liberato Israele dalla schiavitรน in Egitto (cf. At 13,17). Ha in mano il suo โ€œsalario/ล›eqerโ€ (come i numerosi beni e greggi che Giacobbe si รจ guadagnato come compenso del suo lavoro, Gen 32โ€“33).

Lo precede la sua โ€œpaga/guadagno/peโ€˜ullฤhโ€, come il bottino che un capitano vittorioso si porta a casa, e che nessun โ€œforteโ€ gli potrร  strappare: ยซSi puรฒ forse strappare la preda al forte? Oppure puรฒ un prigioniero sfuggire al tiranno? Eppure, dice il Signore: โ€œAnche il prigioniero sarร  strappato al forte, la preda sfuggirร  al tiranno. Io avverserรฒ i tuoi avversari, io salverรฒ i tuoi figliโ€ยป (Is 49,24-25).

Il suo braccio รจ potentemente dolce: โ€œraduna/qibbฤ“แนฃโ€ il gregge (cf. Ez 34,12.13), sostiene al seno gli agnelli, porta al riposo fresco e irriguo le pecore madri che allattano ancora.

Questo รจ il bottino di YHWH, questo il suo guadagno: la vita fragile dellโ€™esule che ritorna a casa, le migranti โ€“ che casa cercano e partoriscono sui barconi โ€“, i minori non accompagnati (a volte molto piccoli) che sbarcano smarriti in terre sconosciute.

La Gloria รจ nuda, ma svela la sua onnipotente debolezza.

Il Liberatore arriva carico dei suoi beni: i figli e i fratelli che sโ€™รจ guadagnato col riscatto.

Mai YHWH รจ cosรฌ santo come quando torna a casa cosรฌ.

Preparategli sgombra la sua strada. Il Liberatore ha fretta.

Non si puรฒ morire per strada o in mare.

I porti di YHWH sono sempre aperti.

Il suo porto sicuro (place of safety) รจ sempre lรฌ ad aspettarci tutti.

Io battezzo con acqua

โ€œLe folle/hoi ochloiโ€ (Lc 3,7.10) indistinte e massificate che andavano a farsi battezzare da Giovanni Battista nel deserto diventano ora โ€œil โ€œpopolo/laosโ€ (3,15.18), il popolo santo di Israele, proprietร  particolare di YHWH. Tutto il popolo sta in attesa che Giovanni termini il battesimo dei pubblicani e dei soldati che sono accorsi a lui e finisca di rispondere alle domande che gli hanno posto. Sta in attesa, e nel cuore di tutti โ€“ cioรจ in quello che per noi oggi รจ la mente, la sede della valutazione intellettiva e delle decisioni volitive โ€“ si scontrano i โ€œpensieri/dialogismoi โ€“ spesso falsi โ€“ sulla valutazione da dare circa quella figura profetica veramente alternativa al loro ambiente, un leader spirituale indiscusso del momento.

Che sia lui il Cristo/il Messia?, si domanda tutto il popolo. Il suo fare รจ deciso, il suo giudizio รจ aspro e tranciante, lโ€™appello alla conversione deciso, al limite della violenza verbale e della maleducazione. Che sia lui colui che deve venire a portare il giudizio di Dio, la liberazione dal male, lโ€™instaurazione del suo Regno? Certo, finora non ha compiuto miracoli o segni eclatanti del nuovo che deve venire e i figli delle tenebre non sono stati ancora affrontati e vinti come atteso nella comunitร  di Qumran da dove dicono si sia allontanatoโ€ฆ

Giovanni รจ presentato dallโ€™evangelista come capace di leggere i pensieri del popolo. Egli risponde loro con sinceritร  e onestร . Il suo รจ un battesimo con acqua, un elemento semplice, naturale, di purificazione del corpo come segno esteriore di una volontร  di cambiamento interiore. รˆ un battesimo di umiltร , in occasione del quale ognuno รจ invitato a confessare pubblicamente i suoi peccati implorando da YHWH il perdono e la riconciliazione. Un battesimo/immersione penitenziale incapace di cambiare definitivamente la coscienza delle persone e renderle totalmente nuove, incapace di acconsentire dallโ€™interno alla vita filiale divina a cui voleva far giungere โ€“ senza riuscirci โ€“ la Torah donata da YHWH al Sinai.

