Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 29 Agosto 2021

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Il veleno dellโ€™ipocrisia e la purificazione del cuore

Dopo aver ascoltato per diverse domeniche il discorso sul pane di vita, presentatoci dal capitolo 6 dellโ€™evangelista Giovanni, oggi torniamo alla lettura cursiva del Vangelo di Marco. Ci viene presentato un insegnamento forte di Gesรน nei confronti di farisei e scribi, venuti da Gerusalemme. Erano persone con grandi conoscenze della legge e della teologia, che cercavano di osservare con attenzione e a volte eccessiva scrupolositร  i precetti della Prima Alleanza.

Guardando alla comunitร  dei discepoli di Gesรน, essi vedono che la loro osservanza non รจ cosi stretta e precisa come loro si sarebbero aspettati e per questa ragione interpellano il Maestro sulle motivazioni del loro agire, apparentemente dissacrante e irriverente. Ponendosi nella linea dellโ€™insegnamento dei Profeti, citando letteralmente Isaia, Gesรน li rimprovera fortemente, apostrofandoli come โ€œipocritiโ€, gente dalla doppia faccia, che hanno fatto della finzione il loro modo di vivere. Non credo ci sia nulla di piรน terribile dallโ€™essere definiti cosรฌ dal Figlio di Dio, Colui che รจ la Veritร  e lโ€™autenticitร  per eccellenza!

Non si tratta di un rimprovero di natura solamente morale: esso tocca la profonditร  della fede di coloro a cui รจ rivolto. Il loro culto, che dovrebbe essere lโ€™espressione piรน alta della relazione con Dio, รจ falso, perchรจ non fondato sulla luce divina, ma esclusivamnete su una precettistica formale di derivazione e tradizione umana. Il cuore, che nella concezione biblica รจ da intendersi come il centro della persona, il luogo delle decisioni, dei desideri e della progettualitร  delle azioni, รจ lontano da Dio, perchรจ in esso si crea una rottura fra la volontร  di Dio, ossia il suo comandamento, e ciรฒ che dovrebbe umanamente aiutare a realizzarlo.

La legge, infatti, come anche i commenti ad essa preparati dagli uomini, dovrebbero essere un aiuto a realizzare il fine di salvezza che Dio ha per lโ€™umanitร , mai invece dei sostituti a quella relazione vitale con Dio, fondata su unโ€™interioritร  veritiera e pura, che rappresenta il cuore pulsante della comunione con Lui, giร  a partire da questa Terra. Dopo il duro rimprovero rivolto alle guide del popolo, Gesรน rivolge la sua parola direttamente alla folla, per evitare che il veleno di queste tendenze contamini anche loro. Il Maestro presenta a tale riguardo una catechesi cristallina sul โ€œfunzionamentoโ€ della purezza interiore e insiste che tutti vi pongano lโ€™attenzione necessaria. Niente di ciรฒ che รจ esterno allโ€™uomo, di per sรจ stesso, puรฒ renderlo impuro.

Non esistono, in altre parole, cose pure e cose impure in sรจ stesse, venendo in contatto con le quali si rimane contaminati, ma รจ sempre la disposizione del cuore, che rende impure persone e situazioni. Sono i propositi, ossia i progetti e i desideri cattivi, che vengono fuori dalla parte piรน intima dellโ€™uomo, a sporcarne lโ€™anima e le azioni. Il dettagliato elenco di cose cattive, che possono uscire dal cuore umano, rappresenta una pista sempre attuale per il nostro esame di coscienza quotidiano e ancora di piรน per accostarci al sacramento della Riconciliazione. Chi si legge dentro con attenzione e onestร  spirituale ed intellettuale, vedrร  che difficilmente puรฒ ritenenrsi immune o non toccato da qualcuna di queste malattie spirituali.

Questo non deve gettarci nello scoraggiamento e nella tristezza, quanto essere uno stimolo โ€“ proprio come fa Gesรน nei confronti degli scribi e dei farisei โ€“ a non sentirci mai arrivati e in ordine davanti a Dio, ma a prendere sul serio il nostro cammino di conversione e di purificazione del cuore. Si tratta evidentemente di un processo lungo, che richiede costanza, pazienza e apertura alla grazia di Dio, ma che quando si accoglie con sinceritร  ed entusiasmo porta con sรจ una quantitร  infinita di benedizioni, assieme alla pace del cuore e alla positivitร  dellโ€™approccio nei confronti delle situazioni e delle persone, liberandoci dal sospetto e dal pessimismo, che tante volte avvelenano la nostra vita e le nostre relazioni.


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