Vangelo del giorno – 28 giugno 2017 – don Antonello Iapicca

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L’ALBERO DELLA CROCE RENDE FECONDA LA NOSTRA VITA DI FRUTTI BELLI E BUONI NELL’AMORE DI CRISTO

La bellezza salverร  il mondoย scriveva Dostoevski.ย Nellโ€™originale greco, “kalos”, il termine tradotto con “buoni” riferito ai frutti, si puรฒ rendere anche, e meglio, con “belli”. Gesรน parla dunque diย “frutti belli”, opposti a quelli “cattivi”. Il piรน bello tra i frutti รจ Lui, il piรน bello tra i figli di Adamo, eppure senza bellezza e splendore mentre offriva la la sua vita sullโ€™albero della Croce. I “frutti belli”, infatti, sono quelli che nascono dalle ferite di Cristo crocifisso, cosรฌ terribili da far coprire il volto:ย frutti belli perchรฉ insanguinati, frutti buoni perchรฉ germinati dalla sofferenza!ย Frutti belli e buoni perchรฉ testimoniano la Veritร : “ciรฒ che si manifesta in Cristo รจย la bellezza della Veritร , la bellezza stessa di Dio che ci attira e nel contempo ci procura la ferita dellโ€™Amore, cheย ci fa correre, assieme alla Chiesa e nella Chiesa/Sposa, incontro allโ€™Amore che ci chiama” (J. Ratzinger).ย Un profeta autentico รจ il “nebi’a” inviato da Dio ad annunciare la veritร  che, illuminando la realtร , rivela la “chiamata” e indica nel compimento della volontร  di Dio il cammino sul quale “correre” per incontrare il Signore. Quando predice l’avvenire lo fa rivelandolo come conseguenza dell’accoglienza o meno della veritร  e della volontร  di Dio.ย I frutti dai quali possiamo riconoscere un “falso profeta”,ย sono, invece, quelli della “bellezza ingannevole e falsa, che abbaglia e imprigiona gli uomini in se stessa, impedendo loro di aprirsi allโ€™estasi che indirizza verso lโ€™alto.

Una bellezza che non risveglia la nostalgia dellโ€™indicibile, la disponibilitร  allโ€™offerta, allโ€™abbandono di sรฉ; che alimenta invece la brama e la volontร  di dominio, di possesso, di piacere” (J. Ratzinger). Sono i frutti che germinano dalla menzogna, che oscurano la veritร  e mostrano la volontร  di Dio come una frustrazione e un male per la propria vita, un impedimento al piacere e al suo godimento: “non morirete affatto” ha detto ad Evaย il demonio sotto le vesti del serpente,ย il padre di tutti i falsi profeti. Non a casoย il frutto offerto da satana apparivaย belloย agli occhi di Eva. Ma era avvelenato. Era pura menzogna, luce sfavillante a nascondere il veleno di morte. I “falsi profeti” sono annidati ovunque, parlano di pace e hanno dentro la guerra. La labbra unte di dolcezza, la lingua suadente e adulante, lingua di serpente, velenosa. Ipocriti, adescano le anime con discorsi giusti al momento giusto, ci parlano della giustizia che cerchiamo, ci ispirano cammini ragionevoli, sembrano dare senso alla nostra vita. “Come agnelli sono vestiti”, truccati di umiltร  e mitezza, infilati nella logica stringente del bene comune, dei diritti di tutti, di lotta all’ingiustizia, di ribellioni e indignazioni; solleticano la carne spianando la strada alla concupiscenza.ย Come quando inducono alla morte in nome della vita, all’abominio in difesa dell’amore, all’egoismo in nome dell’autodeterminazione. Sono esaltati quali campioni della societร  cosiddettaย civile, la piรน incivile che vi sia, che “scarta” dalla “civitas”, dalla cittร  degli uomini, coloro che non ritiene degni.

E’ l’ipocrisia dei “falsi profeti” che hanno mangiato dell’albero della conoscenza del bene e del male e si illudono di essere divenuti come Dio, arbitri infallibili che stabiliscono cosa sia giusto e cosa ingiusto, il buono e il cattivo: che si arrogano il diritto di stabilire quando e come una vita sia degna d’essere vissuta, condannati a legiferare scambiando il male con il bene, per finire col gustare e far trangugiare a tutti il veleno mortale dei frutti generati dai loro pensieri corrotti.ย Come i nostri, che offriamo in famiglia, al lavoro, ovunque, quando crediamo al demonio e ai suoi profeti, e ci immergiamo nell’illusione di essere capaci di stabilire quale e cosa sia il buono per il coniuge, i figli, i colleghi e gli amici. Per questo abbiamo bisogno di ascoltare i “veri profeti”, non una ma milioni di volte! Abbiamo bisogno di essere iniziati alla fede; non basta la messa della domenica, il mondo e i suoi falsi profeti ci annegano nelle menzogne! Abbiamo bisogno di luoghi e comunitร  dove i pastori e i catechisti ci annuncino il Vangelo della Veritร , la Buona Notizia che smentisce le false buone notizie che il mondo ci propina; non possiamo fare a meno di momenti da difendere con i denti, nei quali spegnere le voci mondane e ascoltare i veri profeti che ci trasmettono, in tutta la sua bellezza e veritร  liberante, il magistero della Chiesa; รจ urgente che la Chiesa ci accompagni con catechesi che parlino alla nostra vita e non siano mera accademia, capaci di guidarci nel discernimento quotidiano, noi e i nostri figli.

