Commento al Vangelo dal foglietto “La Domenica” del 29 Marzo 2020

SIGNORE, TU SEI PER NOI LA RISURREZIONE E LA VITA

Il Signore oggi ci rivela l’amore del Padre che vuole che nessuno dei suoi figli muoia per il
peccato, ma che si converta e viva. Questa vita continuamente rigenerata è la grazia che abbiamo ricevuto con il Battesimo e che riceviamo ogni volta che ci riconosciamo peccatori e chiediamo perdono al Padre.

Quello di Lazzaro è l’ultimo segno che Gesù compie nel Vangelo di Giovanni. Un segno che profetizza la sua morte e risurrezione. Lazzaro è un discepolo silenzioso: tace sempre, non ci sono parole sulle sue labbra. Eppure, con la sua stessa vicenda, annuncia la Pasqua di Gesù. Presso la sua tomba Gesù rivela di essere «la risurrezione e la vita».

Questo segno, tuttavia, ci svela anche altro: Gesù non solo viene a compiere la promessa annunciata da Ezechiele — che sarebbe giunto il giorno in cui Dio avrebbe aperto i nostri sepolcri (l Lettura) — ma lo fa attraverso il dono della propria vita. Infatti, sarà proprio a motivo della risurrezione di Lazzaro che, in Giovanni, il Sinedrio decreterà la condanna a morte di Gesù. Egli, recandosi da Lazzaro, va a donare la propria vita al suo amico.

San Paolo (Il Lettura) ci ricorda che colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà vita anche ai nostri corpi mortali. Ci daràla vita di Gesù, una vita cioè interamente abitata dalla logica
del dono. Gridando «Lazzaro, vieni fuori!», Gesù ci invita a uscire non solo dai nostri sepolcri, ma anche dai nostri egoismi, dalle nostre chiusure solitarie, dalle paure che ci portano a diffi-
dare degli altri.

fr. Luca Fallica, Comunità Ss. Trinità di Dumenza – Fonte – Edizioni San Paolo

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