Il clima descritto nel vangelo di oggi potremmo definirlo come una sorta di apnea. Siamo a poche ore dal compimento della passione, e i discepoli cominciano a consapevolizzare la partenza di Gesรน, la sua morte. Davanti alla possibilitร di quellโassenza non riescono piรน a ragionare.
Non riescono piรน a guardare al bene di fondo che sta accadendo. ร Gesรน che tenta di ritrovare il bandolo della matassa dandoci la lezione piรน bella dellโamore: โOra io vi dico la veritร : รจ bene per voi che io me ne vada, perchรฉ, se non me ne vado, non verrร a voi il Consolatore; ma quando me ne sarรฒ andato, ve lo manderรฒโ.
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Amare significa ad un certo punto saper fare un passo indietro affinchรฉ emerga lโaltro, emerga la sua libertร , emerga uno spazio dove possa arrivare davvero il Consolatore. Arriva un momento in cui la Presenza deve passare attraverso una distanza. Se un padre o una madre ad un certo punto non indietreggiassero nella vita del figlio lasciando che esso prenda delle decisioni, trovi la sua strada, diventi se stesso, che genitori sarebbero? Eppure per noi รจ cosรฌ difficile concepire cosรฌ lโamore.
Con la scusa che lโamore รจ โpresenzaโ non facciamo mai nessun passo indietro. Ma la presenza dellโamore รจ cosa diversa da quellโinvadenza che rovina tutto, anche lo stesso amore. Gesรน stesso, che รจ il Figlio, sa creare con i suoi discepoli una distanza feconda. La sua non sarร unโassenza vuota, ma unโassenza dove potrร arrivare lo Spirito Santo. I discepoli devono imparare la libertร .
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Devono imparare a prendere delle decisioni. Devono imparare a vivere ciรฒ che per tre anni hanno solo ascoltato e imparato. Devono mettere in pratica. Ma tutto questo a partire dalla distanza che Gesรน creerร con loro. La lezione che ci viene da questa pagina del Vangelo non รจ solo una lezione di teologia, ma รจ una lezione di vita profonda. Quello che Gesรน ha fatto con i suoi discepoli siamo chiamati noi stessi a farlo nella nostra vita, in tutte quelle relazioni che noi definiamo dโamore.
don Luigi Epicoco su Facebook
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Gv 16, 5-11
Dal Vangelo secondoย Giovanni
In quel tempo, disse Gesรน ai suoi discepoli:
ยซOra vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perchรฉ vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore.
Ma io vi dico la veritร : รจ bene per voi che io me ne vada, perchรฉ, se non me ne vado, non verrร a voi il Parร clito; se invece me ne vado, lo manderรฒ a voi.
E quando sarร venuto, dimostrerร la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perchรฉ non credono in me; riguardo alla giustizia, perchรฉ vado al Padre e non mi vedrete piรน; riguardo al giudizio, perchรฉ il principe di questo mondo รจ giร condannatoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
