don Ivan Licinio – Commento al Vangelo del 5 Dicembre 2021

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Pericolo curve

Non รจ un caso se il brano del Vangelo di oggi รจ collocato in un preciso momento storico. Lโ€™intento dellโ€™evangelista Luca รจ duplice: da un lato ci dice lโ€™attendibilitร  di quanto riportato, dallโ€™altro si preoccupa di farci comprendere il profondo desiderio di Dio di abitare la storia dellโ€™uomo, non soltanto quella passata ma la storia personale di ogni uomo. Per questo motivo la parola di Dio viene a noi oggi cosรฌ come ยซvenne su Giovanniยป e continuerร  a venire sempre. Dโ€™altronde lโ€™Avvento ci prepara al Verbo che si fa carne, alla prima venuta del Signore in mezzo noi in attesa della sua ultima e definitiva venuta alla fine dei tempi e della quale ci parla oggi san Paolo nel brano della sua lettera ai Filippesi.

Ma torniamo a Giovanni. La parola di Dio venne su di lui in momento preciso: mentre era nel deserto. Sappiamo bene che il deserto non รจ solo un luogo fisico ma anche unโ€™esperienza dellโ€™anima. รˆ quel momento in cui ti senti perso e lโ€™unico desiderio che hai รจ quello di tornare indietro, al sicuro, dove eri felice. Devi cioรจ โ€œconvertirtiโ€, cambiare strada, ritornare. Giovanni infatti predica un battesimo di conversione, invita a preparare la via al Signore raddrizzando le storture dei nostri percorsi di vita.

Per cui nella liturgia della Parola di oggi abbiamo da un lato lโ€™attesa della venuta del Signore e dallโ€™altro il tema del ritorno che รจ anche molto evidente nella prima lettura tratta dal profeta Baruc. Quindi cosa dobbiamo fare? Camminare incontro al Signore che viene o ritornare sui nostri passi? Lโ€™Avvento non รจ un tempo di semplice attesa; non siamo in fila aspettando il nostro turno. Il Signore viene ma potremmo anche non accorgercene: รจ questo il grosso rischio!

Se una strada รจ dritta vediamo chi abbiamo davanti ma se รจ tortuosa non sappiamo cosa o chi ci aspetta dietro ogni curva. Alcune di queste sono davvero pericolose, ci fanno perdere il controllo facendoci uscire fuori dalla carreggiata. Quindi raddrizzare i sentieri, riempire i burroni, abbassare monti e colli, significa togliere ogni ostacolo allโ€™incontro con il Signore e abbassare quella superbia che ci induce a pensare di non aver bisogno di Lui. Lโ€™Avvento รจ mettere in condizione Dio di raggiungere e abitare il nostro cuore, la nostra vita. รˆ vero che le vie del Signore sono infinite ma quelle dellโ€™uomo sono davvero poche, soprattutto quelle che conducono alle porte del nostro cuore. Quelle le conosciamo solo noi. Gesรน viene per rimetterci in carreggiata, per indicarci che Lui รจ Via, Veritร  e Vita. Un Dio che si fa uomo per ricordare allโ€™uomo di non farsi Dio. Un Dio che si mette nelle nostre mani per insegnarci che le nostre mani possono portare Dio al mondo. Il Natale non รจ solo un giorno rosso sul calendario o una tradizione da rispettare ma un incontro autentico fra Dio e lโ€™uomo al quale non possiamo farci trovare impreparati. […]

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