Il commento alle letture del 4 Ottobre 2018 a cura diย Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
LE HAI RIVELATE AI PICCOLI
Gal 6,14-18; Sal 15; Mt 11,25-30
Per operare la salvezza dellโuomo, il Signore si serve dellโuomo. Non sceglie nรฉ re e nรฉ imperatori, nรฉ persone dotte e sapienti. Chiama invece gente umile, piccola, povera. San Paolo questa veritร la rivela ai Corinzi. Se il Signore sceglie piccoli, piccoli sempre si deve rimanere. Se si diviene grandi, Lui non potrร piรน operare. La grandezza umana oscura la gloria del Signore, mentre sempre dovrร essere evidente che tutto viene da Lui e non dallโuomo. Lโuomo deve essere solo un portatore di Dio ai suoi fratelli.
La parola della croce infatti รจ stoltezza per quelli che si perdono, ma per quelli che si salvano, ossia per noi, รจ potenza di Dio. Sta scritto infatti: Distruggerรฒ la sapienza dei sapienti e annullerรฒ lโintelligenza degli intelligenti. Dovโรจ il sapiente? Dovโรจ il dotto? Dovโรจ il sottile ragionatore di questo mondo? Dio non ha forse dimostrato stolta la sapienza del mondo? Poichรฉ infatti, nel disegno sapiente di Dio, il mondo, con tutta la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, รจ piaciuto a Dio salvare i credenti con la stoltezza della predicazione. Mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo รจ potenza di Dio e sapienza di Dio. Infatti ciรฒ che รจ stoltezza di Dio รจ piรน sapiente degli uomini, e ciรฒ che รจ debolezza di Dio รจ piรน forte degli uomini. Considerate infatti la vostra chiamata, fratelli: non ci sono fra voi molti sapienti dal punto di vista umano, nรฉ molti potenti, nรฉ molti nobili. Ma quello che รจ stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che รจ debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che รจ ignobile e disprezzato per il mondo, quello che รจ nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, perchรฉ nessuno possa vantarsi di fronte a Dio. Grazie a lui voi siete in Cristo Gesรน, il quale per noi รจ diventato sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzione, perchรฉ, come sta scritto, chi si vanta, si vanti nel Signore (1Cor 1,18-31.
E Dio, che disse: ยซRifulga la luce dalle tenebreยป, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo. Noi perรฒ abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinchรฉ appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi. In tutto, infatti, siamo tribolati, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesรน, perchรฉ anche la vita di Gesรน si manifesti nel nostro corpo. Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo consegnati alla morte a causa di Gesรน, perchรฉ anche la vita di Gesรน si manifesti nella nostra carne mortale. Cosicchรฉ in noi agisce la morte, in voi la vita. Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciรฒ ho parlato, anche noi crediamo e perciรฒ parliamo, convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesรน, risusciterร anche noi con Gesรน e ci porrร accanto a lui insieme con voi. Tutto infatti รจ per voi, perchรฉ la grazia, accresciuta a opera di molti, faccia abbondare lโinno di ringraziamento, per la gloria di Dio. Per questo non ci scoraggiamo, ma, se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore invece si rinnova di giorno in giorno. Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione ci procura una quantitร smisurata ed eterna di gloria: noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili, perchรฉ le cose visibili sono di un momento, quelle invisibili invece sono eterne (2Cor 4,3-18).
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Dio non solo sceglie i piccoli e i semplici. Vuole che essi rimangono sempre piccoli e semplici. Mai la superbia dovrร appartenere a coloro che Dio ha scelto.
In quel tempo Gesรน disse: ยซTi rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perchรฉ hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sรฌ, o Padre, perchรฉ cosรฌ hai deciso nella tua benevolenza. Tutto รจ stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrร rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darรฒ ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti รจ dolce e il mio peso leggeroยป.
Anima di coloro che Dio sceglie dovrร essere la grande umiltร unita alla mitezza.
Vergine Umile, Angeli, Santi, liberate i discepoli di Gesรน da ogni superbia della vita.
