UNA NOTTE PER IMPARARE A GUARDARE LA STORIA DAGLI OCCHI DI GESU’ E DAL SUO PRESEPIOย
Ci sei mai stato negli occhi di Gesรน? Hai mai guardato il mondo con il suo sguardo? Natale รจ anche questo, lasciarsi assorbire dai suoi occhi per guardarsi attorno da quel posto lรฌ. Perchรฉ, non รจ lโIncarnazione che celebriamo? Eโ solo unโimmagine, non cโentra la scienza. Certamente anche in Gesรน la vista si sarร sviluppata come in ogni altro neonato. Ma a noi interessa quel suo punto di osservazione, perchรฉ รจ da lรฌ che dobbiamo partire. Eโ quello il centro della scena, di quella notte come della storia intera. Giร , la storia. โIn quei giorniโ regnava Augusto, il primo imperatore che decise di censire tutti gli abitanti dellโ โecumeneโ, ossia del mondo intero. Era un modo per riaffermare che era lui il dio di tutta la terra, e a un dio non si addice che sfugga qualcosa. Nomi, indirizzi, e denari, tutto nelle sue mani: nominare per dominare, fa questo un โAugustoโ, ovvero un dio โdegno di venerazioneโ, no? Anche Gesรน, che per questo era nato a Betlemme. Il censimento, infatti, era stata lโoccasione perchรฉ i suoi genitori โdalla Galilea salissero in Giudea, alla cittร di Davideโ, in quanto โGiuseppe era della casa e della famiglia di Davideโ.
Nel grembo di Maria Gesรน avrร patito anche Lui la scomoditร del viaggio, ma Augusto e il suo censimento non li ha visti di certo. Ma ha visto la luce, lรฌ in quella grotta. Ha visto, cioรจ, il frutto del censimento. I suoi occhi hanno cominciato in quel momento a rovesciare la prospettiva con la quale si guarda la storia. Fuori il trambusto per il censimento, in quella grotta Lui e la sua Famiglia; fuori i potenti e i sapienti che si illudono di condurre la storia per il proprio utile, dentro il compimento della promessa di Dio al servizio del quale, proprio Augusto si era inconsapevolmente prestato. Eโ cosรฌ, infatti, che negli occhi di Gesรน si vedono i fatti della nostra vita, alla rovescia. Prova a guadarli con Lui stanotte. Dalla mangiatoia dove รจ stata deposta la vita che non muore, il frutto benedetto del seno di Maria.
Muoviti anche tu a โinscrivereโ i nomi della tua vicenda: la famiglia nella quale sei nato, i tuoi genitori e fratelli, i nonni, gli zii e le zie; i compagni di scuola, le maestre e i professori; gli amici, le persone alle quali ti sei legato e non ci sono piรน, quelle che hai tradito o che ti hanno ingannato; la tua fidanzata o il fidanzato; tuo marito e tua moglie, i figli, i suoceri e i parenti tutti; i capi e i colleghi di lavoro; i clienti e i fornitori. I nemici, sรฌ, soprattutto quelli che ti hanno fatto del male. E poi i luoghi dove hai vissuto, le strade su cui hai camminato, le scuole e i villaggi delle vacanze, lโufficio dove hai lavorato e gli ospedali dove hai sofferto, le stanze buie dove hai peccato. Registra tutto, non tralasciare nulla stanotte, perchรฉ dagli occhi di Gesรน tutto si illumina di una luce nuova. Tutto era al servizio di Lui, perchรฉ in te, oggi, si compisse la promessa nella quale sei venuto al mondo. Proprio lรฌ a Betlemme, infatti, la tua di oggi, laddove sei giunto spinto dagli eventi che sembravano contrari, compresi quelli di peccato, โsi compivano i giorni del suo partorireโ.
