Vangelo del giorno – domenica 7 Ottobre 2018 – don Antonello Iapicca

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DUE IN UN SOLA CARNE PERCHE’ REDENTA DALLA CARNE GLORIOSA DI CRISTO

Vi sono domande che non cercano risposte, ma sembrano piuttosto delle pistole puntate. Come quelle poste a Gesรน da alcuni farisei, โ€œper metterlo alla provaโ€ su un tema cruciale duemila anni fa come oggi, alla vigilia del Sinodo Straordinario sulla Famiglia.

I farisei conoscevano perfettamente la Torah e quello che stabiliva Mosรจ circa il ripudio. Interrogano Gesรน per sapere come interpretava la Legge, cercando di smascherarlo come eretico. Ma Lui risponde, come molte altre volte, con unโ€™altra domanda, diversa dalla loro, perchรฉ piena dโ€™amore.

Avrebbe potuto stare lรฌ a discutere, umiliare, deridere, vincere la sua battaglia ideologica, smascherare la perfidia e lโ€™ipocrisia di quei farisei. Lo potrebbe fare mille volte con noi. Invece il suo amore incarnato nelle sue parole, come una lama a doppio taglio, penetrano sino alle giunture piรน recesse dello spirito rivelando il โ€œcuore induritoโ€ di ogni fariseo che รจ in noi.

โ€œSklerokardiaโ€ infatti รจ la malattia del nostro cuore. Si tratta di un termine rarissimo nel Nuovo Testamento, usato solo qui (e nel parallelo di Mt. 19,8) e nel finale di Marco, quando Gesรน risorto, apparendo ai discepoli, li rimprovera per la loroย incredulitร  e durezza di cuore. Ciรฒ che paralizza il cuore รจ dunque lโ€™incredulitร .

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Le parole di Gesรน sullโ€™indissolubilitร  del matrimonio si comprendono meglio se poste nel contesto dellaย fede. I farisei, come i discepoli che, in uno stolto paradosso, volevano impedire a Gesรน di benedire i bambini ai quali poco prima Egli aveva paragonato proprio loro che lo seguivano, sono ciechi, non comprendono nulla di Gesรน. Non hanno fede perchรฉ ancora impigliati nella menzogna del demonio.

Ma chiedendo ai farisei โ€œquale ordineโ€ avesse dato Mosรจ circa il ripudio, Gesรน prepara la trappola con cui smascherare il cuore doppio di quei farisei. Mosรจ infatti non aveva dato alcun โ€œordineโ€ riguardo al ripudio. In Dt. 24,1-4, lโ€™unico passo della Torah che ne tratta, il divorzio รจ scontato, perchรฉ si riferisce al caso di un uomo che ha ripudiato la moglie e vuole sposarla di nuovo, dopo che ella รจ stata sposa di un altro uomo.

I farisei, che conoscono la Legge, rispondono che non vโ€™รจ nessun โ€œordineโ€ in materia, ma solo unย โ€œpermessoโ€.ย Ora, siย โ€œpermetteโ€ย qualcosa non solo perchรฉ sia valida, ma, a volte, solo per riguardo allaย โ€œdebolezzaโ€, o per laย โ€œdurezzaย del cuore.โ€ Non si tratta quindi di liceitร  o non liceitร .

Il matrimonio, infatti, รจ qualcosa di molto piรน grande, riguarda ilย โ€œprincipioโ€, e quindi Dio che ha creato lโ€™uomo a sua immagine e somiglianza come โ€œmaschio e femminaโ€ perchรฉ lโ€™amore nel quale lโ€™ha plasmato potesse muoverlo verso la carne della sua carne.

Il peccato dโ€™orgoglio di Adamo ed Eva ha rotto lโ€™equilibrio dโ€™amore pensato da Dio. La durezza del loro cuore provocata dallโ€™incredulitร  nella quale sono caduti per aver dato ascolto al serpente, ha frustrato il progetto originario di Dio sulla sua creatura.