I sandali dello sposo

Viene/Verrร  (grammaticalmente รจ un presente pro futuro) โ€œil forte/il piรน forte/ho ischyroterosโ€, afferma Giovanni. Probabilmente la terminologia usata esprime un vero e proprio titolo con il quale si definiva un personaggio atteso dalle caratteristiche messianiche. ยซIl pensiero di fondo va al โ€œforteโ€ [โ€ฆ] che รจ unto con lo โ€œSpirito di fortezzaโ€ (Is 11,21)ยป (H. Schรผrmann, che in nota afferma: ยซqui ci si riferisce chiaramente al messiaยป).

Colui che viene รจ il piรน forte perchรฉ รจ lo Sposo e battezza nello Spirito. Giovanni riconosce infatti, con correttezza esemplare, di โ€œnon avere la capacitร  giuridica/ouk eimi hikanosโ€ di slegare il laccio dei sandali di colui che solo ha diritto alla sposa.

Si allude qui allโ€™istituto veterotestamentario del levirato (cf. Nm Dt 25,5-10; cf. Rt 4,1-10). Allโ€™interno del clan, un fratello (levir in latino) era tenuto a sposare la cognata rimasta vedova senza figli. Doveva essere il suo โ€œriscattatore/gลโ€™ฤ“lโ€. Il figlio che fosse nato avrebbe portato il nome del defunto, avrebbe perpetuato in tal modo il nome del fratello morto โ€“ ne avrebbe โ€œcostruito la casaโ€, dice letteralmente Dt 25,9 โ€“, ne ereditava le proprietร . Il fatto costituiva un grande peso e un incomodo per il fratello tenuto al compito. Questi vi poteva rinunciare a favore di un congiunto prossimo in un grado di parentela immediatamente inferiore al suo. In questo caso, in una situazione concreta come quella descritta tra Booz e il parente piรน prossimo di Noemi-Rut (Rt 4,1-10), avveniva che il legittimo โ€œriscattatore/gรดโ€™ฤ“lโ€ si levava un sandalo e lo dava tranquillamente a colui che si era reso disponibile a compiere questo dovere.

La cosa poteva assumere anche toni piรน violenti e aspetti oltraggiosi, secondo il testo giuridico di Dt 25,5-10 che descrive lโ€™istituto del levirato. Esso prevedeva che la donna-vedova, offesa nel suo onore dal parente che aveva rinunciato al suo diritto-dovere di sposarla in quanto โ€œriscattatore/gรดโ€™ฤ“lโ€, alla presenza degli anziani si avvicinasse al rinunciatario, gli โ€œtogliesse il sandalo dal suo piede/weแธฅฤleแนฃฤh naโ€˜alรด mฤ“โ€˜al raglรด/LXX gr. hypolysei to hypodema autou hen apo tou podos autouโ€ e gli sputasse in faccia, proclamando che in questo modo si farร  allโ€™uomo che โ€œnon vuole ricostruire la famiglia del fratello/lลโ€™โ€“yibneh โ€™et-bรชt โ€™ฤแธฅรฎwโ€ (cf. Dt 25,9). ยซLa sua casa sarร  chiamata in Israele la famiglia dello scalzatoยป (Dt 25,10).

Giovanni non afferma solo con umiltร  il fatto di non avere la capacitร  giuridica di โ€œsciogliere/apolysaiโ€ il legaccio dei sandali del piรน forte di lui. A livello giuridico non era in grado (hikanos) di compiere neanche un infimo servizio domestico al proprio padrone, al piรน forte che viene/verrร . Era un servizio al quale non era tenuto nemmeno uno schiavo che fosse stato ebreo.

Giovanni non afferma solo di trovarsi giuridicamente a un livello ancora piรน basso di quello ricoperto da uno schiavo pagano. Egli dichiara che โ€œColui che viene/che verrร โ€, โ€œIl piรน forte/ho hyschyroterosโ€, รจ lo Sposo che solo ha diritto a godere della sposa. Egli รจ il suo unico โ€œriscattatoreโ€, colui che la amerร  con tutto se stesso, e le donerร  la gioia di una discendenza numerosa. Giovanni afferma che non potrebbe mai permettersi โ€“ non lo potrebbe giuridicamente โ€“ di scalzare dal suo posto colui che solo ha diritto alla sposa e che non intende per nulla rinunciare a questo suo diritto-dovere.

