Giorno liturgico
ย Giovedรฌ, XXXI settimana del Tempo Ordinario
Commento a cura del Rev. D. Francesc NICOLAU i Pous (Barcelona, Spagna)
ยซVi sarร gioia nel cielo per un solo peccatore che si converteยป
Oggi, lโevangelista della misericordia di Dio ci presenta due parabole di Gesรน che mettono in rilievo la condotta divina verso i peccatori che ritornano sul buon cammino. Con lโimmagine cosรฌ umana dellโallegria ci svela la bontร di Dio che si compiace del ritorno di chi si era allontanato dal peccato. Eโ come far ritorno alla casa del Padre (come dirร piรน esplicitamente in Lc 15,11-32. Il Signore non venne a condannare il mondo, ma a salvarlo (cf. Gv 3,17), e lo fece accogliendo i peccatori che con piena fiducia ยซsi avvicinavano a Gesรน per ascoltarLoยป giacchรฉ Lui curava loro lโanima come un medico cura il corpo degli ammalati (cf. Mt 9,12). I farisei si consideravano buoni e non sentivano il bisogno del medico, ed รจ per loro โdice lโevangelista- che Gesรน propose le parabole che oggi leggiamo.
Se noi ci sentiamo spiritualmente ammalati, Gesรน ci assisterร e si rallegrerร per essere ricorsi a Lui. Se, invece, come gli orgogliosi farisei, credessimo di non aver bisogno di chiedere perdono, il Medico divino non potrebbe attuare in noi. Dobbiamo riconoscerci peccatori ogni volta che recitiamo il Padrenostro, giacchรฉ in esso diciamo ยซperdona i nostri peccati…ยป. E quanto dobbiamo esserGli riconoscenti del suo perdono! Quanta gratitudine dobbiamo avere pure del sacramento della riconciliazione che ha messo a portata di mano cosรฌ compassionevolmente! Che la superbia non ce lo faccia disdegnare. SantโAgostino ci dice che Gesรน Cristo, Dio-Uomo ci diede esempio di umiltร per guarirci dal โtumoreโ della superbia, giacchรฉ grande miseria รจ lโuomo superbo, ma ancora piรน grande misericordia รจ Dio umileยป.
Diciamo ancora che la lezione che Gesรน da ai farisei risulta esemplare anche per noi; non possiamo allontanare da noi i peccatori. Il Signore vuole che ci amiamo come Lui ci ha amato (cf. Gv 13,34) e dobbiamo sentire una gioia enorme quando possiamo riportare allโaddiaccio una pecora sbandata o ricuperare una moneta smarrita.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 15, 1-10
Dal Vangelo secondoย Luca
In quel tempo, si avvicinavano a Gesรน tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: ยซCostui accoglie i peccatori e mangia con loroยป.
Ed egli disse loro questa parabola: ยซChi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finchรฉ non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: cosรฌ vi sarร gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, piรน che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finchรฉ non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la moneta che avevo perduto”. Cosรฌ, io vi dico, vi รจ gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converteยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net
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