Videomessaggio di Papa Francesco per la GMG 2016

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Cari giovani so che da tempo vi state preparando alla Gmg, “soprattutto con la preghiera”, vi ringrazio “per tutto quello che fate” e “per l’amore con cui lo fate”. In un videomessaggio Papa Francesco esprime tutta la sua gioia e trepidazione per l’incontro con la gioventù di tutto il mondo a Cracovia.

[ads2]Gmg nel segno della Misericordia e nella memoria di Karol Wojtyla
Un’occasione, osserva, che gli offrirà anche “la felice occasione per incontrare la cara nazione polacca”:

“Tutto sarà nel segno della Misericordia, in questo Anno Giubilare, e nella memoria grata e devota di San Giovanni Paolo II, che è stato l’artefice delle Giornate Mondiali della Gioventù, ed è stato la guida del popolo polacco nel suo recete cammino storico verso la libertà”.

Francesco si rivolge direttamente ai giovani che da ogni Paese stanno per arrivare a Cracovia. Il Papa benedice i Paesi di provenienza dei ragazzi e auspica che il cammino verso la Gmg sia “un pellegrinaggio di fede e di fraternità”.

Gmg sia mosaico di volti e culture, popoli e razze, uniti da Gesù
Un pellegrinaggio, soggiunge, in cui possano già sperimentare il tema della Giornata: “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia”:

“Ho un grande desiderio di incontrarvi, per offrire al mondo un nuovo segno di armonia, un mosaico di volti diversi, di tante razze, lingue, popoli e culture, ma tutti uniti nel nome di Gesù che è il Volto della Misericordia”.

Il Papa si rivolge dunque alla nazione polacca e subito afferma che è un “grande dono” per lui visitare la Polonia, perché, afferma, “siete un popolo che nella sua storia ha attraversato tante prove, alcune molto dure, ed è andato avanti con la forza della fede, sostenuto dalla mano materna della Vergine Maria”.

Polonia metta al centro la famiglia, come indicava Giovanni Paolo II
Quindi, confida la sua gioia per il pellegrinaggio che compirà al Santuario mariano di Czestochowa, per un’ “immersione di fede” che, dice, gli farà “tanto bene”:

“Ringrazio i vescovi e i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i fedeli laici, specialmente le famiglie, alle quali porto idealmente l’Esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia. La ‘salute’ morale e spirituale di una nazione si vede dalle sue famiglie: per questo San Giovanni Paolo II aveva tanto a cuore i fidanzati, i giovani sposi e le famiglie. Continuate su questa strada”.