Giovanni introduce in tal modo nelle sue autovalutazioni, con le quali aiuta il popolo a fare discernimento sulla sua persona, un codice nuziale ben chiaro agli astanti che conoscevano le leggi, gli usi e i costumi in vigore in Israele.

Il battesimo del Figlio/Sposo

Il Vangelo di Giovanni esporrร  in termini estremamente chiari la profonditร  della posta in gioco nelle circostanze del battesimo di Gesรน (che lui non menziona neppure). Il Battista afferma espressamente di non essere il Cristo, di non essere lo sposo ma solamente lโ€™amico dello sposo, il suo paraninfo, che gioisce alla voce di colui al quale solo appartiene la sposa (cf. Gv 3,25-30). La superioritร  de โ€œIl piรน forteโ€ e del suo battesimo non poteva essere meglio espressa se non rafforzata dallโ€™idea dello sposo โ€œsuperioreโ€ al suo paraninfo.

Giovanni afferma che โ€œil Venienteโ€, โ€œIl piรน forteโ€, battezzerร  anchโ€™egli, ma non servendosi dellโ€™acqua (hydati รจ grammaticalmente un dativo strumentale), un elemento naturale che resta esterno alla persona e che funge solo da segno della sua volontร  penitenziale di conversione. โ€œIl piรน forteโ€ immergerร  le persone nellโ€™ambiente) salvifico dello Spirito Santo infuocato (en + dat. pneumati esprime il contesto situazionale). Non sarร  un fuoco di giudizio, ma rinnovatore. Uno Spirito proveniente dal mondo divino che permeerร  della sua vita quella del battezzato.

Il battesimo di Gesรน รจ molto relativizzato dallโ€™evangelista Luca, che lo menziona solo di sfuggita con un participio aoristo passivo (lโ€™evangelista Giovanni non ne farร  addirittura alcuna menzione). Gesรน รจ presentato come facente corpo unico col suo popolo, in un gesto di profonda umiltร  e solidarietร . Un gesto con cui, in una dinamica profondamente battesimale, egli si separava di netto dalla sua vita privata condotta fino ad allora (โ€œno aโ€), per affrontare da lรฌ in poi la vita pubblica di annuncio del vangelo (โ€œsรฌ aโ€).

Dopo che tutto il popolo รจ stato battezzato, e con esso anche Gesรน, egli se ne sta in โ€œpreghiera/proseuchฤ“โ€, un tema vitale nel Vangelo di Luca. Esso lo presenta โ€œorante/proseuchomaiโ€ nei momenti decisivi della sua vita: per sfuggire la pressione di coloro che volevano essere guariti dai loro mali (Lc 5,16); prima di scegliere i Dodici (6,12); prima di insegnare ai suoi discepoli la preghiera del Padre nostro (11,1); nella โ€œlotta/agลniaโ€ decisiva al Getzemani (22,41.44); cf. anche la preghiera in croce per i suoi uccisori ignari (Lc 2,34) e quella di โ€œaffidamento/paratithฤ“miโ€ del suo spirito al Padre nellโ€™ora suprema della morte (Lc 23,46).

Il cielo si aprรฌ

Presentato quasi come effetto della preghiera di Gesรน, il ยซcielo (= Dio) si aprรฌยป. Sembra essere lโ€™esaudimento della preghiera di Is 63,19: ยซโ€ฆ Se tu squarciassi i cieli e scendessi!ยป.

In una scena dipinta con il genere della visione rivelativa con elementi uditivi e visivi, lโ€™evangelista mostra la profonda comunione che si viene a creare fra il Padre, Gesรน e lo Spirito Santo nel contesto generale del battesimo al Giordano.

Il Padre (= il cielo) si apre alla comunicazione rivelativa di chi รจ Gesรน nella sua profonditร . Lo Spirito Santo discende su di lui come una colomba che si dirige velocemente sui suoi piccoli, oltre che essere simbolo di gentilezza e del popolo di Israele. In un momento che richiama la nuova ripartenza della creazione dopo il diluvio, che aveva tentato di portare la purificazione del cuore dellโ€™uomo (cf. il diluvio e la colomba in Gen 6,58; 8,8-12), tutto il mondo divino si raccoglie in un solo luogo per dichiarare solennemente lโ€™identitร  di Gesรน e per equipaggiarlo della potenza messianica che, come Figlio del Padre, avrebbe impiegato nella sua missione di evangelizzazione e di instaurazione del Regno sulla terra.

