don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo di domenica 26 Giugno 2022

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Lโ€™ultimo tragitto che separa Gesรน da Gerusalemme inizia con un incidente di percorso. Un gruppo di Samaritani si rifiuta di farlo entrare nel proprio villaggio. รˆ lโ€™infinita libertร  dellโ€™uomo che decide vittorie o sconfitte anche per il Figlio di Dio, non accorgendosi che ogni volta che Gesรน perde, sono in realtร  loro stessi a perdere.

Nonostante ciรฒ, Dio non si rimangia lo spazio di libertร  che ha concesso allโ€™uomo. Senza di essa, non ci sarebbe nulla, non esisterebbe nemmeno lโ€™amore, sarebbe tutto semplicemente determinato, stabilito, artificialmente perfetto. Ma il Vangelo non nasconde nulla, non tace anche le chiusure, i fallimenti pastorali, e le frustrazioni dei discepoli che a quella chiusura rispondono con la violenza:
ยซSignore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?ยป.

Non riescono a sopportare il fatto che qualcuno si chiuda a quel messaggio, non riescono a tollerare le vertigini della libertร  che si portano addosso anche quelli che dicono di no. Lโ€™amicizia con Gesรน, la spiritualitร  appresa in quegli anni non li tutela dalla tentazione dellโ€™integralismo. Ed รจ proprio Gesรน a richiamarli alle logiche vere, non a quelle delle loro aspettative:
โ€œSi voltรฒ e li rimproverรฒ. E si misero in cammino verso un altro villaggioโ€. […] Continua a leggere nella pagina Facebook di don Luigi.

Proporre, non imporre

Commento del 2019.

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