Vangelo del giorno – 28 maggio 2017 – don Antonello Iapicca

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CON CRISTO NEL GETSEMANI DELLA VOLONTA’ DEL PADRE PER ASCENDERE CON LUI NELLA SUA INTIMITA’

La Solennitร  odierna esprime il paradosso piรน grande, quello che caratterizza lโ€™intera nostra vita: Cielo e terra, Spirito e carne, potenza e debolezza,ย giร  e non ancora. โ€œรˆย proprio allโ€™interno dellโ€™uomo che molti elementi si combattono a vicenda. Da una parte infatti, come creatura, esperimenta in mille modi i suoi limiti; dโ€™altra parte sente di essere senza confini nelle sue aspirazioni e chiamato ad una vita superiore. Sollecitato da molte attrattive, รจ costretto sempre a sceglierne qualcuna e a rinunziare alle altre. Inoltre, debole e peccatore, non di rado fa quello che non vorrebbe e non fa quello che vorrebbe. Per cui soffre in se stesso una divisione, dalla quale provengono anche tante e cosรฌ gravi discordie nella societร .โ€ (Gaudium et Spes, n. 10). ย 

Lโ€™Ascensione di Gesรน รจ il ponte tra la sua Pasqua e la Pentecoste della discesa dello Spirito Santo, esattamente come il Sabato Santo ha unito il Venerdรฌ della Passione alla Domenica della resurrezione. Il Signore รจ sceso nella tomba con la nostra carne e con essa รจ risuscitato. Oggi, con la nostra carne ascende al Cielo, per assidersi alla destra del Padre.ย 

Oggi trova compimento il cammino intrapreso con lโ€™Incarnazione, proseguito con la vita pubblica ed il suo esito drammatico della Croce e del sepolcro.ย 

Oggi Gesรน risorto schiude a tutti noi la via di ritorno al Padre, e in lui tutti noi, figli prodighi e perduti, possiamo rientrare in noi stessi e convertirci, ritornare a casa, da nostro Padre: โ€œil vostro ritorno sulla via del cielo รจ qualcosa che va preparato, in un luogo un tempo inaccessibile, da spianare. Il cielo infatti era assolutamente irraggiungibile per gli uomini, e mai prima di allora la natura umana era penetrata nel puro e santissimo luogo degli angeli.ย Cristo per primo ha inaugurato per noi quella via di accesso e ha dato allโ€™uomo il modo di ascendervi, offrendo se stesso a Dio Padre quale primizia dei morti e di quelli che giacciono nella terra, e manifestandosi primo uomo agli spiriti celestiโ€ (San Cirillo dโ€™Alessandria,ย Commento sul vangelo di Giovanni, 9).

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Ma tra noi e Gesรน rimane una differenza sostanziale: Egli รจ asceso al Padre, noi siamo qui sulla terra. Gli occhi dei discepoli che non potevano staccarsi dalla figura del loro Maestro mentre sfuggiva al loro sguardo inabissandosi nelle altezze celesti, รจ lโ€™immagine piรน autentica del nostro intimo.ย 

Al fondo di ogni desiderio, di ogni atto, anche al fondo dei nostri peccati vi รจ questo moto naturale, questa nostalgia, questo anelare al Cielo: lo struggimento per il compimento della nostra vita.ย 

Per questo nulla ci soddisfa, anche le gioie piรน grandi generano, immancabilmente, desideri ancor piรน grandi. Perchรจ tutto di noi รจ orientato al Cielo.

