Riflessione al Vangelo del 21 marzo 2010 – Paolo Curtaz

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Quinta domenica di quaresima, anno di Luca

Is 43,16-21/ Fil 3,8-14/ Gv 8,1-11

Tradimenti

Dio non ti punisce, non hai fatto nulla di male perchรฉ il Signore ti mandi un lutto o una malattia. Spesso lโ€™origine del dolore siamo noi, la nostra fragilitร , le nostre scelte sbagliate.

Dio non รจ un concorrente alla tua felicitร , non ce lโ€™ha con te, non devi allontanati da lui per realizzarti. Dio non รจ un padre/padrone da tenere buono con mille devozioni e mille preghiere.

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Dio รจ un padre che ti aspetta, che ti rispetta, che ti lascia fare i percorsi e le esperienze della vita sperando di non perderti. Dio รจ un padre buono che da del pane al figlio che gliene chiede, che fa piovere sui giusti e sui malvagi.

Ti basta per convertirti? Non ancora? Ascolta la storia dellโ€™adultera, allora.

Tradimenti

A Gesรน viene intessuta una trappola straordinaria, ammettiamolo.

Una donna (Non ha nome, gli accusatori non la conoscono, รจ solo una poco di buono) viene colta in flagrante adulterio (E il fedifrago che era con lei? Non cโ€™รจ, ovvio. Maschilismo assoluto venduto per giustiziaโ€ฆ) ed รจ portata davanti al falegname divenuto Rabbรฌ.

Mosรฉ (Mosรฉ?) ha prescritto che donne come โ€œquellaโ€ vanno lapidate, in modo che sia chiaro a tutti (alle donne soprattutto) che รจ meglio restare fedeli. Gesรน, spiegaci tu: cosa dobbiamo fare?

Trappola splendida, davvero.

รˆ il Sinedrio che lโ€™ha condannata a morte, quando la pena di morte รจ riservata ai romani. Gesรน si schiererร  con lโ€™oppressore? O riconoscerร  il giudizio illegittimo del Sinedrio?

รˆ Mosรจ che ha prescritto la condanna a morte: oserร  contraddire una legge divina lโ€™anarchico falegname?

La condannerร , come dice Mosรจ, e il padre misericordioso si ritirerร  in buon ordine per lasciar spazio al Dio giudice?

Una trappola splendida, non cโ€™รจ che dire.

Arabeschi

Gesรน si china e riflette. Fa ciรฒ che loro non vogliono fare, compie ciรฒ che ogni legge, ogni giudizio (anche religioso) deve fare: chinarsi, cioรจ piegarsi nellโ€™umiltร  e riflettere, mettere una distanza prima di esprimere un giudizio.

Scrive, ora, il Nazareno. Scrive sul selciato del Tempio, sulla pietra.

La legge scritta nella pietra con le parole stesse di Dio, incise a fuoco e consegnata a Mosรจ รจ stata tradita, svilita, asservita a costumi e tradizioni solo umane, piccine e meschine.

Sรฌ, questa donna ha tradito il marito. Ma il popolo di Israele ha tradito lo spirito autentico della Legge. Richiama allโ€™essenziale, il figlio di Dio, riscrive sulla pietra la legge che gli uomini hanno adattato e stravolto.

Tutti tacciono, ora.

Gesรน, la Parola, parla.

ยซAvete ragione: ha sbagliato. Fate bene ad ucciderla, occorre essere inflessibili per salvare la Legge. Nessuno di voi sbaglia, tutti siete migliori, a nessuno di voi capiterร  di fare lo stesso sbaglio. Bravi. Il primo che non ha sbagliato lanci per primo la pietraยป.

Tutti tacciono, Gesรน riprende a scrivere la Legge.

E ora la legge si incide nei cuori.

Giร , ha ragione il Rabbรฌ. Se ragioniamo sempre col codice in mano chi si salva? Se ci accusiamo gli uni gli altri, chi sopravvive?

Tutti se ne vanno, ad uno ad uno. Le pietre restano in terra.

Perdono

Gesรน, ora, รจ fintamente stupito.

Dove sono tutti? Lui, lโ€™unico senza peccato, lโ€™unico che potrebbe a ragione scagliare la pietra, non lo fa. Chiede solo alla donna di guardarsi dentro, di recuperare dignitร , di volersi piรน bene.

Gesรน non giustifica, nรฉ condanna, invita ad alzare lo sguardo, ad andare oltre, a guardare col cuore la fragilitร  dellโ€™altro e scoprirvi โ€“ riflessa โ€“ la propria.

No, Dio non giudica. Ci giudicano la vita, la societร , il datore di lavoro, noi stessi.

Tutti ci giudicano, Dio no. Dio ama, e basta.

E questa donna viene liberata.

Salvata dalla lapidazione, รจ ora salvata dalla sua fragilitร . โ€œNon peccare piรนโ€ ammonisce Gesรน.

Popolo di perdonati

Chiesa, amata Chiesa, fatta di perdonati, non di giusti.

Chiesa abitata da gente che sa perdonare perchรฉ perdonata, che giudica con amore, senza ferire, guardando avanti, che indica una strada, non un tribunale.

Quando vivremo del perdono che ci riempie il cuore, diverremo trasparenza di Dio per lโ€™uomo contemporaneo che cerca, nel suo profondo, amore e luce in una societร  che ama solo i bravi e i giusti e dimentica la veritร  della nostra fragilitร .

รˆ un fiume in piena lโ€™incontro con Dio, che fa guardare avanti, come profetizza il profeta Isaia. Senza guardare indietro, i deportati di Babilonia sono invitati a guardare avanti.

Profezia per la Chiesa ripiegata su se stessa, intenta a difendere privilegi e posizioni, sempre impegnata a proteggersi dal mondo esterno invece che a lasciarsi scuotere dallo Spirito!

Profezia per lโ€™uomo che cerca e che รจ ferito dalla vita, invito a guardare avanti, a credere in una vita diversa, come fa la povera donna adultera che incontra lโ€™infinito sguardo di Dio.

Tutto il resto, ci provoca Paolo, รจ spazzatura, perdita, di fronte alla conoscenza di Cristo.

Ti basta?

Paolo Curtaz

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