Solennitร di Maria SS.ma Madre di Dio, Regina della Pace – Anno C
Tante feste e ricorrenze si concentrano nel giorno di oggi: la solennitร di Maria Madre di Dio, Regina della Pace, lโinizio dellโanno civile, la 52ยช Giornata Mondiale per la Pace, lโottava di Natale. Ciascuna di esse meriterebbe di essere approfondita, ma rivolgiamo innanzitutto lโattenzione alle letture, chiedendo al Signore che sia la sua Parola a orientare e a dare sostanza ai nostri festeggiamenti. In particolare possiamo mettere in evidenza tre tappe, in un dinamismo che ci coinvolge e ci rende protagonisti.
Vedere e ascoltare i pastori
Allโinizio di questo nuovo anno il Vangelo ci invita in primo luogo a seguire i pastori di Natale per vedere che cosa fanno e ascoltare che cosa dicono: sono povera gente di cui non sappiamo nemmeno i nomi, persone umili e marginali dal punto di vista sociale e religioso. Le belle statuine di zampognari dei nostri presepi non ci aiutano a immaginarli; pensiamo piuttosto alle persone โpoco raccomandabiliโ che vivono nelle nostre strade di notte e che, a ragione o a torto, ci inquietano quando li incrociamo. Sono alcuni di loro che oggi ci portano da Gesรน, Maria e Giuseppe.
Non puรฒ non colpirci il loro dinamismo: hanno sentito una Parola di gioia e di pace, le hanno creduto e si sono messi ยซsenza indugioยป in movimento. Forse solo per curiositร o perchรฉ colpiti dallo spettacolo degli angeli; o forse perchรฉ in cuor loro stavano proprio aspettando un Messia, qualcuno che portasse un poโ di sollievo nelle loro vite. Chissร poi se proprio tutti quelli che hanno sentito lโannuncio si sono mossi. Lo sappiamo bene anche noi: รจ tuttโaltro che scontato lasciarsi smuovere dalla propria routine quotidiana, come pure non farsi prendere dallo scetticismo o dal cinismo: โche serve correre? E, in fondo, per vedere cosa? Tanto nulla cambia e nulla cambierร โ. Le motivazioni nel nostro cammino di fede sono sempre miste e il desiderio sincero ha sempre da confrontarsi con le resistenze piรน forti.
I pastori corrono a cercare un bambino che dorme ยซadagiato in una mangiatoiaยป, lรฌ dove di solito mangiano gli animali: il Salvatore viene annunciato non come ricco e potente ma come โuno di loroโ, povero come loro. E cosรฌ รจ! Trovatolo, i pastori si trasformano a loro volta in angeli, facendo loro il messaggio che gli era stato annunciato. Grazie alla loro esperienza, sono loro a poter dire per primi a tutti i presenti, Giuseppe e Maria inclusi: โun Salvatore รจ nato per noiโ. I piรน poveri, fragili, emarginati hanno molto da insegnarci: allโinizio di questo anno, ma anche durante lโanno che stiamo iniziando, e anche durante tutta la nostra vita siamo chiamati a lasciarci evangelizzare da loro. Essi non sono solo oggetti delle nostre azioni caritatevoli: li lasciamo esprimere e prestiamo loro attenzione, in particolare nelle nostre comunitร ? In questi pastori, primi ascoltatori che a loro volta si fanno angeli e annunciatori, si profila la Chiesa, fatta di poveri e di ultimi, come Colui che รจ annunciato.
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Contemplare e ascoltare i pastori ci cambia lo sguardo e ci fa sentire annuncio di salvezza: tramite loro, una scena di nascita molto ordinaria prende tutto un altro senso. Lโapostolo Paolo nella seconda lettura usa parole analoghe per presentarci questo annuncio, quando afferma che la venuta del Figlio di Dio, ยซnato da donna, nato sotto alla Leggeยป, circonciso come ogni bambino ebreo, realizza effettivamente il grande progetto di Dio: farci figli adottivi ed eredi della vita divina, e cosรฌ riunirci come un unico popolo di figli e fratelli. Di fronte a questo annuncio la nostra vita quotidiana puรฒ rimanere semplicemente banale, o puรฒ diventare una vita secondo il grande disegno di Dio. Possiamo metterci a correre per raccontarlo agli altri o possiamo rimanere al nostro posto, nellโindifferenza.