Come vivere allora questa precarietร  spirituale, questa mancanza originaria, questa incompletezza? Come non soccombere nellโ€™accidia, nella de-moralizzazione, nella disperazione? La risposta รจ nelle parole del Signore che appaiono nel Vangelo di oggi: โ€œMi รจ stato datoย ogni potere, in Cielo ed in terraโ€.ย 

Il potere di Gesรน รจ identico lassรน e quaggiรน, in Dio e tra di noi.ย Eโ€™ questo potere che risolve la contraddizione che viviamo quotidianamente. Eโ€™ questo potere senza limiti che pacifica e riconcilia la nostra esistenza.ย Ogni potere, il che significa che non vi รจ aspetto della vita nel quale esso non sia illimitato. Lo possiamo vedere realizzato nella piรน piccola di tutte le creature, la piรน umile perchรจ la piรน semplice: Maria. In Lei Dio ha mostrato tutto il suo potere soprannaturale: in Lei il Cielo si รจ fatto terra e la terra si รจ fatta Cielo. Nella sua carne Dio si รจ fatto carne e la carne รจ divenuta dimora di Dio.ย 

Questo potere celeste รจ consegnato ai discepoli, a ciascuno di noi. Non รจ piรน necessario rimanere con gli occhi incollati al Cielo, la nostalgia del nostro compimento รจ la memoria che ci desta alla vita piena ed autentica: questa memoria che si fa memoriale, esperienza reale e attuale del ritorno di Gesรน negli eventi di ogni giorno, fonda la speranza di rivedere, nel nostro ultimo istante di vita, Cristo vivo discendere dal Cielo per prenderci e portarci con Lui per sempre.ย 

Asceso al Cielo, il Signore dona alla sua Chiesa il suo stesso potere:ย la Chiesa puรฒ tutto; nella Chiesa noi possiamo tutto. Troppo spesso ce ne dimentichiamo, e viviamo come dei pezzenti, elemosinando le briciole di ciรฒ cheย giร ย ci รจ stato donato.

Esattamente come Adamo ed Eva che, pur avendo ricevuto il potere di dominare sui rettili, si lasciarono ingannare da un serpente.ย La Chiesa รจ il corpo di Cristo asceso al Cielo vivo su questa terra. La Chiesa ha la vita di Cristo.ย 

Ciascuno di noi ha il potere di compiere la volontร  di amore di Dio nella storia:ย come in Cielo cosรฌ in terra, la preghiera che si fa vita nella nostra esistenza. Possiamo vivere il Cielo nella nostra terra: siamo nel mondo ma non siamo del mondo, ed รจ proprio quando siamo piรน deboli che diveniamo piรน forti, perchรจ nella nostra debolezza si manifesta pienamente il potere di Cristo.ย 

Nella sessualitร , nella lotta per difendere la castitร , per non cedere alla pornografia su internet; nella fedeltร  quotidiana alla moglie e ai figli; nellโ€™obbedienza; nel rapporto con il denaro; sul lavoro, di fronte alle ingiustizie, al mobbing, alla routine e allโ€™insoddisfazione; nello svago, nella malattia, nella precarietร  economica.

In tutto si manifesta il potere di Gesรน. Ed รจ necessario che si scateni in noi, contro la Chiesa e i suoi figli, il potere contrario a Cristo, lโ€™Anticristo. Eโ€™ necessario perchรจ il suo potere si manifesti pienamente di fronte ad ogni contro-potere.ย 

Come fu quella notte sulla barca, il vento contrario scatenato dal demonio che dominava nella Decapoli dove si stava dirigendo, e Gesรน a dormire: tanto era piรน forte il suo potere da lasciarlo tranquillo, sino a dormire, come fu sulla Croce, quando non si difese e si abbandonรฒ al sonno della morte: il potere del Padre lo avrebbe risvegliato eternamente, e questa certezza era un sigillo nel cuore.ย 

Eโ€™ dunque necessario che il fuoco delle tentazioni, il male, le persecuzioni, le contrarietร  si scatenino e si abbattano contro di noi. Eโ€™ necessario per sperimentare il potere di Cristo e mostrare il Cielo al mondo. Perchรจย Lui ha vinto il mondo.ย 

