Il commento al Vangelo di domenica 11 settembre 2016 a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.
LA MISERICORDIA
Leggendo le pagine del vangelo che ci sono state proposte nelle ultime domeniche, in cui Gesรน si รจ mostrato molto severo, si potrebbe credere che la salvezza sia una meta quasi irraggiungibile. La pagina di oggi ci svela, al contrario, il volto della misericordia di Dio. Il Pastore non si accontenta di avere salvato le novantanove pecore del suo gregge, vuole anche la centesima. Lโiconografia cristiana ha fatto di questa immagine del Pastore con la pecora in collo lโicona della misericordia, della sollecitudine del Signore che non si dร pace finchรฉ non siamo tutti al sicuro.
La parabola infatti dice che alla fine tutto il gregge รจ salvo, non solo una parte. ร davvero confortante e ci fa ben sperare perchรฉ significa che tutti, anche quei malvagi che il giudizio unanime vuole allโinferno, sono oggetto della premura del Padre. Lo evidenzia anche di piรน la seconda parabola, che paragona Dio a una scrupolosissima massaia che spazza con grande cura la sua casa fino a trovare la moneta perduta. Il peccatore non รจ dunque un rifiuto agli occhi del Signore, ma qualcosa di prezioso, ecco perchรฉ gli angeli fanno festa. Non dobbiamo allora commettere lo sbaglio dei farisei, che invece condannano senza appello. Cโรจ anche un altro aspetto da considerare: il Pastore lascia le novantanove per cercare la dispersa. Sembra un invito rivolto ai pastori, a non accontentarsi di chi giร possono raggiungere, ma a prodigarsi per chi รจ lontano.
La parrocchia deve avere una dimensione missionaria, per avvicinare tutti. Questo naturalmente รจ un impegno del parroco, ma deve esserlo di tutta la comunitร . Dobbiamo sentire questa urgenza di andare incontro a tutti e di inventare sempre nuovi modi di incontrare le persone. ร un impegno che riguarda la Chiesa nel suo insieme e infatti lo Spirito Santo lavora per questo incessantemente. La Chiesa รจ come una rete, ci sono le parrocchie che assicurano la presenza sul territorio dellโamministrazione dei sacramenti e della cura pastorale. Accanto a questa organizzazione operano gli ordini religiosi, che si dedicano ai piรน svariati ambiti dellโapostolato, occupandosi materialmente e spiritualmente dellโuomo in ogni fase della sua esistenza. Infine i movimenti ecclesiali compiono un prezioso lavoro, allโinterno e fuori delle parrocchie, aggregando i fedeli nei modi piรน diversi.
Tutto questo esprime lโinfinita fantasia dello Spirito Santo che suscita sempre nuove occasioni e vocazioni per avvicinare tutti gli uomini. Lo Spirito agisce come la donna della parabola, cercando con ogni cura tutte le anime, non solo quelle dei giusti.
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XXIV Domenica del Tempo Ordinario – Anno C
- Colore liturgico: verde
- Es 32, 7-11. 13-14; Sal. 50; 1 Tm 1, 12-17; Lc 15, 1-32
[ads2]Lc 15, 1-32
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinavano a Gesรน tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: ยซCostui accoglie i peccatori e mangia con loroยป.
Ed egli disse loro questa parabola: ยซChi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finchรฉ non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: cosรฌ vi sarร gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, piรน che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finchรฉ non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la moneta che avevo perduto”. Cosรฌ, io vi dico, vi รจ gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converteยป.
Disse ancora: ยซUn uomo aveva due figli. Il piรน giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio piรน giovane, raccolte tutte le sue cose, partรฌ per un paese lontano e lร sperperรฒ il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciรฒ a trovarsi nel bisogno. Allora andรฒ a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandรฒ nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornรฒ in sรฉ e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerรฒ, andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzรฒ e tornรฒ da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettรฒ al collo e lo baciรฒ. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito piรน bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perchรฉ questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udรฌ la musica e le danze; chiamรฒ uno dei servi e gli domandรฒ che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello รจ qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perchรฉ lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignรฒ, e non voleva entrare. Suo padre allora uscรฌ a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che รจ tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perchรฉ questo tuo fratello era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovato”ยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 11 – 17 Settembre 2016
- Tempo Ordinario XXIV, Colore verde
- Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
