1ยฐ Lettura
โ S.Giovanni Crisostomo diceva:
โI ricchi o sono ladri
o sono figli di ladriโ
โ Il periodo storico, intorno al 750 a.C.
รจ favorevole a Israele:
si gode un relativo benessere economico,
sono migliorate anche le tecniche di lavoro
in campagna e i raccolti sono migliorati,
gli scambi commerciali hanno favorito
non solo arricchimenti
ma pure relazioni diplomatiche nuove
e vantaggiose,
si formano i primi grandi proprietari terrieri;
il vino, lโolio, il grano
sono prodotti che si possono vendere bene
e guadagnarci parecchio.
โ Ma cโรจ un uomo, Amos,
che non si unisce al coro che inneggia
alla politica di Geroboamo II.
Eโ un pastore che viene dal deserto di Betlemme;
afferma davanti a tutti:
โEโ vero ci sono benessere e ricchezza nel paese,
ma solo per alcuni.
I poveri sono ancora sfruttati
e nei confronti dei piรน deboli
si commette ogni forma di ingiustizia:
si manomettono e si falsificano le bilance,
le misure dei contenitori del grano
vengono diminuite,
al povero si possono vendere anche gli scarti,
tanto lui non se ne intende
e non puรฒ neppure protestareโฆ
quando non riesce a pagare i debiti
gli si prende la casa e il campetto,
mettendolo sul lastrico con la famigliaโฆ
Ma a Dio non sfugge nulla,
โ dice il Profeta Amos โ
di queste ingiustizie perpetrate a svantaggio
dei poveri Dio chiederร conto.โ
โ Il mondo non รจ cambiato,
neppure dopo migliaia di anni:
lโegoismo umano,
le ingiustizie, lโinganno,
il bisogno di possedere sempre di piรน,
la corruzione, lโaviditร โฆ
sono parte della natura umana.
Noi siamo sempre portati a:
fare senza Dio
e imbrogliare il prossimo;
arricchirci sulla pelle dei poveri.
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โ Chiamare in causa i nostri politici
e amministratori pubblici
รจ fin troppo facileโฆ
ma purtroppo
nonostante i codici, i tribunali, le galereโฆ
sembra non ci sia un personaggio pubblico
di qualche rilievo
che riesca a mantenere le mani pulite.
Es. โRoma ladronaโฆ
e poi gli stessi che gridavano cosรฌ
appena hanno potuto comandare e gestire il potere,
rubavano piรน degli altriโฆ e si sono rifatti alla grandeโฆ
sempre a scapito della povera gente
che dicevano di voler difendere.
Renzi per non essere da meno
si compera un aereo da 150 milioni di euro
e costa una follia a mantenerloโฆ
Ora non serve piรน a nessuno
e la Compagnia araba che glielo aveva rifilato
non lo vuole piรน indietro.
Personaggi pubblici romani, regionali,
provinciali, grandi Comuni,
con incarichi di servizio negli Enti Statali,
nella Sanitร ,
Banche, Assicurazioni, INPS, Ferrovie,
compagnie petrolifere, massoni,
sono di una voracitร e di una insaziabilitร infinite,
e praticamente quasi immuni
da ogni giudizio e punizione.
โ Cโรจ una specie di filo rosso
che lega tutta la storia del popolo ebreo
e la storia dei profeti.
Questi vengono mandati da Dio
per richiamare i ricchi, i re, i sacerdoti,
i latifondistiโฆ
a cambiare la loro politica
nei confronti dei poveri.
Dio manda i Profeti
non per richiamare il popolo alla religiositร ,
perchรฉ non frequenta il Tempio
o non fa abbastanza sacrifici o preghiere,
ma perchรฉ quanti hanno il potere in mano
politico, economico, culturale, religioso, eccโฆ
trascurano i poveri.
La Bibbia รจ tutta qui.
โ Collegamento con la pagina del Vangelo:
si parla di un ricco amministratore
che aveva fatto i soldi imbrogliando
il suo padrone
viene richiamato e cacciato via.
VANGELO
โ Il fatto raccontato dal Vangelo
non รจ poi cosรฌ strano e inusitato;
se avessimo dei giudici seri e onesti,
se denunciassimo furti e corruzione
e noi stessi non avessimo la coda di paglia
e qualcosa da tenere nascosto
(es. non paghiamo tutte le tasse)
chissร quanti amministratori pubblici
e persone che maneggiano affari e denaro
potrebbero venire denunciati e
mandati a casaโฆ
Qualcosa si riesce a fare,
ma solo troppo tardi, solo con pochi
e il denaro sottratto non lo si ricupera piรน.
N.B.
