Contemplare il Vangelo del 20 dicembre 2017 – Lc 1, 26-38

Giorno liturgico: Feria propria del 20 Dicembre

Commento al Vangelo a cura del Rev. D. Jordi PASCUAL i Bancells (Salt, Girona, Spagna)

«Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola»

Oggi, contempliamo, ancora una volta, questa impressionante scena dell’Annunciazione. Dio, sempre fedele alle sue promesse, per mezzo dell’angelo Gabriele fa sapere a Maria che è lei la eletta per portare il Salvatore al mondo. Così è come abitualmente attua il Signore –l’avvenimento più grandioso per la storia dell’umanità -il Creatore e Signore di tutte le cose si fa uomo come noi-, succede nel modo più semplice: una giovane, in un piccolo paesino della Galilea, senza spettacolo.

Il modo è semplice; l’avvenimento è immenso. Come sono anche immense le virtù della Vergine Maria: piena di grazia, il Signore è con Lei, umile, semplice, disponibile alla volontà di Dio, generosa. Dio ha i suoi progetti per Lei, come li ha per te e per me, però lui attende la cooperazione libera ed amorosa di ognuno di noi per portarli a termine. Maria ci da l’esempio: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola (Lc 1,38). Non non solo è un si al messaggio dell’angelo; è mettersi pienamente nelle mani del Padre-Dio, abbandonarsi fiduciosamente alla sua grandissima provvidenza, è un dire si e lasciare che il Signore agisca sempre, in tutte le circostanze della sua vita.

Dalla risposta di Maria, così come dalla risposta a ciò che Dio ci chiede —scrive il santo Josemaría— «non dimenticarlo, dipendono molte cose grandi».

Ci stiamo preparando per celebrare la festa del Natale. La miglior forma per farlo è restare accanto a Maria, contemplando la sua vita e cercando di imitare le sue virtù per poter ricevere il Signore con un cuore ben disposto: —Cosa spera Dio da me, ora, oggi, nel mio lavoro, con la persona che tratto, nella mia relazione con Lui? Sono piccole situazioni di tutti i giorni, però, dipende tanto dalla risposta che diamo!

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 1, 26-38
Dal Vangelo secondo Luca

Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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