Del Vangelo abbiamo bisogno, per resistere ai fendenti del mondo che ha sostituito i peccati con i reati, costruendosi morali su misura delle concupiscenze.ย ย Eโ€™ decisivo dunque il seme che si accoglie, e che a nostra volta seminiamo, perchรฉ poi, โ€œun albero buono non piรน produrre frutti cattivi, nรฉ un albero cattivo produrre frutti buoniโ€. E non c’รจ da meravigliarsi se i figli scivolano nell’accidia egoista di chi si sente il centro dell’universo: essa รจ il โ€œfruttoโ€ del relativismo che abbiamo seminato in loro! โ€œNon possonoโ€ dare frutti diversi, perchรฉ โ€œnon si raccoglie uva dalle spine o fichi dai roviโ€.ย Per questo il Signore ci dice di “guardarci dai falsi profeti”, di difenderci cioรจ dal nemico che attenta alla nostra anima, porgendo l’orecchio ai veri profeti, accompagnando i nostri figli ad ascoltarli, prima di ogni altro impegno! A divenirlo noi stessi alla loro sequela. La vera educazione รจ sempre una profezia, legge il presente e lo illumina per annunciare il futuro; l’amore sincero รจ sempre una profezia che incarna il dono di Cristo; una vera amicizia non nasconde mai la veritร  all’amico.

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[ads2]Un vero profeta รจ colui che indica nella Croce la bellezza della Veritร ; รจ colui che chiama ad unirsi a Cristo per amare e donarsi attraverso la porta stretta che si presenta ogni giorno: lo studio spesso arido, il lavoro routinario e senza gratificazioni, il rapporto difficile fatto di ascolto, pazienza e perdono con il coniuge e ogni persona, la castitร , l’obbedienza, la sottomissione, il non resistere al male, tutto quello che Gesรน ha annunciato nel Discorso della Montagna. Per questo, un profeta vero, รจ capace di dire “no” anche quando un “si” appare piรน conveniente, e apre la porta alla discesa dello Spirito Santo, come accade sempre all’annuncio del Kerygma, la profezia delle profezie.ย Ogni profeta che non ami la Croce, e, come gli angeli dell’Icona in alto, non ce la indichi incessantemente parlandoci di lei, che non ce la faccia amare e abbracciare, รจ un “falso profeta”, un “rovo di sole spine”, senza frutti.ย Un profeta che ci annunci la Croce Gloriosa del Signore Risorto รจ un vero profeta, perchรฉ la Croce รจ il segno che Dio ha posto per discernere i veri dai falsi profeti: come accadde ad Elia, che smascherรฒ i falsi profeti di Baal, l’annuncio del Vangelo รจ un fuoco che discende dal Cielo e brucia le menzogne del mondo nella fornace della Veritร .ย Il demonio, infatti, fugge alla sua vista.

Per questo ogni profezia autentica รจ un esorcismo che libera gli uomini. Profetizza la veritร  a tuo figlio, ai tuoi parrocchiani, vedrai il demonio scappare. Vai ad ascoltare con tua moglie i profeti che ti annunciano il Vangelo, vedrai il tuo matrimonio risanato. Dio ha voluto salvare il mondo solo con la stoltezza della predicazione di Cristo e Cristo crocifisso. Essa รจ profezia che si compie perchรฉ “taglia” e “getta nel fuoco” della misericordia ogni “albero cattivo” piantato dal demonio che in noi distende i suoi rami di malizia. Sulla Croce, infatti, l’amore ha polverizzato la menzogna che ci tiene schiavi, perchรฉ Cristo ha lasciato che le “spine” di ogni “rovo” di ideologie e mistificazioni seminato dal demonio gli trafiggessero il capo, per riconsegnare a noi una ragione libera e purificata nella veritร , capace di discernere l’amore nella storia. Che la voce del Signore ci leghi come Isacco al legno della Croce, perchรฉ, innestati sul suo amore, possiamo dare un frutto che rimanga, la profezia vera che puรฒ salvare l’umanitร .

don Antonello Iapicca

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 7, 15-20
Dal Vangelo secondoย Matteo

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซGuardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Cosรฌ ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non puรฒ produrre frutti cattivi, nรฉ un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dร  buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscereteยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo

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