Visita Pastorale di Papa Francesco alla parrocchia romana di San Crispino da Viterbo a Labaro

Data:

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Incontro con i genitori dei bambini che hanno ricevuto o stanno per ricevere il sacramento del Battesimo

Il parroco:

Santo Padre, ha conosciuto alcune delle coppie della nostra parrocchia, giovani coppie che hanno preparato i bambini al Battesimo, alcuni ancora devono riceverlo. Sono sicuramente pieni di gioia e a loro nome Le dico che quando hanno saputo che potevano essere ricevuti dal Papa sono stati molto felici di ricevere questa benedizione. Le cedo la parola.

Papa Francesco:

Grazie per essere venuti e avere portato i bambini.

Il Battesimo di un bambino รจ un primo passo per tutta la vita cristiana. Comincia a svilupparsi: Dio entra nel cuore dei bambini, รจ come un sigillo che non se ne andrร  mai, รจ il Signore, la sua presenza.

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E voi incominciate questa strada, che non รจ facile, perchรฉ sono tanti i problemi dei bambini: oggi รจ malato, domani รจ capriccioso, dopodomani questo e quellโ€™altroโ€ฆ Ma voi accompagnate i bambini nella crescita: nella crescita fisica, che sia sana; nella crescita umana, psicologica; e nella crescita spirituale. รˆ il primo passo. E accompagnateli sempre! Quando il bambino, la bambina ha accanto a sรฉ papร  e mamma, si sente sicuro. Accanto, ma un poโ€™ a distanza, che si sentano liberi, ma sanno che se cโ€™รจ qualcosa li hanno a portata di mano. E questo, loro lo sentono: loro sanno quando papร  e mamma sono vicini. E questo รจ una sicurezza. Ma sanno anche che papร  e mamma li fanno crescere un poโ€™ da soli, guardandoli da lontanoโ€ฆ Questa รจ la saggezza che tutti voi avete. Lasciarli crescere, che si sentano ognuno una persona, ma con la sicurezza di essere protetti.

E pregate per i vostri bambini: affidateli al Signore, alla Madonna, perchรฉ li custodiscano. E loro pregano per voi.

Grazie! Grazie per il vostro lavoro di genitori. Grazie.

Adesso darรฒ la benedizione a voi e alla vostra vita di famiglia e ai bambini.

[Benedizione]

E pregate anche per me! Grazie.

https://youtu.be/-Qld9WBITmM

Omelia durante la Celebrazione Eucaristica

Abbiamo sentito nel Vangelo come Gesรน spiega alla gente la saggezza cristiana, con parabole. Per esempio, un cieco non puรฒ guidare un altro cieco; poi, il discepolo non รจ piรน grande del Maestro; poi, non cโ€™รจ un albero buono che produca un frutto cattivo. E cosรฌ, con queste parabole, insegna alla gente.

Io vorrei soffermarmi su una soltanto, che non ho ripetuto. Adesso la dico [legge]: ยซPerchรฉ guardi la pagliuzza che รจ nellโ€™occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che รจ nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: โ€œFratello, lascia che tolga la pagliuzza che รจ nel tuo occhioโ€, mentre tu stesso non vedi la trave che รจ nel tuo occhio? Ipocrita. Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene, per togliere la pagliuzza dallโ€™occhio del tuo fratelloยป. E con questo, il Signore vuole insegnarci a non andare criticando gli altri, a non andare guardando i difetti altrui: guarda prima i tuoi, i tuoi difetti. โ€œMa, Padre, io non ne ho!โ€ โ€“ Ah, complimenti! Ti assicuro che se non ti accorgi di averne qui, ne troverai in Purgatorio! Meglio vederli qui.

Tutti abbiamo difetti, tutti. Ma siamo abituati, un poโ€™ per inerzia, un poโ€™ per la forza di gravitร  dellโ€™egoismo, a guardare i difetti altrui: siamo specialisti, tutti, in questo. Subito troviamo i difetti degli altri. E ne parliamo. Perchรฉ sparlare degli altri sembra dolce, ci piace. No, in questa parrocchia forse non succede [ridono], ma da altre parti รจ molto comune. Sempre succede cosรฌ: โ€œAh, come sta lei?โ€ โ€“ โ€œBene, bene, con questo tempo, va beneโ€ฆโ€ โ€“ โ€œMa Lei ha visto quelloโ€ฆ?โ€. E subito [si cade in questo].

Non so se voi abbiate sentito queste cose, ma รจ una cosa brutta. E non รจ una cosa nuova: dal tempo di Gesรน si faceva questo. รˆ una cosa che, con il peccato originale che abbiamo, ci porta a condannare gli altri, a condannare. E subito siamo specialisti nel trovare le cose brutte degli altri, senza vedere le nostre. E Gesรน dice: โ€œTu condanni questo per una piccola cosa, e tu hai tante cose piรน grosse, ma non le vediโ€. E questo รจ vero: la nostra cattiveria non รจ tanta, perchรฉ noi siamo abituati a non vedere i nostri limiti, a non vedere i nostri difetti, ma siamo specialisti nel vedere i difetti degli altri.