I veri ladri
non sono quelli che ci rapinano per la strada,
in auto
o vengono a svaligiarci la casaโฆ
quelli sono ladri di polli, dei miserabili,
degli accattoniโฆ
I veri ladri,
sono quelli che ci mettono alla caritร
li abbiamo eletti noi e sono o a Roma
o sono anche piรน vicini,
sono tutti quelli che poi troviamo sui giornali
denunciati e giudicati per:
sottrazione di capitale,
turbativa dโasta,
mazzette, peculato, corruzione, eccโฆ
gente che ruba milioni e miliardi di euro
e noi li riteniamo dei benefattori
e diamo loro la nostra fiducia
e la possibilitร di continuare a rubareโฆ
โ Eโ una parabola strana:
Gesรน sembra elogiare la disonestร
di un amministratore.
Come puรฒ essere?
1ยฐ
Se presumiamo che quel padrone
fosse un usuraio e disonesto,
che avesse imbrogliato per diventare cosรฌ riccoโฆ
In questo caso lโamministratore
sarebbe una specie di giustiziere
e rimette in sesto la giustizia,
restituendo una parte di quanto
il padrone aveva rubato o imbrogliato prima.
E il fattore โgiustiziereโ
viene elogiato
per aver trovato una forma nuova
e originale per fare giustizia
e restituire qualcosa a chi era stato imbrogliato.
2ยฐ
โ Se invece pensiamo che
il fattore sia veramente disonesto
e il padrone sia Dio,
allora Gesรน
pur non approvando la disonestร dellโuomo,
lo elogia per la sua sagacia,
la sua intelligenza a costruirsi un futuro
e una possibilitร di sopravvivenza:
puntando non piรน sui beni materiali,
ma sulle persone,
sugli amici.
Si รจ servito dei beni che ancora gestiva
per aiutare gli altri,
che potrebbero diventargli amici e riconoscenti.
E questo cambio di atteggiamento:
dai beni alle persone
รจ una genialata
che gli sarebbe potuta diventare utile.
Ha fatto una specie di caritร
e questa torna sempre a vantaggio.
โ Le ultime righe del brano
mettono insieme alcuni detti di Gesรน,
probabilmente pronunciati in altri contesti
e pertanto non riconducibili a questa pagina
del fattore disonesto.
Es. โricchezza nostra e ricchezza altruiโ
la nostra รจ quella che possiamo portarci dietro
anche dopo la morte (โricchezza veraโ);
quella che non ci possiamo portare dietro
รจ una ricchezza che non ci appartiene,
resta agli altri
(รจ โricchezza disonesta
che viene detta: โaltruiโ).
โ โNon potete servire Dio e denaroโ
perchรฉ sono due padroni esigenti
e uno esclude lโaltro.
Conclusioni:
1ยฐ Quellโamministratore siamo noi
nei confronti di Dio
2ยฐ Dio ci ha messo in mano una ricchezza
dei doni, dei talentiโฆ
ricchezza vera (quella nostra)
e dobbiamo renderne conto.
3ยฐ La parabola parla anche di ricchezze concrete:
olio, denaro, grano,
4ยฐ la ricchezza in sรฉ non รจ un male
lo รจ quando viene trattenuta solo per se stessi.
Quello che faceva lโamministratoreโฆ
Quando si rende conto di aver sbagliato,
tenta di ricuperare per salvarsiโฆ
5ยฐ Siamo noi quellโamministratore disonesto;
amministratori di una ricchezza (doniโฆ),
che ci รจ data per gli altri.
6ยฐ Eโ da furbi,
da persone sagge e previdenti
โFarsi amici con la ricchezza disonestaโ.
Nel Regno di Dio non serve denaro o beni materiali,
ma amici,
persone che ti possano aiutare.
Lโamministratore (noi)
baratta ricchezza (che nel Regno non serve)
per farsi degli amici, dei meritiโฆ
7ยฐ Noi non siamo padroni di beni o di ricchezze,
ma solo amministratori,
che alla fine dovranno rendere conto.
8ยฐ Lโamministratore non viene lodato
perchรฉ ha rubato
ma perchรฉ ha avuto unโidea geniale:
farsi accogliere da quanti aveva beneficato.
9ยฐ La ricchezza รจ sempre degli altri (altrui)
e non ce la portiamo dietro
e siamo solo amministratori;
le buone azioni (la bontร ) sono nostre
e queste sono lโunica moneta per il Regno.
Ogni tipo di bene e possibilitร che abbiamo
(la nostra ricchezza)
dobbiamo solo amministrarla.
La โricchezza veraโ = ciรฒ che abbiamo dato,
(quella nostra)
รจ lโunica che rimane
Siamo ricchi solo di ciรฒ che diamo.
Commento a cura di don Franco Scarmoncin – Diocesi di Padova
