Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 23 Agosto 2020

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La domanda iniziale di Gesรน continua a riecheggiare in un modo misterioso e continuo nella storia dellโ€™umanitร  di tutti i tempi. Tutti, cristiani e non cristiani, di ogni etnia, lingua e latitudine, almeno una volta nella vita si sono chiesti chi sia davvero questo personaggio che ha influenzato tanto la storia dellโ€™umanitร . Le risposte sono state e sono svariate: un grande della storia, un uomo celebre, un sapiente, un rivoluzionario, il fondatore di una nuova setta, qualcuno che ha detto e fatto cose belle, un profeta, un guaritore, un filosofo, etc etc.

A Lui, perรฒ, non interessa la voce generica della folla impersonale, per quanto numerosa e rumorosa essa sia, ma che i suoi, ossia la sua comunitร , la sua Chiesa, i suoi discepoli, sappiano veramente chi Egli sia ed esprimano la vera fede in Lui. Tutte queste belle risposte, infatti, finiscono per essere irrilevanti: sebbene si possa riconoscerne un valore etico ed esemplare alla sua figura, in ogni caso la sua incidenza rimarrebbe relegata a qualcosa da imitare o imparare, ma non toccherebbe piรน di tanto la vita concreta. La risposta di Pietro si pone su tuttโ€™altra lunghezza dโ€™onda.

Il Primo degli Apostoli riconosce in Gesรน il Messia atteso da Israele, lโ€™Unto di Dio, il Figlio di Dio, Dio stesso! Una risposta cosรฌ รจ a dir poco sconvolgente! Riconoscere la divinitร  di Gesรน, la sua identitร  di Salvatore atteso e sperato da Israele, significa ammettere la sua incidenza nella storia e nella vita! Credere che Gesรน sia Dio o che non lo sia, fa la differenza.

Credere che valga la pena investire su di Lui, nella relazione con la sua persona viva e vera, pone in uno stato di vita trasfigurata, quella dei beati, di coloro che sperimentano la vera felicitร . Pietro รจ definito โ€œbeatoโ€ esattamente per questo: la sua risposta di fede รจ opera dellโ€™azione misteriosa dello Spirito in lui, che lo fa entrare in un mondo nuovo, quello divino e soprannaturale del Padre, che supera โ€œla carne e il sangueโ€, ossia il livello meramente umano. La fede di Pietro, come porta-parola della Chiesa, diviene il fondamento della nuova famiglia di Gesรน, fondata su questa roccia.

La fede in Gesรน, vero Dio e vero uomo, lega Pietro a questa Roccia, Cristo, rendendolo partecipe della sua stabile fermezza. Santโ€™Agostino ci illumina: โ€œPietro quindi deriva da ยซpietraยป, non pietra da ยซPietroยป, come il nome di Cristo non deriva da ยซCristianoยป, ma รจ il nome di ยซCristianoยป che deriva da Cristo. Tu, dice dunque, sei Pietro e su questa pietra che tu hai riconosciuta pubblicamente, su questa pietra che tu hai riconosciuta come vera, dicendo: Tu sei Cristo, il Figlio del Dio vivente, io edificherรฒ la mia Chiesaโ€™, cioรจ sopra me stesso, Figlio del Dio vivente, io edificherรฒ la mia Chiesaโ€ (Discorso 76).

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Nella fede di Pietro, il Principe degli Apostoli, dunque, cโ€™รจ la fede di tutta la Chiesa che cammina nella storia e lui stesso, reso partecipe di tale fermezza e stabilitร , compie la parola di Isaia: โ€œse non crederete, non resterete saldiโ€ (Is 7, 9). Tale soliditร  e stabilitร  in Cristo rende la Chiesa vittoriosa contro le potenze del male, che possono far rumore, abbagliare, agitare, ma non prevarranno, mai! Il libro dellโ€™Apocalisse ce lo ricorda: โ€œOra si รจ compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, poichรฉ รจ stato precipitato lโ€™accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notteโ€ (Ap 12, 10).

I colpi di coda del maligno continuano ad abbattersi sulla comunitร  dei discepoli fino alla fine dei tempi, ma Pietro, nonostante la sua fragilitร  e la sua caduta nel momento della prova, per cui piangerร  le lacrime dellโ€™amaro pentimento, ha una chiamata particolare: โ€œSimone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano;ย ma io ho pregato per te, perchรฉ la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelliโ€ (Lc 22, 31-32).

Questo ministero di Pietro, di confermare la fede dei discepoli, continua fino alla fine dei tempi nei suoi successori, che ne conservano le prerogative affidategli da Gesรน, ossia quella di legare e di sciogliere, di indirizzare verso il bene e di perdonare i peccati, di dispensare la sua grazia nella vita sacramentale della Chiesa, di chiamare il male per nome ed esortare alla virtรน, conducendo il popolo di Dio allโ€™unitร , alla comunione e alla salvezza eterna, non per desiderio di potere, di ricchezza e di affermazione umana, ma solo per amore: โ€œGli disse per la terza volta: โ€œSimone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?โ€. Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: โ€œMi vuoi bene?โ€, e gli disse: โ€œSignore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio beneโ€. Gli rispose Gesรน: โ€œPasci le mie pecoreโ€ (Gv 21, 17).


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