don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 20 Marzo 2022

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AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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โ€œPrendendo la parola, Gesรน disse loro: ยซCredete che quei Galilei fossero piรน peccatori di tutti i Galilei, per aver subรฌto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollรฒ la torre di Sรฌloe e le uccise, credete che fossero piรน colpevoli (โ€ฆ)? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modoยปโ€.

Non รจ un discorso bello da fare, ma tutte quelle volte che accendendo la tv o leggendo sulle rassegne stampa leggiamo di notizie terribili, di tragedie, incidenti, scontri, guerre, delitti e tutto ciรฒ che puรฒ stonare con la vita, dovremmo approfittare per farci un estremo esame di coscienza e domandarci: io chi voglio essere? Come voglio continuare a vivere?

รˆ proprio vero, nessuno di noi puรฒ dire di essere migliore. Nessuno di noi puรฒ sentirsi al sicuro. Ma la soluzione non รจ gestire la paura o vivere costantemente sulla difensiva, ma vivere sempre cosรฌ bene la nostra vita da farci trovare costantemente intenti a vivere piรน che a sopravvivere. Mi vengono in mente le parole del grande papa Paolo VI: โ€œVorrei che la morte venisse a prendermi ma senza sorprendermiโ€.

Lโ€™unica maniera di prepararsi bene alla morte รจ vivere, e non semplicemente vivacchiare. Morire รจ sempre una tragedia (siamo fatti per la vita), ma la vera tragedia รจ morire senza aver vissuto bene quello che ci รจ stato dato di vivere. Per questo Gesรน racconta la parabola del fico. Se questโ€™albero piantato in mezzo ad una vigna non porta mai frutto, a che cosa serve? E se nonostante le migliori attenzioni e cure continua a non portare frutto, a che cosa serve? โ€œTaglialo. Perchรฉ deve sfruttare il terreno?โ€. Ma รจ qui che interviene la Misericordia di Cristo: โ€œPadrone, lascialo ancora questโ€™anno finchรฉ io gli zappi attorno e vi metta il concime e vedremo se porterร  frutto per lโ€™avvenire; se no, lo taglieraiโ€.

Ogni giorno che ci svegliamo dovremmo pensare che รจ la prova di questa pazienza che Dio ci usa, nella speranza di smettere di vivere solo โ€œsfruttandoโ€ la vita, ma cominciando ad avere senso.