La meta del cammino della Madre
La solennitร dellโAssunzione, che celebriamo ogni anno il 15 agosto, data in cui probabilmente nellโantichitร si consacrรฒ una grande chiesa a Maria nella cittร di Gerusalemme, rappresenta la celebrazione mariana piรน importante dellโanno liturgico. Maria, unita a Cristo in modo singolare ed unico, ha ricevuto giร in dono la piena partecipazione alla sorte gloriosa del Risorto in anima e corpo.
Passata come il Figlio attraverso lโesperienza della morte terrena, Ella non ha subito la corruzione del sepolcro, ma รจ stata introdotta immediatamente nella gloria del cielo. La tradizione dellโoriente, infatti, per indicare questo passaggio pasquale di Maria, lโha definito โdormitioโ, quasi un addormentarsi della Madre nelle braccia del Risorto per entrare nella vita gloriosa dei risorti, alla quale anche noi saremo chiamati alla fine dei tempi, quando la nostra carne โ secondo quanto crediamo con la Chiesa โ risorgerร dai sepolcri.
Maria, dunque, rappresenta unโanticipazione di quei โcieli nuovi e terra nuovaโ (Ap 21,1), che si compiranno alla fine della storia, quando Dio sarร tutto in tutti. Lโingresso di Maria nella gloria รจ lโultima tappa di un cammino di comunione con Dio che Maria ha vissuto in tutta la sua vita come โpellegrina della fedeโ (Giovanni Paolo II). La liturgia di oggi, presentandoci il cammino di Maria verso la casa di Elisabetta, dopo lโannuncio dellโangelo che le ha rivelato la sua missione di Madre di Cristo, vuole richiamare proprio a questo: la fede non รจ un dono da nascondere e riservare solo per noi stessi, quanto invece un dinamismo che ci pone in movimento, spesso in strade sconosciute e inaspettate, alla ricerca di Dio e allโincontro vero con i fratelli.
Maria รจ lโarca della nuova alleanza, il tabernacolo del Dio vivente, colei che porta al mondo la gioia contagiosa del cielo. La vita di fede di Maria, manifestatasi nella fretta dellโamore che si pone in cammino, diviene modello per la nostra vita cristiana. Piรน siamo pieni di Dio, come Lei, piรน diventiamo seminatori di gioia e di consolazione spirituale per i nostri fratelli e sorelle, spesso senza parole, ma con la testimonianza di una vita diversa da quella che il mondo persegue! La glorificazione di Maria in anima e corpo รจ il segno che il bene vince sempre sul male, la vita trionfa sulla morte, lโamore dissipa lโodio e la luce di Dio rischiara le tenebre del peccato e della corruzione.
San Germano di Costantinopoli scriveva di Maria: โnon era ammissibile che tu, essendo vaso contenente Dio, fossi dissolta nella polvere. Poichรฉ colui che in te si spogliรฒ era Dio fin dal principio e Vita piรน antica di tutti i secoli, era anche necessario che la madre della Vita abitasse insieme alla Vitaโ (IV omelia mariologica). Lโumile disponibilitร di Maria ad essere strumento nelle mani di Dio, ha fatto si che lui la rendesse beata. Le promesse di Dio sulla salvezza e la felicitร senza fine si sono giร compiute in Maria e divengono per noi un segno sicuro di speranza.
Se camminiamo come lei in questa disponibilitร totalizzante della fede e in questo amore incondizionato, ci toccherร la stessa sorte di gloria.



