Vangelo del Giorno – 28 aprile 2018 – don Luigi Maria Epicoco

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โ€œChi ha visto, me ha visto il Padreโ€, dice Gesรน a Filippo che gli aveva chiesto di mostrargli il Padre. E per usare unโ€™immagine contemporanea dovremmo dire che Gesรน รจ un selfie del Padre. E per quanto possono essere distinti tra loro, lโ€™amore che li unisce li rende sostanzialmente uguali.

Lโ€™amore รจ lโ€™unica cosa che ci lascia profondamente noi stessi e allo stesso tempo ci unisce talmente tanto allโ€™altro che amiamo da diventarne una sola cosa. E tu te ne accorgi almeno per lโ€™evidenza delle opere, dice Gesรน. Ma la cosa piรน bella di questo Vangelo รจ in un sottile invito che Gesรน rivolge ai suoi discepoli e a noi.

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Cosรฌ come il Padre e il Figlio si amano tanto da essere un’unica cosa, cosรฌ noi e Lui possiamo amarci tanto da essere unโ€™unica cosa: โ€œchi crede in me, anchโ€™egli compirร  le opere che io compio e ne compirร  di piรน grandi di queste, perchรฉ io vado al Padreโ€. Se solo credessimo a questa promessa di Gesรน, smetteremmo di sentirci soli e impotenti e cominceremo invece a sfruttare profondamente questo potere di amore che Egli ci ha dato.

Dovremmo arrivare a poter dire che chi vede noi vede Cristo. Invece purtroppo a volte la nostra vita invece di mostrare Cristo lo oscura. Essere cristiani significa diventare โ€œaltri Cristoโ€ in questo momento della storia, cosรฌ che la nostra vita e le nostre opere raccontino ciรฒ che a Lui sta piรน a cuore, e cioรจ che ci ama da morire (come ha fatto per davvero).

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Ma per fare questo dobbiamo mettere da parte tutto il timore che ci prende nellโ€™amare davvero e senza riserve Lui. Cโ€™รจ in noi come la paura di perdere la libertร , la nostra vera identitร , la nostra peculiare diversitร . Ma Gesรน non toglie nulla a noi, ci dona invece uno splendore che solitamente non abbiamo, esattamente come lโ€™olio che passato su di un vecchio mobile lo trasforma da qualcosa di smorto a qualcosa di vivo.

LasciarGli spazio aumenta semplicemente lo splendore di essere davvero ciรฒ che siamo. Lโ€™unitร  con Lui ci dona luce e ci rende luminosi. E soprattutto efficaci.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 14, 7-14
Dal Vangelo secondoย Giovanni

In quel tempo, disse Gesรน ai suoi discepoli: ยซSe avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete vedutoยป.
Gli disse Filippo: ยซSignore, mostraci il Padre e ci bastaยป.
Gli rispose Gesรน: ยซDa tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre รจ in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre รจ in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In veritร , in veritร  io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirร  le opere che io compio e ne compirร  di piรน grandi di queste, perchรฉ io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farรฒ, perchรฉ il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farรฒ.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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