Una voce del cielo (che richiama la โ€œbat qรดl = la figlia della voceโ€ del giudaismo rabbinico) proclama, rivolgendosi direttamente a Gesรน, la sua identitร  profonda. Non si menziona il fatto se il popolo la sentisse o no. Gesรน รจ il pieno compimento della figura regale che, nellโ€™intronizzazione, veniva dichiarata con proclama del banditore essere figlio adottivo di Dio (cf. Sal 2,7). Gesรน รจ la personificazione della figliolanza divina collettiva che segna lโ€™identitร  di Israele (cf. Es 4,22). Gesรน รจ โ€œfiglio di Dioโ€ in modo unico, sottolineato dalla presenza dellโ€™articolo determinativo: ยซTu sei il mio Figlioยป.

Il Figlio mio, lโ€™Amato

Gesรน รจ in pienezza quel figlio โ€œunico/amato/yฤแธฅรฎdโ€ (cf. Gen 22,2.16), โ€œIsacco/il Sorriso di Dioโ€, il figlio della promessa donato da YHWH ad Abramo, che arriverร  fino allโ€™estremo limite di offrirlo in olocausto al suo Donatore. Gesรน incorpora in sรฉ, infine, la figura del misterioso โ€œServo di YHWHโ€ che vive totalmente a disposizione di YHWH e del suo popolo, fino a offrire la propria vita innocente per quella malvagia dei suoi avversari (cf. Is 42,1).

Il momento topico dellโ€™umile immersione nellโ€™acqua battesimale del Giordano, per un segno penitenziale di volontร  di conversione voluto da Giovanni e scelto da Gesรน come alto momento di condivisione con i poveri e i peccatori del suo popolo, รจ relativizzato. Lโ€™importante รจ quello che succede dopo il suo battesimo, mentre Gesรน รจ in preghiera. Viene rivelata dal cielo la sua profonda identitร  e lo Spirito Santo lo dota della potenza necessaria per la sua missione di Messia e con la quale egli battezzerร  in futuro con Spirito Santo infuocato i suoi discepoli nel battesimo celebrato dalla Chiesa.

Altro รจ il vero battesimo di Gesรน. Il battesimo in Spirito Santo e fuoco avverrร  come espansione e partecipazione di quel battesimo a cui Gesรน anela con angoscia finchรฉ non sia compiuto: ยซSono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse giร  acceso! Ho un battesimo nel quale sarรฒ battezzato, e come sono angosciato finchรฉ non sia compiuto!ยป (Lc 12,49-50).

Lโ€™immersione nel proprio sangue (= vita donata) sul talamo nuziale della croce rifluirร  salvifica su coloro che ne vorranno essere partecipi, diventando suoi, battezzati โ€œnel suo nomeโ€.

Dopo essere stato manifestato alla sua famiglia e ai poveri e, in seguito, a tutti i popoli, al Giordano la Chiesa celebra il momento della manifestazione di Gesรน al suo popolo, Israele.

Battesimo di acqua, battesimo in Spirito Santo e fuoco.

Umiltร  e conversione. Vita piena e filiale.

Battesimo di comunione trinitaria.

Inizia una missione che coinvolgerร  tutta la Trinitร , โ€œla famiglia di Gesรนโ€.

Commento a cura di padre Roberto Mela scj – Fonte del commento: Settimana News

[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

BATTESIMO DEL SIGNORE โ€“ ANNO C

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 13 Gennaio 2019 anche qui.

Lc 3, 15-16. 21-22 Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, poichรฉ il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: ยซIo vi battezzo con acqua; ma viene colui che รจ piรน forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerร  in Spirito Santo e fuocoยป. Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesรน, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprรฌ e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: ยซTu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimentoยป. C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

[/box]

Altri Articoli
Related

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 (Notte di Natale) Dicembre 2025

Benvenuto, Dio I pastori sono storditi dal freddo e confusi...

don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 22 dicembre 2025

"L'anima mia magnifica il Signore" Quando l'anima si innalza spontaneamente...

don Andrea Vena – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 Dicembre 2025

Carissimi amici,il cammino liturgico dellโ€™Avvento ci porta alla grotta...

Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Maria ha giร  detto sรฌ.Non chiede prove per credere.Eppure Dio,...