Ma le parole di Gesรน svelano proprio il matrimonio come laย Buona Notizia, la possibilitร  che Dio offre allโ€™uomo di ritornare al โ€œprincipioโ€ della sua opera. Per parlare del rapporto tra Dio e lโ€™uomo, la Scrittura usa infatti immagini nuziali di rara bellezza e di sconosciuta misericordia.

Dio ha sempre avuto misericordia del suo Popolo, anche quando ne รจ stato tradito piรน vergognosamente. E lo ha sempre amato e perdonato. Non vi era dunque solo unย โ€œprincipioโ€ย davanti agli occhi di quei farisei. Vi era ancheย una storiaย di secoli e misericordia dalla quale attingere per comprendere il mistero del matrimonio.

Ma la storia sino a quel giorno non era bastata, come non basta per noi. Era necessario qualcosa di piรน, lโ€™amore sino alla fine di Cristo. La croce, il letto dโ€™amore dove Dio, nel suo Figlio, ha sposato tutti noi; il legno dove ci ha fatti carne della sua carne e ossa delle sue ossa.ย 

Sulla croce, infatti, Gesรน ha compiuto quello che oggi ci annuncia. Ilย โ€œprincipioโ€ trova il compimento sul Legno dove Egli si รจ consegnato alla sua Sposa, e dove ci dร  ogni giorno appuntamento per essere con Lui una sola carne. E, in lui, una sola carne marito e moglie, spesso โ€œcrociโ€ gli uni per gli altri, e, quindi, nel Signore, piรน saldamente e indissolubilmente uniti.ย 

Il verbo grecoย โ€œsynezeuxenโ€ย che indica โ€œcongiuntoโ€ infatti, รจ formato dalla preposizione โ€“ prefisso โ€œsynโ€ย (con) e dalla radiceย โ€œzeugโ€-,ย che descrive anche due animali uniti dal โ€œgiogoโ€ (zeugos).ย Il โ€œgiogoโ€ che unisce gli sposi รจ la Croce di Cristo, mite e umile di cuore. Esso รจ leggero e dolce perchรฉ รจ lโ€™unico adeguato a ciascuno dei due, lโ€™unico che li fa, giorno dopo giorno, una sola carne.ย 

Non puรฒ esserviย giogo diseguale, pena inciampare, cadere, rompere lโ€™unitร . Il giogo di Cristo come le sue braccia distese ad unire gli sposi, il suo amore infinito che ogni giorno perdona, e fa perdonare; ama e dona di amare.

Che Dio ci conceda che, โ€œrientrando a casaโ€, cioรจ nella comunitร  cristiana, possiamo sperimentare il suo amore che ci riunisce a Lui nel sangue benedetto del suo Figlio. Vogliamo davvero comprendere lโ€™indissolubilitร  del matrimonio? Occorre partire proprio dalla durezza del nostro cuore che ci ha resi adulteri.

Quante volte abbiamo โ€œripudiatoโ€ il nostro Creatore? E quante volte abbiamo โ€œripudiatoโ€ suo Figlio che veniva a salvarci? Moltissime, vero? E in quei momenti che cosa hai sperimentato? A parte lโ€™ebbrezza effimera dellโ€™autonomia drogata offertaci dal demonio, solo frustrazione e angoscia. Perchรฉ โ€œripudiareโ€ Dio รจ โ€œripudiareโ€ se stessi, come se ci si suicidasse. Eโ€™ innaturale, come lo รจ โ€œripudiareโ€ colei o colui che รจ carne della tua carne e osso delle tue ossa. โ€œRipudiaโ€ il tuo coniuge chiudendoti invece di aprirti con lui alla vita; โ€œripudialoโ€ umiliandolo nellโ€™indifferenza del tuo egoismo. โ€œRipudialoโ€ e ti scoprirai solo, senza piรน identitร  e senso nella vita. Si, farai molte cose, magari ti trovi pure unโ€™amante piรน giovane, ma sarai un cadavere che galleggia sui giorni.

