Commento alle letture di domenica 14 Ottobre 2018 – Missio Ragazzi

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In questo Vangelo si racconta di un giovane che corre incontro a Gesù perché ha una domanda da porgli. Ma quand’è che noi corriamo?

Quando rischiamo di arrivare tardi ad un appuntamento importante, magari per incontrarci con gli amici o perché stiamo facendo tardi a scuola. Questo giovane quindi non deve semplicemente fare una domanda a Gesù, tipo “Scusi, per andare alla sinagoga, dove si va?”, ma una per lui molto importante: “Maestro buono, che devo fare per avere la vita eterna?”.

Lui è il classico bravo ragazzo, ubbidiente, segue tutte le regole, eppure non è ancora felice e pensa che per avere un posto in paradiso bisogna “meritarselo”. Gesù invece con amore gli fa capire che dietro alle giuste regole c’è sempre il cuore, l’amore per Gesù e gli altri, ma se ci leghiamo tanto alle nostre cose, ad esempio ai nostri giochi, ci incatenano: quando non le abbiamo siamo tristi e quando le abbiamo siamo tristi lo stesso perché abbiamo paura di perderle, e quando siamo con gli altri non riusciamo a volergli bene veramente perché il nostro pensiero va sempre alle nostre cose.

Ma Gesù ci dà una speranza: se uno libera il proprio cuore non solo potrà volere bene veramente agli altri, ma la sua felicità si moltiplicherà così tanto da diventare un giorno, il paradiso. Pensate: se io tengo un gioco solo per me, ci sarà solo una felicità, la mia; se invece lo condivido con altre le persone, ci saranno tante felicità quante le persone che ci potranno giocare.

Missio Ragazzi

La grande novità di Io Vangelo 2018/19 riguarda le illustrazioni: Gesù sarà rappresentato nelle vesti di un bambino.
L’obiettivo di questo cambiamento è cercare di rendere più vicina la figura di Gesù a bambini e ragazzi cui l’animazione missionaria intende rivolgersi.

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XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

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Vendi quello che hai e seguimi.

Mc 10, 17-30
Dal Vangelo secondo Marco

17Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». 18Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 19Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre». 20Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». 21Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». 22Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
23Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». 24I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! 25È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». 26Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». 27Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
28Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». 29Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, 30che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 14 – 20 Ottobre 2018
  • Tempo Ordinario XXVIII
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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