Andare in profonditร con Maria
Al cuore del Vangelo dei pastori incontriamo Maria, che oggi festeggiamo come Madre di Dio: essa ยซconservava tutte queste paroleยป, cioรจ quelle dei pastori e quelle di stupore degli altri presenti. Maria ha appena partorito, ma diventare madre non รจ solo un fatto biologico. Le sarร necessario tutto il cammino che la porterร ai piedi della croce e poi a incontrare suo Figlio risorto. Per anni ha continuato a portare la Parola dentro di sรฉ, in ogni situazione. Ricordiamocene durante questโanno: le parole udite dai pastori riguardo al bambino Gesรน sono un tesoro da conservare nel profondo dei nostri cuori. Con Maria ci possiamo chiedere: questo bambino che cosa significa per me, per noi, per ogni donna e uomo?
La Parola accolta nellโannuncio contiene sempre misteri piรน profondi da scoprire, da lasciare crescere e risuonare dentro di noi; essa illumina e dร senso agli avvenimenti della vita quotidiana. Tutto il Vangelo presenta parole da incontrare, ascoltare, accogliere, gustare, da combinare tra loro e da impastare con le nostre vite, senza mai darle per scontate. Maria ci invita a non fermarci alla superficie delle cose sapendo che ci รจ promesso un cuore capace di ospitare ogni giorno la gioia e la pace. ร quanto ci fa chiedere la seconda colletta di oggi, che puรฒ diventare lungo questโanno una nostra preghiera quotidiana: ยซPadre buono, che in Maria, vergine e madre, benedetta fra tutte le donne, hai stabilito la dimora del tuo Verbo fatto uomo tra noi, donaci il tuo Spirito, perchรฉ tutta la nostra vita nel segno della tua benedizione, si renda disponibile ad accogliere il tuo donoยป.
Trasmettere il dono della pace
La pace che riceveremo in dono รจ anche ciรฒ che siamo chiamati a donare ad ogni uomo e donna, come ci ricorda papa Francesco nel messaggio per la 52ยช Giornata mondiale della Pace: ยซOffrire la pace รจ al cuore della missione dei discepoli di Cristo. E questa offerta รจ rivolta a tutti coloro, uomini e donne, che sperano nella pace in mezzo ai drammi e alle violenze della storia umanaยป. Siamo chiamati a vivere lโuniversalitร del messaggio di Natale in maniera concreta: si tratta di una pace da offrire a ogni persona, ยซsenza distinzioni nรฉ discriminazioniยป, da portare a ยซil familiare, lโamico, lo straniero, il povero, il sofferenteยป, a chi รจ diverso da noi, costruendo strade di riconciliazione. Una pace da far germogliare anche nella nostra โcasa comuneโ, ยซil pianeta in cui Dio ci ha posto ad abitare e del quale siamo chiamati a prenderci cura con sollecitudineยป, riscoprendo e rispettando la bellezza di questo dono di Dio e assumendoci ยซla parte di responsabilitร che ci spetta come abitante del mondo, cittadino e attore dellโavvenireยป.
Rispetto a questo compito magari ci sentiamo come i pastori: poveri e marginali, incapaci di fare grandi cose, consapevoli di essere poco affidabili. Ma, con Maria, fecondati in profonditร dalla Parola, siamo chiamati a muoverci ยซsenza indugioยป perchรฉ il disegno di Dio si realizzi: ยซOggi piรน che mai, le nostre societร necessitano di โartigiani della paceโ che possano essere messaggeri e testimoni autentici di Dio Padre che vuole il bene e la felicitร della famiglia umanaยป. Se vissuto nella fede, il 2019 che stiamo per cominciare non potrร che essere un anno di benedizione per noi e per tutti.ย
Compagnia di Gesรน – Fonte

