Piotr Zygulski – Commento al Vangelo del 10 Dicembre 2019

Avvento è… «Andrà a cercare»

È un tempo di attesa, dicevamo, l’Avvento. Ma non siamo solamente noi ad attendere Dio, anzi: il primo ad attenderci è il Padre che, in un modo o nell’altro, ci viene attivamente a cercare.

L’Avvento è un’attesa attenta, attiva. Come per Maria, come per Giuseppe, anche in questo caso il primo passo lo fa Dio, quando si mette alla ricerca della pecorella smarrita. L’evangelista Matteo non la chiama perduta; solamente non riesce più a trovare la strada, è disorientata, smarrita, come una bambina che non riesce più a trovare la mamma.

Ecco allora una persona in carne ed ossa che scende sul suo sentiero, dove si trova lei, nel suo smarrimento, perché nessuno mai si perda definitivamente.

Così possiamo tornare a camminare tutti insieme. Lasciamoci trovare!

Commento a cura di:

Piotr ZygulskiPiotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.


Dio non vuole che i piccoli si perdano.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 18, 12-14   In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda». Parola del Signore

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