E Gesรน ci dice una parola molto brutta, molto brutta: โ€œSe voi andate su questa strada, siete degli ipocritiโ€. Eโ€™ brutto dire ipocrita: Gesรน lo diceva ai farisei, ai dottori della legge, che dicevano una cosa e facevano unโ€™altra. Ipocrita. Ipocrita vuol dire uno che ha un doppio pensiero, un doppio giudizio: uno lo dice apertamente, e un altro di nascosto, con il quale condanna gli altri. Eโ€™ avere un doppio modo di pensare, un doppio modo di farsi vedere. Si fanno vedere come gente buona, perfetta, e sotto sotto condannano. Per questo Gesรน fugge da questa ipocrisia e ci consiglia: โ€œรˆ piรน bello che tu guardi i tuoi difetti e lascia vivere in pace gli altri. Non metterti nella vita altrui: guarda i tuoiโ€.

E questa รจ una cosa che non finisce lรฌ: il chiacchiericcio non finisce nel chiacchiericcio; il chiacchiericcio va oltre, semina discordia, semina inimicizia, semina il male. Sentite questo, non esagero: con la lingua incominciano le guerre. Tu, sparlando degli altri, incominci una guerra. Un passo verso la guerra, una distruzione. Perchรฉ รจ lo stesso distruggere lโ€™altro con la lingua e con una bomba atomica, รจ lo stesso. Tu distruggi. E la lingua ha il potere di distruggere come una bomba atomica. Eโ€™ potentissima. E questo non lo dico io, lo dice lโ€™apostolo Giacomo nella sua Lettera. Prendete la Bibbia e guardate questo. Eโ€™ potentissima! Eโ€™ capace di distruggere. E con gli insulti, con lo sparlare degli altri incominciano tante guerre: guerre domestiche โ€“ si incomincia a gridare โ€“, guerre nel quartiere, sul posto di lavoro, nella scuola, nella parrocchiaโ€ฆ Per questo Gesรน dice: โ€œPrima di sparlare degli altri, prendi uno specchio e guarda te stesso; guarda i tuoi difetti e vergognati di averne. E cosรฌ diventerai muto sui difetti degli altriโ€. โ€œNo, Padre, รจ che tante volte cโ€™รจ gente cattiva, che ha tanti difettiโ€ฆโ€. Ma, va bene, sii coraggioso, sii coraggiosa, e dillo in faccia: โ€œTu sei cattivo, tu sei cattiva, perchรฉ stai facendo questo e questoโ€. Dillo in faccia, non alle spalle, non da dietro. Dillo in faccia. โ€œMa non vuole ascoltarmiโ€. Allora dillo a chi puรฒ porre rimedio a questo, a chi puรฒ correggere, ma non dirlo nel chiacchiericcio, perchรฉ il chiacchiericcio non risolve niente, anzi. Fa peggiorare le cose e ti porta alla guerra.

[Tra poco] incominceremo la Quaresima: sarebbe tanto bello che ognuno di noi, in questa Quaresima, riflettesse su questo. Come io mi comporto con la gente? Come รจ il mio cuore davanti alla gente? Sono unโ€™ipocrita, che faccio un sorriso e poi da dietro critico e distruggo con la mia lingua? E se noi alla fine della Quaresima saremo stati capaci di correggere un poโ€™ questo, e non andare sempre criticando gli altri da dietro, vi assicuro che la Risurrezione di Gesรน si vedrร  piรน bella, piรน grande tra noi. โ€œEh, Padre, รจ molto difficile, perchรฉ a me viene di criticare gli altriโ€ โ€“ puรฒ dire qualcuno di noi, perchรฉ รจ unโ€™abitudine che il diavolo mette in noi. Eโ€™ vero, non รจ facile. Ma ci sono due medicine che aiutano tanto. Prima di tutto, la preghiera. Se a te viene di โ€œspellareโ€ un altro, criticare un altro, prega per lui, prega per lei, e chiedi al Signore di rivolvere quel problema, e a te, di chiuderti la bocca. Primo rimedio: la preghiera. Senza la preghiera non possiamo fare nulla. E secondo, cโ€™รจ unโ€™altra medicina, anchโ€™essa pratica come la preghiera: quando tu senti la voglia di sparlare di qualcuno, morditi la lingua. Forte! Perchรฉ cosรฌ si gonfierร  la lingua e non potrai parlare. [ridono] รˆ una medicina pratica, รจ molto pratica.

Pensate sul serio a questo che dice Gesรน: โ€œPerchรฉ guardi i difetti degli altri e non guardi i tuoi, che sono piรน grandi?โ€. Pensate bene. Pensate che questa abitudine brutta รจ lโ€™inizio di tante disunioni, di tante guerre domestiche, guerre nel quartiere, guerre nel posto di lavoro, di tante inimicizie. Pensateci. E pregate il Signore, pregate perchรฉ ci dia la grazia di non sparlare degli altri. E tutti i giorni conservate la dentiera perchรฉ sia pronta a fare la seconda medicina!

Il Signore vi benedica!

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