Vangelo di domenica 26 maggio 2016 – don Mauro Pozzi

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Il commento al Vangelo di domenica 26 maggio 2016 a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.

SEGUIRLO CON DECISIONE

[ads2]Gesรน si dirige decisamente verso Gerusalemme. รˆ importante notare questa ferma decisione. Il Maestro รจ consapevole di quello che lo aspetta, il tradimento, il dolore e la morte, ma non esita perchรฉ sa che la passione รจ il passaggio verso la gloria della resurrezione e verso il compiersi del Regno. Egli ci invita a seguirlo in questa dimensione eterna, che comincia nel dolore della vita e porta alla beatitudine. Solo alla luce di una simile meta si possono comprendere le condizioni che Gesรน pone. Il primo passo รจ capire che il Regno non รจ di questo mondo e dunque non รจ qualcosa da difendere o affermare con la forza. Giacomo e Giovanni vorrebbero che il fuoco consumasse i loro oppositori: รจ la tentazione del fondamentalismo, che pretende di combattere e anche di uccidere in nome di Dio.

รˆ qualcosa che abbiamo fatto anche noi cristiani e che qualcuno vorrebbe fare ancora, ma attira il rimprovero di Gesรน. Il Padre ci lascia liberi di accettarlo e il Figlio, piuttosto che imporsi vanificando questa libertร , va incontro alla morte. Non ci deve essere il minimo equivoco, non si tratta dellโ€™affermazione di qualcosa di umano e passeggero, ma di un Regno divino ed eterno. Ci sono poi i tre casi pratici. Nel primo il Maestro mette in guardia il discepolo entusiasta: seguirlo vuol dire rompere gli schemi della consuetudine e affrontare il rischio della povertร  e della emarginazione. Gesรน infatti รจ bandito dai benpensanti e considerato un eretico. Il secondo solleva la questione dei legami familiari. Seppellire il padre significa prendersi cura prima dei genitori e poi rispondere alla vocazione. Quando Gesรน fanciullo รจ ritrovato dopo tre giorni dai suoi nel tempio dice loro: non sapete che devo occuparmi delle cose del Padre mio. Seguire la propria vocazione vuol dire anche superare i vincoli familiari. Io ho visto tanti genitori far la guerra ai figli perchรฉ volevano farsi religiosi; ma noi siamo prima di tutto figli di Dio e la sua chiamata ha la precedenza. Dโ€™altronde i genitori hanno fatto la loro vita e le loro scelte e devono permettere ai figli di fare altrettanto. Inoltre cโ€™รจ la Provvidenza che non si dimentica di certo di chi ha dato un figlio al Signore. Gesรน non usa mezzi termini, ma dice le cose in modo diretto. Il terzo caso รจ simile al precedente e riguarda lโ€™incertezza che a volte gli affetti determinano.

I genitori troppo protettivi impediscono ai figli di crescere. Se una rondine non buttasse i suoi piccoli giรน dal nido, questi non imparerebbero mai a volare. Allo stesso modo un eccessivo attaccamento alla famiglia rende incapaci di rischiare la propria vita per il Regno. รˆ anche per questo che i religiosi non si sposano, per essere in tutto e per tutto dedicati al Signore. Gesรน ci chiede decisione e fermezza nel seguirlo, perchรฉ una vita cristiana non deve accettare compromessi.

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XIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

Lc 9, 51-62
Dal Vangelo secondo Luca

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesรน prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandรฒ messaggeri davanti a sรฉ.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perchรฉ era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciรฒ, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: ยซSignore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?ยป. Si voltรฒ e li rimproverรฒ. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: ยซTi seguirรฒ dovunque tu vadaยป. E Gesรน gli rispose: ยซLe volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capoยป.
A un altro disse: ยซSeguimiยป. E costui rispose: ยซSignore, permettimi di andare prima a seppellire mio padreยป. Gli replicรฒ: ยซLascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dioยป.
Un altro disse: ยซTi seguirรฒ, Signore; prima perรฒ lascia che io mi congedi da quelli di casa miaยป. Ma Gesรน gli rispose: ยซNessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, รจ adatto per il regno di Dioยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 26 Giugno – 02 Luglio 2016
  • Tempo Ordinario XIII, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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