Vangelo del giorno – 1 Gennaio 2019 – don Lucio D’Abbraccio

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Gli fu messo nome Gesรน

La prima lettura che la liturgia della parola ci propone, รจ un testo di benedizione, รจ unโ€™invocazione a Dio, affinchรฉ faccia brillare il suo volto sul popolo e lo protegga: ยซIl Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda paceยป.

Questa benedizione deve essere per noi un monito: mentre inizia il nuovo anno non affidiamoci agli astri, allโ€™oroscopo, ai maghi, ma a Dio e soltanto a Dio. Oggi, purtroppo, รจ diffuso il ricorso alle forze occulte, ai cartomanti. Questo comportamento da parte nostra sta ad indicare lo sbandamento delle coscienze. Ci affidiamo agli uomini e ai loro riti magici e implicitamente rifiutiamo Dio.

Chiediamo perdono al Signore ogni volta che lo rinneghiamo! Torniamo a Lui, invochiamo il Suo nome! Allโ€™inizio di ogni nuovo anno viene celebrata la giornata mondiale della pace. Chiediamo al Signore e a Maria Santissima, Madre di Dio, affinchรฉ i nostri cuori diventino puri e capaci di perdonare ed annunciare la pace.

In questo primo giorno dellโ€™anno il Vangelo ci conduce ancora una volta alla stalla di Betlemme, dove รจ deposto Gesรน appena nato: i pastori, dopo aver contemplato la scena di quel bambino avvolto in fasce, subito diventano testimoni e cominciano a glorificare e a lodare Dio per tutto quello che avevano udito e visto, comโ€™era ยซstato detto loroยป. Lโ€™evangelista Luca prosegue dicendo che ยซTutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuoreยป. Maria, dunque, scolta. Ascolta perchรฉ รจ umile. Ascolta perchรฉ il suo cuore รจ libero, รจ puro.

Nellโ€™annunciazione Maria dice poche ed essenziali parole; a Betlemme nessuna parola; a Cana pochissime parole; nella vita pubblica e ai piedi della croce nessuna parola! Perchรฉ? Perchรฉ Maria รจ una donna che ama ascoltare, รจ una donna attenta a cogliere tutti i segnali della volontร  di Dio per rinnovare quotidianamente il sรฌ gioioso della sua obbedienza. Del resto tutti obbediamo a qualcuno o a qualcosa: cโ€™รจ chi obbedisce ai propri datori di lavoro, cโ€™รจ chi obbedisce al proprio egoismo, chi alla propria vanitร , chi al proprio orgoglio, etc. Maria, invece, obbedisce a Dio. Che grande lezione di sapienza ha dato Maria a noi tutti!

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Maria, nella stalla di Betlemme, accanto al suo bambino Gesรน, รจ lโ€™immagine della gioia. Infatti, quando cโ€™รจ Dio, si puรฒ vivere in un tugurio ed essere contenti; quando cโ€™รจ Dio, si puรฒ essere poverissimi ed essere contenti come san Francesco dโ€™Assisi, quando cโ€™รจ Dio cโ€™รจ gioia, quando nel nostro cuore cโ€™รจ Dio cโ€™รจ tutto.

Perchรฉ oggi cโ€™รจ tanta tristezza? Perchรฉ manca Dio nella nostra vita, lโ€™abbiamo rifiutato. Con il benessere, con il potere non si risolve il problema della gioia. Molte persone sono tristi perchรฉ sono vuote dentro, sono vuote di Dio!

Nellโ€™ultimo versetto del brano evangelico leggiamo: ยซQuando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesรน, come era stato chiamato dallโ€™angelo prima che fosse concepito nel gremboยป. รˆ meditando su queste parole che possiamo approfondire la nostra contemplazione del mistero del Natale, il mistero del Verbo fatto carne che รจ venuto ad abitare in mezzo a noi.

Otto giorni dopo la sua nascita, Gesรน viene circonciso. Questo gesto lo rende appartenente al popolo dellโ€™alleanza santa stipulata con Abramo. Insieme alla circoncisione, Gesรน riceve anche il nome, che si rivela conforme allโ€™annuncio dellโ€™angelo. Giuseppe e Maria lo chiamano, appunto, Gesรน, Jeshuโ€™a, che significa ยซil Signore salvaยป e, quindi, Salvatore: questo nome รจ dato da Dio stesso, non dagli uomini! รˆ per opera dello Spirito Santo che Maria รจ diventata gravida, รจ per volontร  di Dio che ha partorito quel Figlio che solo Dio poteva donare allโ€™umanitร . Il frutto benedetto del ventre di questa donna รจ Gesรน.

San Paolo, nella lettera che scrive ai Galati, dice: ยซQuando venne la pienezza del tempo, Dio mandรฒ il suo Figlio, nato da donnaยป. Gesรน รจ nato da una donna, quella donna รจ Maria, la vergine di Nazaret scelta da Dio. Essere Madre di Dio comportava per lei seguire la via di Dio, ossia la via del dolore, della sofferenza. Lungo questa via Maria non ha mai esitato: ha fatto tutto il pellegrinaggio terreno santificando ogni giorno della sua vita.

Lasciamoci condurre, durante il nostro pellegrinaggio terreno, dallโ€™esempio di Maria, Madre di Gesรน, Regina della pace, a diventare attenti e docili discepoli del Signore, portatori di pace e gioia.

Don Lucio D’Abbraccio

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