Ma lo capisci solo da dentro lo sguardo di Gesรน che gli ordini di quellโAugusto che ha regnato nella tua vita erano, misteriosamente, al servizio di in un ordine piรน grande. Eโ vero, il demonio ti ha creato problemi, usurpando in te il posto di Dio. Il censimento, infatti, nella Bibbia รจ sempre unโinsubordinazione contro Dio, perchรฉ solo Lui รจ il Signore della terra e degli uomini. Per dominarti ed esigere da te le tasse salatissime dei peccati, ti ha strappato alla tua Nazaret, alla Santa Casa preparata per te dal Creatore, proprio come fece lโeditto di Augusto con Giuseppe e Maria. E che cammino accidentato รจ stato sino ad oggiโฆ Buche e cadute, briganti e ferite; e una stanchezza infinita, senza riuscire a trovare un โluogoโ dove riposare. Perchรฉ il salario del peccato รจ sempre lo stesso, non avere piรน un posto nel Paradiso.
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Per questo anche tu sei finito in una stalla, in mezzo agli animali. Ma stanotte puoi scoprire di non essere solo. Prima di te vi erano giunti Giuseppe e Maria, per dare alla luce Gesรน, proprio accanto a te e per te. Maria stava per partorire, e secondo la Legge il parto lโavrebbe resa impura. Per questo, nellโalbergo di Betlemme, non cโera per loro un โluogoโ dove essere sopitati insieme agli altri. Quel sangue avrebbe contaminato tutto, e cosรฌ hanno provveduto per loro un โluogoโ allโinterno della grotta, tra gli animali. Ma proprio quello era lโunico adatto a Dio che si faceva carne. Un โluogoโ, lo stesso termine che il Vangelo usa per il Calvario,.
Quella grotta era, infatti, una profezia di quella sulla quale sarebbe colato il sangue di Cristo, puro per purificare gli impuri. No, Maria non era impura, e non aveva bisogno di un posto riservato. Era immacolata, vergine prima, durante e dopo il parto, non avrebbe contaminato ma benedetto il โluogoโ dove stava per deporre Dio sulla terra. Ma era ancora un segreto, come forse lo รจ per noi, scandalizzati dalle nostre impurezze. Ma stanotte รจ diverso. Stanotte quella stalla รจ il vero Tempio di Dio, il โluogo dei luoghiโ, il Santo dei Santi. Maria dร alla luce il Figlio di Dio esattamente dove ti ha trascinato il tuo orgoglio. Dai, entra nello sguardo di Gesรน, Lui ti sta giร guardando. Ti vede nei pastori, gli ultimi tra gli ultimi. Non erano, infatti, quello che forse immaginiamo quando prepariamo un presepe. I pastori venivano considerati come dei criminali; si rubavano il bestiame a vicenda, erano sempre a contatto con cose impure, non avevano nessun diritto.
Il Talmud dice che se si incontra un pastore caduto in un dirupo non bisogna tirarlo fuori, perchรฉ per lui non cโรจ speranza di risurrezione. E tu, sei un peccatore, e hai perduto la speranza di uscire dalla schiavitรน alla pornografia, al gioco, alla droga o allโalcool? Sei impigliato in un giudizio che non ti dร tregua? Stai tradendo tua moglie, con unโaltra donna o con il tuo ego e le tue cose? Sei incapace di sacrificarti e studiare? Stai rubando lavorando poco e male? Sei adirato e non accetti la storia, e le ingiustizie, e mormori contro tutto e tutti? Sei caduto in una fossa e nessuno si ferma per tirarti fuori? Come i pastori non hai avuto il tempo di fare le abluzioni di ogni giorno? Eโ tanto, vero?, che non vai al Tempio, come loro. E forse molti pensano, come ai tempi di Gesรน, che il Messia quelli come te arrivando li avrebbe tolti finalmente di mezzo. Come ogni peccatore, come chi stupra, uccide, ruba, froda. Sรฌ, non ci sono dubbi, sei uno dei pastori che facevano la guardia al loro gregge, e guai a chi tocca le tue cose, chi ti chiede un poโ di tempo e un briciolo di misericordiaโฆ
Eppure, dalla mangiatoia Gesรน ti guarda con amore! Eโ adagiato lรฌ per te come lo fu per i pastori, come accanto alla mensa dellโultima cena. Lui ti guarda attraverso lโannuncio che a te, e a tutti i peccatori ha voluto far arrivare. Non vedi? Non senti? Nel silenzio della notte, la nostra di dubbi e paure, risuona una voce che si puรฒ guardare, come quella che accanto al sepolcro ha chiamato โMaria!โ, come quella che, nel cenacolo, ha annunciato โPace a voi!โ ai discepoli terrorizzati e sfiduciati. Eโ la voce della Chiesa che sembra risplendere dagli occhi di Gesรน: โNon temete! Ecco, vi annuncio la buona notizia di una grande gioia che sarร per tutto il popolo: fu partorito per voi, oggi, un Salvatore, che รจ Cristo Signore, nella cittร di Davideโ.
