Vangelo del Giorno – 9 aprile 2018 – don Luigi Maria Epicoco

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La settimana santa ha fatto posticipare di qualche giorno la festa dell’Annunciazione del Signore. Ma non potevamo saltare una festa del genere, perchรฉ essa รจ la memoria di un Si che ha cambiato la storia.

Dietro quel dialogo meraviglioso tra l’angelo Gabriele e la Vergine Maria non c’รจ nulla di simbolico ma c’รจ tutto di concreto. Dietro quelle parole si intuisce come Dio agisce.

Si comprende che l’Onnipotenza di Dio si arresta volutamente davanti alla nostra libertร . Dio domanda, non comanda a Maria. L’Amore รจ questa libertร  che Dio ci crea intorno. รˆ solo grazie ad essa che tutto poi diventa possibile, diventa pienamente umano, pienamente felicitร  per ogni uomo e per ogni donna che risponde liberamente a questa domanda.

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Ma la nostra libertร  ha avuto un prezzo carissimo, e i giorni appena trascorsi ce lo hanno ricordato. La nostra libertร  รจ costata tutto il Sangue del Figlio. รˆ giusto che ce lo ricordiamo non per far nascere in noi sensi di colpa ma per spalancare in noi la giusta consapevolezza di quanto valiamo agli occhi di Dio.

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Peccare significa disprezzarci, significa considerare banale la nostra vita e la nostra libertร . Per dire di Si o per dire di No bisogna essere liberi. Peccare invece significa non decidere mai e pensare di essere liberi solo perchรฉ si asseconda la corrente del momento (fosse quella emotiva o quella culturale). Maria รจ liberissima, per questo il suo Si รจ efficace. La fede รจ un recupero della libertร  necessaria affinchรฉ possiamo pronunciare liberamente i nostri Si e i nostri No.

Forse รจ il tratto piรน significativo dell’immagine e somiglianza di Dio che ci portiamo addosso. In Maria non vediamo una cieca esecutrice della volontร  altrui, ma una liberissima donna che dice Eccomi! Davanti al mistero della vita, della fede, dell’amore. รˆ la sua libertร  la cifra vera del suo essere Immacolata. Per questo Dio non la tratta da serva ma la fa Sua Madre, la rende davvero benedetta tra tutte le donne. La rende una benedizione per tutti.

don Luigi Epicoco su Facebook

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 1, 26-38
Dal Vangelo secondoย Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una cittร  della Galilea, chiamata Nร zaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: ยซRallรฉgrati, piena di grazia: il Signore รจ con teยป.
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: ยซNon temere, Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesรน. Sarร  grande e verrร  chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darร  il trono di Davide suo padre e regnerร  per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrร  fineยป.
Allora Maria disse all’angelo: ยซCome avverrร  questo, poichรฉ non conosco uomo?ยป. Le rispose l’angelo: ยซLo Spirito Santo scenderร  su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirร  con la sua ombra. Perciรฒ colui che nascerร  sarร  santo e sarร  chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo รจ il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla รจ impossibile a Dioยป.
Allora Maria disse: ยซEcco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parolaยป. E l’angelo si allontanรฒ da lei.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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