Eโ€™ questo il senso piรน profondo del cuore del Discorso della Montagna, quando Gesรน dice di non resistere al male e di amare i nemici: รจ laย giustiziaย piรน grande, il potere del Signore che si manifesta nella mansuetudine e nella mitezza di un Agnello condotto al macello.ย 

Nella debolezza crocifissa il potere del demonio รจ sconfitto. Laddove sembrava avesse vinto, la stoccata decisiva: lโ€™amore totale ha fatto giustizia del peccato e della morte.ย Il fallimento umano ha dischiuso la vittoria divina:ย โ€œEgli, con la propria morte, ha fatto morire quella morte, di cui il peccato era stato lโ€™inizioโ€ฆย ย โ€œIl mondoโ€, sotto il soffio della Menzogna originale, divenne nel cuore dellโ€™uomo lโ€™avversario di Dio.ย E benchรฉ il tentatore ripeta sin dal principio: โ€œSarete come Dioโ€, questo mondo non รจ mai capace di offrire, in fin dei conti, allโ€™uomo niente di piรน, niente dโ€™altro che la morte.โ€ (Giovanni Paolo II).ย 

Per vincere la Coppa del Mondo di calcio occorre affrontare la squadra piรน forte, per non avere dubbi sul proprio valore, e dimostrare cosรฌ, inconfutabilmente, di essere i migliori. Altrimenti sorgerebbero dubbi, si addebiterebbe la vittoria alla fortuna, alle circostanze, ad imbrogli.ย 

Come Cristo ha dovuto affrontare il nemico piรน forte, il demonio, sul suo terreno, la morte, anche noi nella vita di ogni giorno siamo chiamati ad affrontare lo stesso combattimento, stimati come pecore da macello. Agnelli in mezzo ai lupi, perchรจ si compia in noi la vittoria dellโ€™Agnello..

Cosรฌ sarร  evidente e credibile il Cielo, la speranza per noi e per ogni uomo. Perchรจ apparirร , nella nostra famiglia, al lavoro, ovunque e sempre, cheย in noi Cristo ha un potere illimitato. Ilย potere di offrire la vita, di amare sino alla fine, che significa allโ€™infinito. In questa luce si comprendono le parole con le quali Gesรน invia gli Apostoli.ย 

โ€œAnnunciare il Vangelo, battezzare, insegnareโ€, non รจ altro che vivere la presenza di Gesรน in questa terra, e mostrarla ad ogni creatura. Soprattutto nella persecuzione.ย 

Lui รจ con noi tutti i giorni: รจ asceso al Cielo ma รจ vivo con il suo potere nelle nostre parole, nei nostri atti, nella nostra vita.ย Io sono, il nome divino rivelato a Mosรจ, lโ€™essereย che smaschera ilย non essere, la Veritร  che svela la menzogna, il potere dellโ€™amore che distrugge il potere del maligno:ย Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo

Io sono, e per questo, in Lui, ancheย noi siamo,ย tutti i giorni con Lui,ย un frammento dโ€™eternitร  deposto nel tempo, fragranza dellโ€™incorruttibilitร  nello sbiadire della corruzione.ย 

La Chiesa, e noi in essa, รจ il corpo vivo di Cristo oggi qui sulla terra; รจ la caparra del Cielo offerta ad ogni uomo, la primizia del destino al quale tutti sono chiamati: โ€œPer innalzare la nostra speranza al suo seguito,ย sollevรฒ anzitutto la sua carne,ย e perchรฉ sperassimo che questo sarebbe toccato anche a noi,ย ci precedette con quella natura umana che aveva assunto da noiโ€ (S. Agostino).

don Antonello Iapicca

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Ascensione del Signore

Mt 28, 16-20
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesรน aveva loro indicato.

Quando lo videro, si prostrarono. Essi perรฒ dubitarono. Gesรน si avvicinรฒ e disse loro: ยซA me รจ stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciรฒ che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 28 Maggio – 03 Giugno 2017
  • Tempo di Pasqua VII, Colore – Bianco
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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