Commento alle letture del 7 Settembre 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

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Il commento alle letture del 7 Settembre 2018 a cura diย  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

ALLORA IN QUEI GIORNI DIGIUNERANNO

1 Cor 4,1-5; Sal 36; Lc 5, 33-39

Il Signore nostro Dio non ha mai mandato un solo profeta in mezzo al suo popolo per trattare le forme della religione. Sempre li ha chiamati e inviati per ricordare la sua Legge, i suoi Dieci Comandamenti. Il Signore chiede al suo popolo solo questo: Ascoltare la sua voce, fare la sua volontร  manifestata e rivelata. La preghiera ha due sole finalitร : invocare il perdono per tutte le colpe commesse. Impetrare grazia e forza, intelligenza e sapienza per una fedele e immediata obbedienza alla Legge. Forme e vie sono lasciate alle scelte del singolo. Anche il digiuno presso il Signore si riveste di un solo fine: preparare corpo, anima e spirito al grande pentimento, alla conversione, allโ€™accoglienza della Parola che il profeta fa risuonare al cuore e alla mente. In Isaia, come il Signore rinnega il culto senza obbedienza, cosรฌ rinnega il digiuno. Culto e digiuno che il Signore vuole sono lโ€™obbedienza, la misericordia, lโ€™amore, la pietร .

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ยซPerchรฉ mi offrite i vostri sacrifici senza numero? โ€“ dice il Signore. Sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di pingui vitelli. Il sangue di tori e di agnelli e di capri io non lo gradisco. Quando venite a presentarvi a me, chi richiede a voi questo: che veniate a calpestare i miei atri? Smettete di presentare offerte inutili; lโ€™incenso per me รจ un abominio, i noviluni, i sabati e le assemblee sacre: non posso sopportare delitto e solennitร . Io detesto i vostri noviluni e le vostre feste; per me sono un peso, sono stanco di sopportarli. Quando stendete le mani, io distolgo gli occhi da voi (Cfr. Is 1,1-31). Non รจ piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con lโ€™affamato, nellโ€™introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti? Allora la tua luce sorgerร  come lโ€™aurora, la tua ferita si rimarginerร  presto. Davanti a te camminerร  la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirร . Allora invocherai e il Signore ti risponderร , implorerai aiuto ed egli dirร : ยซEccomi!ยป. Se toglierai di mezzo a te lโ€™oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore allโ€™affamato, se sazierai lโ€™afflitto di cuore, allora brillerร  fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarร  come il meriggio. Ti guiderร  sempre il Signore, ti sazierร  in terreni aridi, rinvigorirร  le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridiscono (cfr. Is. 58,1-14).

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Gesรน non รจ venuto per imbiancare i sepolcri della religione dellโ€™uomo con nuove tinte e nuovi colori. Lui รจ venuto per distruggere questi sepolcri e al loro posto mettere nei cuori la Legge del Padre suo, portata al suo compimento. Lui, vero profeta del Dio vivente, solo della Parola deve occuparsi, mostrando come essa si vive in ogni situazione e condizione che viene dalla storia. E infatti Gesรน, dalla nascita alla croce, ci ha mostrato visibilmente come si obbedisce alla divina volontร . Ma le menti ancora non sono pronte ad accogliere questa sua luce. Girare tra i sepolcri della religione ormai รจ divenuta abitudine comune. Non potendo parlare, Gesรน si serve di un linguaggio altamente figurato. Parla di sposo e di otri vecchi e nuovi e di vino. Ora รจ necessario spegnere ogni discussione o inutile diatriba. Poi domani tutto sarร  piรน chiaro.

Allora gli dissero: ยซI discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere, cosรฌ pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!ยป. Gesรน rispose loro: ยซPotete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo รจ con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarร  loro tolto: allora in quei giorni digiunerannoยป. ย Diceva loro anche una parabola: ยซNessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherร  gli otri, si spanderร  e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perchรฉ dice: โ€œIl vecchio รจ gradevole!โ€ยป.

Quando gli Apostoli andranno per il mondo, allora dovranno sapersi adattare ad ogni condizione di abbondanza e di povertร . Si consegneranno alla Provvidenza del Padre.

Vergine Fedele, Angeli, Santi, fate che la nostra vita sia purissima obbedienza a Dio.

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