Non aver paura, guarda il โsegnoโ del Salvatore, e lasciati guardare dal suo amore. Scoprirai che Lui ti vede avvolto di Gloria, tu che hai dato gloria a un altro re. Eโ la sua Gloria, la sostanza di Dio che ha deposto nellโultimo posto della terra. Il senso, il valore, la gioia della vita che รจ in Cielo ora brilla dagli occhi di un bambino deposto in una mangiatoia. Ed รจ pane per te e per me, per tutti i peccatori! La Gloria di Dio e la Pace che sorpassa lโintelligenza, il dolore e la morte stanotte รจ pane gratuito che sazia ogni fame. Lo possiamo mangiare, e trasformarci in quello stesso amore avvolto nelle fasce del sepolcro. Perchรฉ Gesรน ti guarda da dentro un pugno di acqua e farina, il pane della fretta che ha nutrito il Popolo mentre usciva dalla schiavitรน. Gesรน ti guarda da dentro le mani di Maria, che lo accarezzava e lo impastava con la tua e la mia carne. Gesรน ci guarda mentre รจ avvolto nel sudario che sino ad oggi ha spento nella morte ogni nostra speranza di bene. Gesรน ci vede giร liberi, oltre lโEgitto, al di lร del mare che ci ha separato dalla felicitร di amare sino alla fine.
Accostiamoci alla mangiatoia, lasciamoci afferrare dallo sguardo di Gesรน, e contempliamo in Lui la nostra vita redenta dalla sua umiltร . Oggi nasce in noi una vita nuova, il suo sangue scorre puro nelle nostre vene per schiuderci gli occhi sulla strada del ritorno che ci attende dopo aver incontrato Gesรน e averlo adorato stupiti di tanto amore. Eโ il cammino della conversione, che significa guardare chi ci รจ accanto con gli occhi nuovi della fede. Stanotte lo sapremo, ogni istante della nostra storia, รจ un diamante di libertร che Dio ci offre per amare e annunciare a tutti la gioia di chi si รจ visto negli occhi di Dio.
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Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 25 dicembre 2017 anche qui.
Santo Natale – Anno B
- Colore liturgico: Viola
- Is 9, 1-3. 5-6;
- Sal. 95;
- Tt 2, 11-14;
- Lc 2, 1-14.
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Lc 2, 1-14
Dal Vangelo secondo Luca
1In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinรฒ che si facesse il censimento di tutta la terra. 2Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria cittร . 4Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla cittร di Nร zaret, salรฌ in Giudea alla cittร di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. 5Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 6Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perchรฉ per loro non cโera posto nellโalloggio. 8Cโerano in quella regione alcuni pastori che, pernottando allโaperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. 9Un angelo del Signore si presentรฒ a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, 10ma lโangelo disse loro: ยซNon temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarร di tutto il popolo: 11oggi, nella cittร di Davide, รจ nato per voi un Salvatore, che รจ Cristo Signore. 12Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoiaยป. 13E subito apparve con lโangelo una moltitudine dellโesercito celeste, che lodava Dio e diceva: 14ยซGloria a Dio nel piรน alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli amaยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 24 – 30 Dicembre 2017
- Tempo di Avventoย IV
- Colore Viola
- Lezionario: Ciclo B
- Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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