Il Vangelo del giorno, 12 Dicembre 2019 – Mt 11, 11-15

II settimana di Avvento

  • Periodo: Giovedì
  • Il Santo di oggi: B.V. Maria di Guadalupe (mf); B. Giacomo Capocci
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Il Signore è misericordioso e grande nell‘amore.
  • Letture del giorno: Is 41, 13-20; Sal.144; Mt 11, 11-15
  • Calendario Liturgico di Dicembre

Leggi il brano del Vangelo odierno

Mt 11, 11-15
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono.
Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire.
Chi ha orecchi, ascolti!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.

Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini

Accettare, accogliere.

L’attesa messianica aveva assunto nel corso della storia del popolo d’Israele connotati molto diversi; pochi avevano compreso il significato autentico della venuta del Cristo, molti invece avevano riposto in quella promessa di u   n nuovo regno e nell’avvento del messia, speranze di grandezza e di potere o, al più, di liberazione solo da altre umane oppressioni e tirannìe.

La classe dirigente, che deteneva il potere religioso al tempo di Gesù, se n’era impadronito con violenza e cercava di conservarlo alla stessa maniera. Questo è il presupposto di ogni rifiuto del vero piano salvifico divino; sarà uno dei motivi della condanna di Gesù. È anche motivo della non accettazione della predicazione e del battesimo di Giovanni Battista.

Sta avvenendo un passaggio storico, una svolta decisiva. Giovanni addìta al mondo “l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo”, egli è un grande profeta, il più grande tra i nati di donna, l’ultimo dei profeti del vecchio testamento, legato da prima della nascita a Cristo. È il nuovo Elia, ma ancora una volta molti non l’accettano. È la sorte dei profeti essere incompresi e violentati. È l’assurdo della storia degli uomini che attendono per secoli una venuta e poi non sanno riconoscere e rifiutano l’evento salvifico finale.

Saper leggere la storia della salvezza, saper riconoscere gli inviati di Dio, è dono dello Spirito e non dell’intelligenza umana. Preghiamo per quel dono.

Read more

Local News