Vangelo del giorno – 14 novembre 2017 – Robert Cheaib

 Se noi avessimo un servo ci comporteremmo come dice Gesù. Pretendiamo da lui una priorità di servizio nei nostri confronti. Non così fa Gesù con noi.

Gesù ci mette a nostro servizio, si china verso le nostre povertà per curarle e verso le nostre sozzure per lavarle. Il contrasto fra quello che faremmo noi è quello che fece Gesù non fa altro che allargare quello spazio di gratitudine e di gioia che deve colmare il nostro rapporto con il Signore.

Questa gratitudine ci spinge, non con un senso di obbligazione esterno, ma con l’urgenza interiore d’amore ad essere «servi inutili a tempo pieno», per dirla con don Tonino Bello.

Robert Cheaib (Fonte)

Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

[amazon_link asins=’8862444885,886244558X,8892210408,8821590410,8861245757,8862444117,8830812498′ template=’ProductCarousel’ store=’ceriltuovol04-21′ marketplace=’IT’ link_id=’b466021f-aa57-11e7-bf85-755d341f56c5′]

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 17, 7-10
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù disse:
«Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, strìngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Read more

Local News