Se anche Dio ha un prezzo
Dopo il deserto, dopo il monte, il Vangelo ci dร oggi appuntamento davanti al Tempio di Gerusalemme. Qui incontriamo un Gesรน insolito: รจ arrabbiato, addirittura violento! Ha in mano una frusta e sta cacciando via i venditori di animali e i cambiavalute che si trovano allโingresso del Tempio. In realtร questi uomini stanno solo facendo il loro lavoro, anzi rendono un servizio utile a tutti quei pellegrini che, per la fatica del viaggio, non riescono a portare con sรฉ gli animali utili al sacrificio. Inoltre era considerato un sacrilegio introdurre nel Tempio immagini di divinitร pagane e, visto che le monete romane avevano lโeffige dellโImperatore, non si potevano usare quei soldi per fare lโofferta al tesoro del Tempio.
Allora perchรฉ Gesรน se la prende con questi poveretti che, tutto sommato, sono indispensabili per il corretto svolgimento del culto? Vuoi vedere che pure il Signore ogni tanto perde la pazienza?
In realtร Gesรน con questo suo gesto realizza la parola del profeta Zaccaria: ยซIn quel giorno [il giorno della rivelazione definitiva] non vi saranno piรน commercianti nella casa del Signore degli esercitiยป (14,21). Egli porta dunque a compimento le Scritture, proclamando contemporaneamente la sua divinitร con lโannesso potere di risorgere: ยซDistruggete questo tempio e in tre giorni lo farรฒ risorgereยป. In contrapposizione al tempio antico e allโantico culto abbandonati da Dio per lโinfedeltร e le profanazioni compiute (cfr. Ez 10,18ss), il corpo di Cristo risuscitato diventerร il nuovo tempio per il nuovo culto ยซin spirito e veritร ยป (Gv 4,23).
Allo stesso tempo, il brano del Vangelo di oggi ci aiuta a svelare una mentalitร che sta dietro a certi nostri modi di comportarci con il Padre. Viviamo in un mondo dove siamo stati capaci di dare un prezzo a tutto e, ahimรจ, anche a tutti. Per estensione questo ragionamento ci puรฒ portare a pensare che anche Dio possa essere acquistato, che anche lโEterno abbia un prezzo. Pensate a quando la nostra preghiera diventa un mercanteggiare con Dio: โSignore ti prometto che farรฒ questo se tu, perรฒ, farai questโaltro per meโฆโ. Si tratta di un vero e proprio baratto, di una contrattazione con la quale si cerca di ottenere il maggior profitto con il minore sforzo. Per non parlare, poi, di tutte quelle volte che giochiamo al ribasso con il Signore, che cerchiamo lโofferta migliore per avere la coscienza apposto o quelle volte che addirittura pensiamo di poter acquistare il perdono di Dio con unโofferta generosa.
ยซPortate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!ยป. Ecco lโinvito forte che Gesรน ci rivolge in questo tempo quaresimale. Siamo chiamati a portare via dal cuore tutte le logiche economiche con le quali regolamentiamo il nostro rapporto con Dio e con il prossimo. Gesรน ci ha indicato una sola logica: quella della croce. Non una volta per tutte, nรฉ soltanto in eventuali circostanze straordinarie, bensรฌ momento per momento, nella quotidianitร della vita personale e familiare, comunitaria e sociale. Non pretendiamo altri segni da Gesรน: non ce ne darร , perchรฉ non ce nโรจ uno piรน eloquente di quel suo volerci bene fino ad accettare la morte di croce per noi, fino a farsi eucarestia sullโaltare. A differenza degli altri evangelisti, Giovanni ci dice che Gesรน, entrando nel tempio, scaccia non solo i commercianti ma anche i buoi e gli agnelli: si dichiara cosรฌ la vera vittima sacrificale che liberamente si dona a tutti per amore. Questo amore รจ gratis, non abbiamo fatto nulla per meritarlo eppure รจ sempre a nostra disposizione. Tuttavia, come tutte le cose gratis, molte volte non gli diamo conto perchรฉ siamo abituati a pensare che solo quello che ha un prezzo ha valore. Ma hanno forse un prezzo i nostri ideali, i nostri sogni, le nostre aspirazioni o tutto quello che di bello, di vero, di giusto e di santo ci portiamo nel cuore? Le cose importanti hanno valore ma non un prezzo. Neanche Dio ha un prezzo ma Gesรน รจ il prezzo che Dio ha pagato per mostrarci quanto valiamo ai suoi occhi. E poichรฉ Egli sa ยซquello che cโรจ in ogni uomoยป non abbiamo bisogno di giocare a ribasso a Lui. Lasciamolo entrare nel tempio del nostro cuore e permettiamogli di scacciare qualsiasi logica di invidia, di egoismo, di violenza, di rivalitร . Possa Egli donarci la sua stessa mitezza, la sua umiltร , la sua compassione e soprattutto la sua stessa silenziosa capacitร di sacrificarci gli uni per gli altri.
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Buon cammino quaresimale, insieme.
Fonte: don Ivan Licinio
