Vangelo della domenica – 24 Febbraio 2019 – don Lucio D’Abbraccio

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Amate i vostri nemici

Lโ€™insegnamento di Gesรน che abbiamo ascoltato nel vangelo di oggi, anche da molti che si dicono cristiani, รจ ritenuto impossibile da realizzare. Riusciamo noi a perdonare a chi ci fa del male? Riusciamo ad amare coloro che ci odiano? Riusciamo a benedire chi ci maledice e pregare per coloro che ci trattano male? Umanamente parlando queste affermazioni di Gesรน sembrano irrealizzabili. Fare del bene a colui che ci sta facendo il male, รจ infatti impossibile alle forze umane!

Il cristiano, il vero cristiano, puรฒ essere odiato, ma lui non puรฒ odiare: esattamente come accade per Dio. Quante volte offendiamo Dio con il nostro comportamento! Perรฒ come un Padre misericordioso ci perdona perchรฉ ci ama! Il momento della massima vita cristiana non รจ, allora, il momento in cui tutto va bene e tutti ci rispettano: nei momenti di tranquillitร  non si vede e non si puรฒ vedere che cosa cโ€™รจ nel cuore di una persona. Il momento della massima vita cristiana รจ il momento in cui lโ€™odio di qualcuno ci raggiunge, ci offende, ci fa soffrire: questo รจ il momento in cui appare chiaramente che cosa cโ€™รจ nel cuore; appare chiaramente se siamo dei veri cristiani o degli ipocriti. Se siamo discepoli di Cristo, noi allโ€™odio dobbiamo rispondere con lโ€™amore. Siamo capaci di rispondere con lโ€™amore? Se abbiamo accolto il Signore nel nostro cuore siamo capaci, altrimenti siamo ancora pagani nel cuore.

Il primo libro di Samuele (I Lettura) presenta un episodio della storia di Israele in cui lโ€™invito ยซamate i vostri nemiciยป รจ vissuto in modo esemplare. Il re Saul era invidioso del giovane Davide, futuro re dโ€™Israele, cui andava la simpatia della gente, e il re decise di ucciderlo. Scese in campo con tremila uomini per dargli la caccia, ma le circostanze si svolsero in modo che fu invece Davide ad avere la possibilitร  di uccidere Saul, ma lo risparmiรฒ, anzi, gli offrรฌ la sua amicizia. Davide diventa lโ€™esempio per ogni ebreo, come per ogni cristiano, a perdonare, ad amare i nemici come ha fatto Gesรน che ha perdonato a chi gli sputava in faccia, a chi lo crocifiggeva. Il Signore Gesรน, con questi gesti, ha reso visibile il grande amore che Dio ha per noi. Nel salmo responsoriale, infatti, abbiamo letto ยซla bontร  e lโ€™amoreยป di Dio nostro Padre.

Gesรน, nel vangelo, dice: ยซbenedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche lโ€™altraยป. Evidentemente queste non sono affermazioni da prendere alla lettera e da applicare materialmente. Gesรน stesso quando ricevette uno schiaffo dal soldato, non porse materialmente lโ€™altra guancia. E allora cosa significano queste parole di Gesรน? Significano, e soprattutto sottolineano, lo spirito con cui bisogna reagire a chi ci fa del male: il male subรฌto non deve far scattare in noi il desiderio della vendetta, ma il desiderio di amare e pregare di piรน, perchรฉ sventurato non รจ chi subisce un torto ma chi lo fa. Pensiamo a san Francesco dโ€™Assisi, san Massimiliano Maria Kolbe, san Pio da Pietrelcina e tanti altri santi. Lโ€™evangelista, inoltre, annota che il Maestro continua il suo discorso dicendo: ยซSe amate quelli che vi amano, che meriti ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stessoยป. Ciรฒ significa che lโ€™offesa dร  al cristiano la possibilitร  di amare senza ricompense, senza contraccambio; lโ€™offesa dร  lโ€™occasione di perdonare come perdona Dio. Per chi crede ci puรฒ essere una gioia piรน grande? Gesรน conclude dicendo: ยซSiate misericordiosi, come รจ misericordioso il Padre vostroยป. Queste sono le parole chiave di tutto lโ€™insegnamento e di tutto il comportamento di Gesรน. Gesรน perdona, perchรฉ il Padre perdona; Gesรน cerca i peccatori, perchรฉ il Padre cerca i peccatori; Gesรน รจ misericordioso, perchรฉ il Padre รจ misericordioso. Il cristiano, ci ricorda san Paolo nella prima lettera ai Corinzi (II Lettura), unito al Signore diventa uomo nuovo. Cosa significa? Significa che il cristiano deve diventare una cosa sola con Cristo, deve essere immagine, icona di Gesรน misericordioso.

Alla luce di questo vangelo, ci sentiamo tutti poco cristiani, ma Dio conosce il nostro cuore, le nostre fragilitร , le nostre debolezze e dunque ci aspetta. Quando cadiamo รจ sempre pronto a rialzarci. Purtroppo il nostro cuore รจ ancora malato di odio, vendetta, e porta le cicatrici di tanti rancori, ma Dio, se noi vogliamo, puรฒ guarirlo. Al bene si deve giungere attraverso il bene, attraverso il perdono.

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Concludoย  con le parole che si leggono nella Preghiera eucaristica II della riconciliazione: ยซPer tuo dono, o Padre, la ricerca sincera della pace estingue le contese, lโ€™amore vince lโ€™odio e la vendetta รจ disarmata dal perdonoยป.

Don Lucio D’Abbraccio

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