Benedetto XVI – Commento al Vangelo del 15 Aprile 2020

Con la risurrezione di Gesú, la Scrittura è stata rivelata in un nuovo modo

Oggi, partendo dall’inatteso, la Scrittura si è svelata in un modo nuovo. Ovviamente, la nuova lettura delle Scritture solo poteva cominciare dopo la risurrezione, perché solo per essa Gesù rimase accreditato come inviato da Dio. Adesso bisognava identificare tutti e due gli eventi –croce e risurrezione- nella Scrittura, capirli in un nuovo modo e giungere così alla fede in Gesù Cristo quale Figlio di Dio.

Per i discepoli, la risurrezione era reale tanto come la croce. Semplicemente si arresero di fronte alla realtà: dopo tanta perplessità e stupore iniziale, non era più possibile opporsi ad essa. E’ veramente Lui; vive e ci ha parlato, ci ha permesso di toccarlo, sebbene non appartenga più al mondo di ciò che è normalmente tangibile.

-Il paradosso era indescrittibile: Egli era completamente diverso, non un cadavere rianimato, ma qualcuno che viveva da Dio, in un modo nuovo e per sempre; e, allo stesso tempo, non appartenendo più al nostro mondo, si rendeva presente in un modo reale nella Sua identità completa.


Il commento è tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net


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