Commento al Vangelo del 1 febbraio 2015 – don Mauro Manzoni

La Parola di Dio“, canale YouTube del prolifico Don Mauro di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, IV Domenica del Tempo Ordinario – Anno B.

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“Fa che ascoltiamo, Signore, la tua voce” ripetiamo insieme nel Salmo responsoriale di questa domenica. La voce di Dio, una voce che non urla ne grida per farsi ascoltare. Una voce che ci invita a guardare dentro noi stessi per – continua il Salmo – per “applaudire, acclamare, accostarci al Signore per rendergli grazie”.

Voce di Dio che parla col suo popolo, cioè con me. Voce di Dio che si fa persona in Cristo, maestro che insegna e liberatore che guarisce, come viene descritto nel Vangelo di questa domenica. E non ripete né ripropone la parola di Dio, ma insegna come uno che ha autorità, accompagnando le sue parole col miracolo.

Gesù è il vero, grande profeta preannunciato nella prima lettura. E il segno del miracolo annuncia l’inizio della liberazione e del riscatto dal male e dal demonio. “Taci e vattene” dice al demonio. Non discute né scende a patti. Non tratta né contratta, tanto meno patteggia e mercanteggia. Il problema per noi, invece, è proprio questo: siamo artisti della doppia morale, della doppia coscienza. Non si riconosce più la distinzione fra bene e male, onestà e corruzione, fedeltà e tradimenti, pulizia e sporcizia. Ma Dio non tentenna e ingaggia una lotta contro tutto ciò che ci rende schiavi del demonio. Dio ha impegnato tutto se stesso per lottare contro il male e la menzogna, a mani nude, fino a farsele inchiodare su una croce, fino a versare il suo sangue. Una meravigliosa storia di amore tra Dio e il suo popolo, cioè tra Lui e me. [divider]

Mc 1, 21-28
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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