
Is 43,16-21/ Fil 3,8-14/ Gv 8,1-11
Tradimenti
Dio non ti punisce, non hai fatto nulla di male perchรฉ il Signore ti mandi un lutto o una malattia. Spesso lโorigine del dolore siamo noi, la nostra fragilitร , le nostre scelte sbagliate.
Dio non รจ un concorrente alla tua felicitร , non ce lโha con te, non devi allontanati da lui per realizzarti. Dio non รจ un padre/padrone da tenere buono con mille devozioni e mille preghiere.
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Dio รจ un padre che ti aspetta, che ti rispetta, che ti lascia fare i percorsi e le esperienze della vita sperando di non perderti. Dio รจ un padre buono che da del pane al figlio che gliene chiede, che fa piovere sui giusti e sui malvagi.
Ti basta per convertirti? Non ancora? Ascolta la storia dellโadultera, allora.
Tradimenti
A Gesรน viene intessuta una trappola straordinaria, ammettiamolo.
Una donna (Non ha nome, gli accusatori non la conoscono, รจ solo una poco di buono) viene colta in flagrante adulterio (E il fedifrago che era con lei? Non cโรจ, ovvio. Maschilismo assoluto venduto per giustiziaโฆ) ed รจ portata davanti al falegname divenuto Rabbรฌ.
Mosรฉ (Mosรฉ?) ha prescritto che donne come โquellaโ vanno lapidate, in modo che sia chiaro a tutti (alle donne soprattutto) che รจ meglio restare fedeli. Gesรน, spiegaci tu: cosa dobbiamo fare?
Trappola splendida, davvero.
ร il Sinedrio che lโha condannata a morte, quando la pena di morte รจ riservata ai romani. Gesรน si schiererร con lโoppressore? O riconoscerร il giudizio illegittimo del Sinedrio?
ร Mosรจ che ha prescritto la condanna a morte: oserร contraddire una legge divina lโanarchico falegname?
La condannerร , come dice Mosรจ, e il padre misericordioso si ritirerร in buon ordine per lasciar spazio al Dio giudice?
Una trappola splendida, non cโรจ che dire.
Arabeschi
Gesรน si china e riflette. Fa ciรฒ che loro non vogliono fare, compie ciรฒ che ogni legge, ogni giudizio (anche religioso) deve fare: chinarsi, cioรจ piegarsi nellโumiltร e riflettere, mettere una distanza prima di esprimere un giudizio.
Scrive, ora, il Nazareno. Scrive sul selciato del Tempio, sulla pietra.
La legge scritta nella pietra con le parole stesse di Dio, incise a fuoco e consegnata a Mosรจ รจ stata tradita, svilita, asservita a costumi e tradizioni solo umane, piccine e meschine.
Sรฌ, questa donna ha tradito il marito. Ma il popolo di Israele ha tradito lo spirito autentico della Legge. Richiama allโessenziale, il figlio di Dio, riscrive sulla pietra la legge che gli uomini hanno adattato e stravolto.
Tutti tacciono, ora.
Gesรน, la Parola, parla.
ยซAvete ragione: ha sbagliato. Fate bene ad ucciderla, occorre essere inflessibili per salvare la Legge. Nessuno di voi sbaglia, tutti siete migliori, a nessuno di voi capiterร di fare lo stesso sbaglio. Bravi. Il primo che non ha sbagliato lanci per primo la pietraยป.
Tutti tacciono, Gesรน riprende a scrivere la Legge.
E ora la legge si incide nei cuori.
Giร , ha ragione il Rabbรฌ. Se ragioniamo sempre col codice in mano chi si salva? Se ci accusiamo gli uni gli altri, chi sopravvive?
Tutti se ne vanno, ad uno ad uno. Le pietre restano in terra.
Perdono
Gesรน, ora, รจ fintamente stupito.
Dove sono tutti? Lui, lโunico senza peccato, lโunico che potrebbe a ragione scagliare la pietra, non lo fa. Chiede solo alla donna di guardarsi dentro, di recuperare dignitร , di volersi piรน bene.
Gesรน non giustifica, nรฉ condanna, invita ad alzare lo sguardo, ad andare oltre, a guardare col cuore la fragilitร dellโaltro e scoprirvi โ riflessa โ la propria.
No, Dio non giudica. Ci giudicano la vita, la societร , il datore di lavoro, noi stessi.
Tutti ci giudicano, Dio no. Dio ama, e basta.
E questa donna viene liberata.
Salvata dalla lapidazione, รจ ora salvata dalla sua fragilitร . โNon peccare piรนโ ammonisce Gesรน.
Popolo di perdonati
Chiesa, amata Chiesa, fatta di perdonati, non di giusti.
Chiesa abitata da gente che sa perdonare perchรฉ perdonata, che giudica con amore, senza ferire, guardando avanti, che indica una strada, non un tribunale.
Quando vivremo del perdono che ci riempie il cuore, diverremo trasparenza di Dio per lโuomo contemporaneo che cerca, nel suo profondo, amore e luce in una societร che ama solo i bravi e i giusti e dimentica la veritร della nostra fragilitร .
ร un fiume in piena lโincontro con Dio, che fa guardare avanti, come profetizza il profeta Isaia. Senza guardare indietro, i deportati di Babilonia sono invitati a guardare avanti.
Profezia per la Chiesa ripiegata su se stessa, intenta a difendere privilegi e posizioni, sempre impegnata a proteggersi dal mondo esterno invece che a lasciarsi scuotere dallo Spirito!
Profezia per lโuomo che cerca e che รจ ferito dalla vita, invito a guardare avanti, a credere in una vita diversa, come fa la povera donna adultera che incontra lโinfinito sguardo di Dio.
Tutto il resto, ci provoca Paolo, รจ spazzatura, perdita, di fronte alla conoscenza di Cristo.
Ti basta?
Paolo Curtaz
