Vangelo del giorno – sabato 11 Agosto 2018 – don Luigi Maria Epicoco

“Si avvicinò a Gesù un uomo che, gettatosi in ginocchio, gli disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio. Egli è epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e spesso anche nell’acqua; l’ho già portato dai tuoi discepoli, ma non hanno potuto guarirlo»”.

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La scena descritta è drammatica, come quasi sempre sono drammatiche le preghiere dei padri e delle madri che sperimentano l’impotenza davanti alla sofferenza di un figlio.

Penso spesso a come queste preghiere siano preghiere intense, vere, che non hanno niente a che fare con le preghiere formali di cui ogni tanto ci ammaliamo. La preghiera che nasce da chi ama, e soffre proprio perché ama, sono preghiere che credo arrivino a Dio con una dirittura prioritaria assoluta.

Ecco perché quando una preghiera simile non viene esaudita, anche la fede vacilla, perché rimane incomprensibile come sia possibile rimanere indifferenti davanti a una richiesta simile. Ma il mistero della sofferenza è innanzitutto un mistero.

Dio ci chiede di vincere questo mistero fidandoci, e non tirando conclusioni con ragionamenti affrettati. Il fatto del vangelo di oggi è proprio una mancata guarigione: “non hanno potuto guarirlo”. Allora Gesù si fa portare quel ragazzo e lo esorcizza Egli stesso davanti a tutti. La cosa però che preme ai discepoli è perché loro non ci sono riusciti: “Ed egli rispose: «Per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile.

Questa razza di demòni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno»”. “Per la vostra poca fede”, è una sentenza che dovrebbe farci riflettere molto. L’errore dei discepoli non è tecnico. Non hanno sbagliato rituale, o parole, o gesti, o intenzioni, ma ciò che dà valore a tutto è l’avere o non avere fede. La fede vera consiste nel credere più in Gesù che nelle nostre forze, più in Lui che in ciò che abbiamo davanti.

“Da quel momento il ragazzo fu guarito”, e speriamo anche la nostra fede con lui.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 17, 14-19
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo».
E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me». Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito.
Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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