Perchรฉ โ€œnon รจ lecitoโ€ andare contro se stessi, e non perchรฉ lo dicono i preti, ma perchรฉ lo testimonia la tua esperienza di peccato. Proprio il nostro cuore โ€œinduritoโ€ ci rivela lโ€™indissolubilitร  del matrimonio che si fonda su un cuore docile e capace di donarsi. Soffriamo con la nostra durezza che ci pesa ancorandoci al grigiore di chi ha smesso di camminare verso una meta; e vorremmo pazienza, mitezza, misericordia, amore e gioia per guardare avanti e avvicinarci al compimento della vita.

Per questo Gesรน vince la nostra stoltezza prendendo tra le braccia i bambini e imponendo le mani sopra di loro per benedirli; รจ un gesto profetico con il quale โ€œsi indignaโ€ contro il nostro cuore indurito e chiuso alla misericordia. Quante volte lo abbiamo sgridato perchรฉ non benedisse la nostra piccolezza alla quale appartiene il regno dei Cieli.

Niente da fare, abbiamo preferito la scorciatoia del ripudio che non risolve nulla, al perdono dei peccati che ci fa rinascere come bambini dal cuore ancora tenero, pronto ad accogliere lโ€™amore di Dio. Nellโ€™Israele del primo secolo il bambino era un simbolo di mancanza di stato sociale e di diritti legali. Era una sorta di โ€œnon-personaโ€, completamente dipendente dagli altri per il sostentamento e la protezione.

Ma Dio ha scelto proprio โ€œciรฒ che รจ debole nel mondo, per confondere la forza; quello che nel mondo รจ di ignobili natali (iย figli di nessuno), e quello che viene disprezzato, quello che non รจ per annientare quello che รจ, affinchรฉ nessuna carne abbia a gloriarsi davanti a Dioโ€ (1 Cor. 1,26-29). Gesรน รจ andato per orfanotrofi a cercarsi i discepoli, per ridare il โ€œprincipioโ€ a chi lo aveva perduto a causa del demonio.

Il suo amore, le sue mani benedicenti, le sue mani crocifisse ci vengono incontro in questa domenica per guarire il nostro cuore. โ€œLasciate che i bambini vengano a meโ€ dice a tutti, perchรฉ Lui ci vuole con sรฉ. La sua chiamata brucia ogni tentativo del demonio di impedire e proibire che la nostra debolezza sia oggetto delle sue benedizioni.

I nostri matrimoni saranno santi e compiuti solo se ogni giorno resteremo nella veritร  della nostra piccolezza; se cioรจ, nella Chiesa scenderemo i gradini dellโ€™umiltร  per scoprire di essere bambini, e accogliere il Regno di Dio che ci appartiene come riceve un regalo chi รจ consapevole di non aver fatto nulla per meritarlo. Con lo stupore, la gratitudine e la gioia di un bambino, identica a quella di un condannato a morte graziato pochi istanti prima dellโ€™esecuzione. Chi vive cosรฌ si stringerร  ogni istante di piรน a Cristo, per fondare il matrimonio sullโ€™indissolubilitร  e incorruttibilitร  del suo amore.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ Anno B

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L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 10, 2-16
ย 
2Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se รจ lecito a un marito ripudiare la propria moglie. 3Ma egli rispose loro: ยซChe cosa vi ha ordinato Mosรฉ?ยป. 4Dissero: ยซMosรฉ ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarlaยป. 5Gesรน disse loro: ยซPer la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. 6Ma dallโ€™inizio della creazione li fece maschio e femmina; 7per questo lโ€™uomo lascerร  suo padre e sua madre e si unirร  a sua moglie 8e i due diventeranno una carne sola. Cosรฌ non sono piรน due, ma una sola carne. 9Dunque lโ€™uomo non divida quello che Dio ha congiuntoยป. 10A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. 11E disse loro: ยซChi ripudia la propria moglie e ne sposa unโ€™altra, commette adulterio verso di lei; 12e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterioยป.
13Gli presentavano dei bambini perchรฉ li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. 14Gesรน, al vedere questo, sโ€™indignรฒ e disse loro: ยซLasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi รจ come loro infatti appartiene il regno di Dio. 15In veritร  io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerร  in essoยป. 16E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 07 – 13 Ottobre 2018
  • Tempo Ordinario XXVII
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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